Un Greipel senza rivali - Il tedesco strapazza tre italiani
- Presidential Cycling Tour of Turkey 2010 [1]
- Cofidis, le Crédit en Ligne 2010 [2]
- Colnago - CSF Inox 2010 [3]
- De Rosa - Stac Plastic 2010 [4]
- ISD - Neri 2010 [5]
- Lampre - Farnese Vini 2010 [6]
- Team HTC - Columbia 2010 [7]
- André Greipel [8]
- Angelo Furlan [9]
- Claudio Cucinotta [10]
- Giovanni Visconti [11]
- Mattia Gavazzi [12]
- Rein Taaramäe [13]
- Uomini [14]
È un André Greipel a tutto campo quello che sta monopolizzando il Giro di Turchia. Ieri il tedesco aveva sorpreso tutti vincendo il cronoprologo, oggi lo stupore generale lo ha suscitato non tanto sul traguardo di Turgutreis, dove si è imposto su Furlan e Cucinotta, ma 10 km prima, quando su uno strappo insidioso ha risposto in prima persona a Giovanni Visconti, francobollandosi facilmente alla sua ruota.
L'ascesa al breve strappetto è stato il momento più esaltante di tutti i 181 km di corsa. Con Visconti stoppato dallo stesso Greipel, un altro marine di Scinto ha provato ad andar via: Grabovskyy. Stavolta è toccato a Van Garderen muoversi, con Modolo che poco più dietro provava ad agganciarsi ai due. L'alto ritmo di Grabovskyy ha selezionato un gruppetto con Dall'Antonia, Spilak e Taaramae tra gli altri. L'estone dopo l'ultima trenata dell'ucraino ne aveva ancora per provare ad andare via da solo. È stato questo il momento più delicato per la squadra del leader che comunque è riuscita ad organizzarsi con l'aiuto della Liquigas annullando il tentativo del corridore 4° nella generale.
A 3 km dal traguardo gruppo quindi ancora compatto e volata generale come da pronostico, non prima di un ultimo velleitario attacco del solito Visconti. La ripida e dritta discesa prima dell'ultimo km ha rovinato i piani della Liquigas con Chicchi rimasto davanti troppo presto, incerto se partire o meno visto che Greipel stava già in agguato alla sua ruota. A questo punto a rompere gli indugi è stato Michele Merlo. Il deciso cambio di ritmo del giovane alfiere della Footon stanava il leader della corsa che comunque senza particolari problemi saltava Merlo imponendosi su un rimontante terzetto tutto italiano composto nell'ordine da Furlan, Cucinotta e Gavazzi, quest'ultimo tenuto a bada con un po' di esperienza dal corridore della De Rosa pur di preservare il gradino più basso del podio.
Prima dell'epilogo finale ad animare la tappa ci avevano provato sempre gli uomini di Scinto. Dopo 13 km di corsa si sono avvantaggiati infatti Caccia, Kern, Schwab e Marczynsky ma il quartetto è stato ben controllato dalla squadra del leader della corsa che ha concesso poco spazio ai fuggitivi che nel frattempo si sono sfiancati nei vari sprint di giornata. Marczynsky si è aggiudicato i più importanti tra cui l'unico Gpm. Aiutati dalla Carmiooro, l'HTC-Columbia ha ripreso i 4 fuggitivi a 42 km dall'arrivo, ma l'indomita ISD non restava certo con le mani in mano e dopo un forcing di squadra ha lanciato Gatto all'attacco, seguito da Giacinti della brasiliana Scott-Marcondes e dal giapponese trapiantato in Olanda alla Skil-Shimano Yuchihiro Doi.
Anche in questo caso la squadra di Greipel non si è persa d'animo e il vantaggio dei tre non è riuscito ad andare oltre il minuto. L'avventura del terzetto, durata 30 km, è finita proprio ai piedi di quello strappo dove Visconti ha acceso la miccia rendendo il finale interessante e vivace. Anche domani nei 166 km da Bodrum a Marmaris potrebbe ripetersi lo stesso copione visto oggi. Il finale presenta uno strappo simile a quello affrontato oggi, e gli ultimi 2 km dentro Bodrum si presentano abbastanza tortuosi per sbizzarrire le fantasie di quei corridori che non ci stanno più a vedere Greipel trionfare ad ogni traguardo.