La Malesia ha il suo eroe - Manam, primo vincitore di casa

È dal primo giorno del Tour de Langkawi che Anuar Manam, la giovane promessa del ciclismo malese, fa su e giù dal podio. Maglia verde della classifica a punti, maglia blu di miglior asiatico in classifica ma mai una vittoria di tappa e nemmeno un piazzamento tra i primi tre. Oggi però il ventitreenne velocista della Geumsan Ginseng a Port Dickson, nel penultimo appuntamento utile per centrare l'impresa, è riuscito a fare sua la tappa e a regalare al suo paese la prima storica vittoria al Tour de Langkawi.
Era da tre anni che Manam provava a vincere una tappa in questa corsa, e solo nel 2008 ci era andato davvero vicino. Quest'anno, dopo il trasferimento dall'iraniana Azdad Univerity alla coreana Geumsan Ginseng, l'estroverso corridore aveva gli stimoli giusti per puntare alla classifica a punti e almeno a un successo di tappa. Solo che da quando la corsa ha preso il via lunedì scorso da Kota Bahru, Anuar si è ostinato a sprecare energie in ogni sprint intermedio. Risultato: nessuna vittoria e maglia verde della classifica a punti a Matthews.
Oggi il corridore di Kuala Ibai ha però cambiato strategia in corsa. Trovatosi in una fuga di 14 atleti nata al km 2 (con dentro anche Merino, De Negri e McDonald), Manam si è concesso solo la gloria del primo traguardo intermedio. Al km 33 il gruppetto, che aveva raggiunto un vantaggio di 50", è stato riassorbito dal plotone e Manam è quindi rimasto nascosto nella pancia del gruppo per i restanti 78 km di corsa, aspettando solo l'arrivo.
Nel frattempo provavano a sorprendere il gruppo Shushemoin della Nazionale kazaka e l'australiano della Marco Polo Hall. Il loro vantaggio non riusciva a superare il minuto e a 20 km dall'arrivo si era tutti di nuovo insieme grazie al lavoro degli ISD e dei Jayco per Matthews. L'australiano stavolta non era in grado di andare oltre l'ottava posizione mentre Manam trionfava a braccia alzate mandando in visibilio il pubblico di casa. Solo Celis Vidal (davvero regolare il velocista della Footon-Servetto) col colpo di reni finale ha impensierito Manam, mentre al terzo posto si è classificato un Haselbacher in netta crescita rispetto alle prime tappe.
C'è da dire che comunque i corridori di casa stanno davvero correndo da protagonisti. Oltre alla stella Manam, finalmente profeta in patria, e al giorno di gloria vissuto ieri dal fuggitivo Fallanie, stamane un altro corridore della Nazionale della Malesia è riuscito a dare un po' di pepe in più (qualora ne mancasse) a questo Langkawi. Zainal Rizuan infatti, conquistando i 4 punti del King Of Mountain posto in cima al suggestivo Eye on Malaysia a Malacca, si è portato a una sola lunghezza dal leader dell'apposita classifica Peter McDonald. Sicuramente a vestire il rosso a Kuala Lumpur sarà il re di Genting ma grazie a Rizuan oggi la Malesia ha rischiato di avere un altro suo atleta da festeggiare sul podio.
Intanto cresce l'attesa proprio per la tappa di domani. Dopo più di 800 km di pianura si comincerà a salire. L'arrivo in quota a Genting Highlands decreterà il vincitore del Langkawi 2010. Per questo ruolo si sono già candidati Rujano e Valls (il suo ginocchio sembra migliorato) con il secondo che parte con un bottino di 8" di vantaggio sul colombiano che nel 2005 arrivò secondo sul traguardo di Genting dietro al compianto Cox.
Per Erler, che oggi ha guadagnato un secondo in uno sprint intermedio, è quindi arrivato il momento di svestire il giallo, ma Tobias ha promesso che lo farà non prima di aver lavorato sodo per un eventuale successo di uno dei suoi compagni. Magari per Mizbani o Askari che in passato hanno già ben figurato in alcune piccole corse a tappe.
Già, perché dal fronte asiatico infatti potrebbe arrivare qualche altra sorpresa positiva anche se l'ISD-Neri e la Footon-Servetto hanno intenzione di tenere la corsa cucita e di dettare i tempi voluti dai propri capitani che hanno classe e vanno davvero forte in salita anche se ai primi di marzo la condizione non può essere ovviamente al top.