Tutto per seguire la Route de France - Sei squadre italiane oltralpe a caccia della vittoria

La Route de France Féminine WE 2009

Monia Baccaille

Edita Pucinskaite

Anna Sanchis Chafer

Walter Zini

Prenderà il via domenica 9 agosto con il tradizionale prologo la Route de France Féminine, appuntamento che da qualche anno caratterizza la prima metà di agosto. Con il primaverile Tour de l'Aude, una Grande Boucle ormai in decadenza e un Tour d'Ardèche in forte crescita, la Route divide l'eredità dei fasti del Tour de France femminile degli anni '90 e offre ottimi spunti tecnici in un calendario internazionale sempre più povero di grandi corse a tappe.
Il difficile momento economico di questa stagione ha fatto sì che dalle tradizionali 8-9 giornate di corsa si passasse alle attuali 6 (prologo e cinque tappe). Saranno diverse le squadre italiane impegnate a rincorrere un successo che nelle corse a tappe manca praticamente dal Giro d'Italia vincente di Fabiana Luperini di 13 mesi fa. Una preoccupante involuzione del movimento nazionale che potrebbe invertire la tendenza proprio in terra di Francia, approfittando dell'assenza della squadra dominatrice della stagione, il Cervélo Test Team, e di Equipe Nürnberger e Team Columbia che pare non faranno sicuramente sfoggio di tutti i loro assi.
Safi (Bronzini, Ziliute, Berlato e la rientrante Sanchis), Selle Italia (Grassi, Corneo e Kozonchuk), Michela Fanini (Guderzo, Baccaille, Kirch e Oliveira), Gauss (Pucinskaite, Martissova e Antoshina), Chirio (sempre ottima protagonista in terra di Francia) e Fenixs (il nome di Svetlana Bubnenkova fa paura a molte) si preparano a vivere una corsa sicuramente da protagoniste e che già l'anno scorso le videro raccogliere 3 tappe (Corazza per la Gauss, Juodvalkyte per la Chirio e Bronzini per la Safi), il secondo posto, la classifica Gpm (entrambe con la brasiliana Rosane Kirch della Michela Fanini) e la maglia di miglior giovane (Tuslaite, anche lei Michela Fanini).

Le dichiarazioni di protagoniste e direttori sportivi:

Monia Baccaille (Michela Fanini): «Quest'anno purtroppo ho corso veramente poco per le vicende ormai note a tutti. In questa seconda parte di stagione sto puntando ad accumulare tanti chilometri nelle gambe per fare un bel mese di settembre ed andare a Mendrisio. Anche la Route de France si inserisce in questo programma di avvicinamento e più che altro punterò forte su una tappa, lasciando alle mie compagne Guderzo, Oliveira e Kirch il compito di curare la classifica e portare a casa un bel piazzamento finale».

Edita Pucinskaite (Gauss): «Se devo essere sincera non è una corsa che mi ispira tanto. Sei giorni di gara, due crono, nessun arrivo in salita, poco a che vedere col concetto che ho io di grande corsa a tappe. La corsa sarà decisa quasi sicuramente dalla crono e nelle altre tappe ci sarà un gran controllo tra le pretendenti alla vittoria con poche possibilità di evadere. Una crono-woman in forma che regge bene su salite medie avrà vita facile su questo genere di percorso. In Gauss punteremo su Antoshina che ha queste caratteristiche e la sua connazionale Martissova potrebbe regalarci qualche bella soddisfazione nei traguardi parziali».

Anna Sanchis (Safi): «Parlando con il mio direttore sportivo, ho deciso che sarebbe stata la Route de France la corsa del mio rientro, una gara molto prestigiosa, più o meno equivalente al Tour de France femminile. Dopo essere stata così tanto tempo lontana dalle gare per l'operazione al ginocchio e con così pochi giorni di allenamento nelle gambe, il mio obiettivo primario sarà portare a termine la corsa, aiutando le mie compagne Bronzini e Ziliute ad ottenere dei buoni risultati».

Walter Zini (ds Selle Italia): «Andiamo in Francia per fare bene anche se la presenza di due cronometro ci sfavorisce in ottica classifica generale. Proveremo a concentrarci su un successo di tappa, magari in una delle ultime due frazioni che sono molto lunghe e impegnative e si prestano bene per le fughe anche se tutto dipenderà dalla situazione di classifica dopo la seconda cronometro».

Andrea Carlesi (ds Fenixs): «Quest'anno la classifica sarà delineata in modo decisivo dalla crono di 15 km del terzo giorno. Nelle tappe rimanenti bisognerà correre in modo aggressivo per cercare di colmare il gap accusato in quell'occasione e la nostra leader Bubnenkova ha un'ottima squadra attorno per poterlo fare. In particolare mi aspetto buone prove dalle lituane Vilunaite e Juodvalkyte, quest'ultima già vincitrice di una frazione 12 mesi fa».

Ecco il percorso nel dettaglio:

Domenica 09/8 - Prologo: Fontaines - Chaix I.T.T. (4,4 km)
[7] Breve prologo senza difficoltà alcuna che vedrà battagliare sprinter e passiste veloci per l'assegnazione della prima maglia gialla. Difficilmente i secondi persi qui saranno decisivi ai fini della classifica finale.

Lunedì 10/8 - 1a tappa: Fontenay Le Comte - Cholet (108,2 km)
[8] La prima frazione in linea sarà verosimilmente pane per le ruote veloci. Teutenberg, Gilmore, Schleicher e Bronzini saranno le probabili protagoniste per la conquista della tappa e, per il gioco degli abbuoni, della maglia gialla.

Martedì 11/8 - 2a tappa: Cholet - Cholet I.T.T. (15 km)
[9] La cronometro al terzo giorno sarà una delle due tappe decisive per la classifica finale. Un percorso privo di difficoltà favorirà le specialiste pure di quest'esercizio che, se dotate anche di una discreta resistenza in salita, potranno addirittura ambire alla vittoria finale.

 

Mercoledì 12/8 - 3a tappa: Saran - Vierzon (114,3 km)
[10] Quarta giornata e seconda occasione per le velociste. Le battute di Cholet avranno l'occasione (l'ultima) per la rivincita, ma stavolta niente maglia in palio perché la crono avrà già creato distacchi importanti.

Giovedì 13/8 - 4a tappa: Vierzon - Saint Pourcain sur Sioule (153,7 km)
[11] La tappa più lunga della corsa (e sicuramente una delle più lunghe dell'intera stagione) presenta nella seconda metà diversi salitelle e strappetti in successione che potrebbero risultare indigesti a molte ragazze.

Venerdì 14/8 - 5a tappa: St. Pourcain sur S. - Châtelguyon (132,7 km)
[12] Sicuramente la tappa più impegnativa della corsa. La Côte de Chazeron (di 6 km al 5-6% da ripetere 3 volte negli ultimi 50 km) saprà creare una buona selezione e la classifica potrebbe cambiare decisamente volto.