E sono tre per André! - A Fethiye vince ancora Greipel

Malgrado un passaggio in quota a 1600 metri dedicato alla leggenda locale Rifat Caliskan, vincitore per 10 volte del Tour di Marmara – corsa da cui discende il Tour of Turkey – e malgrado il chilometraggio, la tappa di oggi si è rivelata meno dura di quella di ieri anche perché per certi versi è stato molto più prevedibile il suo svolgimento con l'arrivo in volata che ha premiato l'altro mattatore di questo Giro di Turchia: André Greipel.
Per la verità a 10 km dall'arrivo un po' d'incertezza vigeva ancora grazie agli animatori della fuga che ha segnato la corsa. Fuga nata poco fuori l'abitato della vivace città di partenza Denizli. Tra i 6 attaccanti, Sergio Laganà, Aristide Ratti, José Alberto De Segovia, Christoph Sokoll, Adriano Malori e Remi Pauriol, solo gli ultimi due impensierivano leggermente la banda di Scinto visto che il loro distacco in classifica era di oltre 5 minuti, per cui il compitino da svolgere oggi per i giallo-neri è stato semplice: puro controllo soprattutto nella prima parte della tappa, quella più dura.
Poi a partire dai 60 km all'arrivo, quando la strada ha cominciato a farsi più agevole a dar man forte alla squadra del leader della generale son arrivate in massa in vista della probabile volata a ranghi compatti anche Colnago-CSF Inox, HTC-Columbia e Skil-Shimano, quest'ultima per conservare il 6° posto in classifica della sorpresa di ieri Yuchihro Doi e per il proprio velocista Van Hummel.
In 20 km di discesa il gruppo ha rosicchiato un minuto e a 25 km dall'arrivo quando la strada si è fatta piatta il vantaggio dei sei coraggiosi oscillava intorno al minuto. Troppo poco per sperare in un'impresa visto che Greipel e Gavazzi, dopo aver lottato negli ultimi due giorni solo per le piazze lontane dal podio, avevano sguinzagliato i loro mastini migliori.
Chi non si è dato per vinto però è stato Pauriol. Il francese, che sta mostrando un'ottima condizione sulle strade di Turchia, conquistata la maglia dei gran premi della montagna sprintando sulle due vette di giornata e svanita la possibilità, peraltro alquanto remota, di strappare la maglia più importante alla ISD, a poco più di 10 km dall'arrivo di Fethiye se n'è andato da solo. Il gruppo, che per un momento perdeva il vagone Skill a causa della foratura di Van Hummel, restava un po' a guardare così come gli unici due corridori del gruppetto che avevano la forza per provare a riprendere il francese della Cofidis: Malori e il 28enne neopro' spagnolo De Segovia.
Ma è ovvio che dopo 210 km di fuga le forze vengono meno, specie quando da dietro si è braccati dagli uomini dell'HTC-Columbia, per cui l'unica variante al volatone finale è stata costituita dalle schermaglie tra Isaychev e Modolo spalleggiato da Frapporti. I due uomini Colnago lanciavano comunque il loro velocista, davvero in splendida forma, ma che nulla ha potuto contro questo Greipel che, oltre alla terza vittoria di tappa, si (ri)prende anche la maglia verde della classifica a punti.
Perse due maglie - ma senza rimpianti - per la ISD domani c'è da superare l'ultimo vero scoglio: i quasi 200 km della Fethiye-Finike di certo non presentano grossissime difficoltà, ma un paio di salite poste nella seconda parte della tappa non permettono di fare sogni tranquilli.