Emma quanto va, 'sta Pooley? - Centodieci chilometri in solitaria. Johansson leader di Coppa

Ormai abbiamo cominciato a conoscerla, Emma Pooley. Scalatrice di altissimo livello, pessima discesista ma, soprattutto, fondista eccezionale. Per lei essere da sola o in gruppo fa pochissima differenza e in questi pochi anni che ha trascorso nel ciclismo Élite, ci ha abituato a fughe a lunghissima gittata, coronate più di qualche volta dal successo. Così vinse in Coppa del Mondo a Cittiglio, per dirne una, ma allora la piccola scalatrice britannica aveva lasciato la compagnia del gruppo a "soli" 40 km dall'arrivo. A Montréal ha voluto fare di più, ha voluto fare quanto di più non avrebbe potuto.
Pronti via, dopo 300 metri di gara, quando mancano 110 km al traguardo e 11 salite del circuito cittadino da affrontare, mentre le ragazze probabilmente stanno ancora chiacchierando tra loro del più e del meno, schizza via dal gruppo la minuta figura nera di Emma Pooley. Le sue avversarie lo sanno, quando lei fa così non scherza affatto, c'è il serio rischio di rivederla dopo l'arrivo, anche perché, al recente Tour de l'Aude aveva dimostrato di andare veramente forte ma aveva dovuto lavorare per la sua compagna Häusler, messa meglio in classifica dopo le prime tappe.
E gli squadroni di giornata, oltre al Cervélo Test Team dell'inglese, si chiamano Equipe Nürnberger (Worrack e Neben) e Team Columbia High Road (Abbott e una rientrante Arndt) e capiscono che è bene cominciare a far sul serio, per organizzare l'inseguimento. In realtà la Nürnberger prova a lanciare subito Eva Lutz (che trova la collaborazione delle americane Kuri-Mattis e Dvorak) all'inseguimento della scatenata Pooley, ma la tedesca deve presto alzare bandiera bianca.
Sul quarto passaggio all'arrivo (mancano 70 km) si registra il vantaggio massimo, 3'56", dopo 20 km è ancora di 3'21" . E da qui è interessante analizzarli uno per uno, i distacchi registrati sul traguardo, ad ogni passaggio. 2'59" ai meno 40, 2'49" ai meno 30, 2'31" ai meno 20 e 1'49" ai meno 10. E a questo punto in gruppo (dove facevano buona guardia Bruins e Ryan, compagne di squadra di Pooley) si capisce che ci sarà ben poco da inseguire, ormai: la britannica taglia il traguardo con oltre un minuto di vantaggio su un gruppetto che è andato selezionandosi durante l'ultima tornata e che è regolato allo sprint da Emma Johansson su Trixi Worrack. La svedese, oggi in gara con la propria selezione nazionale, approfittando della contemporanea assenza di Marianne Vos, ha riconquistato la leadership della classifica di Coppa del Mondo che ora guida con 45 punti di vantaggio sull'olandese a quattro prove dal termine.
La Coppa del Mondo ora osserverà un paio di mesi di pausa per poi riprendere in Svezia con la doppia prova, in linea e cronosquadre. Il ciclismo femminile internazionale, dopo due brevi corse a tappa in terra canadese, si trasferirà in Spagna per l'Emakumeen Bira dove, come da tradizione, si daranno battaglia tutte le big del circuito mondiale.