Claudia Häusler cala l'asso - Tour de l'Aude alla tedesca. Sul podio Worrack e Vos

[17] Si attendevano fuochi d'artificio nelle tappe conclusive del Tour de l'Aude e le aspettative non sono state di certo disattese ma alla fine dalla contesa sono emerse un'atleta ed una squadra: Claudia Häusler e il Cervélo Test Team. Per l'atleta tedesca, salita sul gradino più basso del podio nell'ultimo Giro donne, questo è il primo grande successo in una gara a tappe, con la consapevolezza che nel prossimo mese di luglio ci sarà da fare i conti anche con lei sulle strade di casa nostra. Successo scaturito senza aver conquistato alcuna tappa ma reso possibile da una condotta di squadra che francamente vedeva difficilmente le ragazze di Lacambra nella situazione di poter farsi sfuggire il successo. Eppure gli assalti non sono mancati, dall'Equipe Nürnberger alla solita indomita Marianne Vos ma ciò non è stato sufficiente, per cui procediamo con ordine nel riepilogare i fatti avvenuti nelle ultime quattro frazioni.
[17] Giovedì 21 era in programma la sesta tappa [18] di 92 km con partenza ed arrivo ad Osseja, che si presentava anche come la più dura dell'intero giro, con due impegnativi gran premi della montagna da superare. Già sul primo è stata la Cervélo ha prendere in mano la situazione con la leader Bruins e Pooley a preparare il terreno, cosicchè poco dopo sono state Armstrong e Häusler a rompere gli indugi in compagnia di Trixi Worrack. Staccata invece Amber Neben che non riuscirà più a rientrare mentre chilometro dopo chilometro l'azione diventava sempre più importante dal punto di vista del vantaggio acquisito. In salita Häusler sempre brillante che si è aggiudicata entrambi i Gpm mentre dietro nessuna reazione, tanto che alla fine sono proprio le tre battistrada a giocarsi il successo di tappa con la Worrack a prevalere su Häusler (che conquista la maglia di leader) e Armstrong. Pesante il gap accusato dalle prime inseguitrici, con la Vos ad anticipare di un secondo il gruppetto a 6'14'' mentre quinta a 6'15'' si è classificata un'ottima Elizabeth Armitstead, che dimostra così di non essere solamente una notevole pistard, davanti a Gunnewijk, Cooke, Johansson, Bubnenkova e Neben. Esce invece definitivamente di scena nella lotta per il successo Noemi Cantele, giunta al traguardo in ritardo di circa un quarto d'ora.
[17] Venerdì 22 settima tappa [19] di 102 km da Saint-Hilaire a Montreal d'Aude e altra giornata per nulla banale. Dopo un primo tentativo di fuga della Ljungskog rintuzzato dal gruppo, sul secondo passaggio sul Col de la Malapère attacca con decisione Marianne Vos, su cui si portano immediatamente Worrack e Häusler. Il terzetto di fuggitive è di quelli buoni ed è per questo che l'accordo viene subito raggiunto, tanto che saranno ancora in tre come nella giornata precedente a giocarsi il successo sul traguardo. In questo caso non c'è la Armstrong ma in compenso c'è una fuoriclasse come la Vos, che risponde ad un attacco della Hausler nelle ultime battute di gara e va a prendersi il secondo successo personale, staccando di 9'' la tedesca leader della classifica e di 22'' la Worrack. A 2'55'' la Johansson regola nel gruppetto Bubnenkova e Cooke per la quarta piazza mentre leggermente più indietro, a 3'01'', conclude un altro gruppetto con Neben, Ljungskog e Armstrong, con quest'ultima che nella generale scivola dalla seconda alla terza posizione, a vantaggio della Worrack.
[17] Chi pensa che lo show della Vos sia terminato si sbaglia di grosso ed è così che l'ottava tappa [20] di sabato 23 di 101 km da Axat ad Espezel regala un'altra perla del talento olandese. Tappa nervosa con quattro salite da affrontare ed una Cervèlo sempre pronta a scortare per il meglio la leader Häusler . Gruppo ridotto inizialmente ad una decina di atlete, poi restano davanti in sei fuggitive, finchè nel finale, dopo che Ljungskog ed una generosissima Teutenberg (che pare aver preso un certo feeling anche con le fughe da lontano) avevano perso contatto, restano in quattro a giocarsi il successo: l'iridata Cooke, la belga Verbeke, Vos appunto e Bubnenkova che intanto aveva fatto incetta di punti sui GPM. Trovarsi una Vos nel finale equivale spesso a perdere e così la leader di Coppa del Mondo si concede il lusso di una seconda sverniciata in pochi giorni ai danni della Cooke che invece a Varese l'aveva relegata alla piazza d'onore. A 2'' una bravissima Verbeke anticipa la Bubnenkova mentre a 2'12'' giungono Worrack, Hausler, Armstrong e (staccata di un ulteriore secondo) Neben. Tris di successi quindi per Marianne Vos che le frutta anche il terzo posto nella classifica generale ed il divario dalla Häusler limato ulteriormente anche se ancora elevato (4 minuti di gap nei confronti della giovane tedesca). Giornataccia invece per Emma Johansson, che paga tredici minuti e mezzo sul traguardo ed esce definitivamente di scena dalla top-ten.
[17] Atto finale di gara domenica 24 con la nona frazione [21] con partenza e arrivo a Limoux di 87 km e giornata che regala il tris di vittorie anche ad Ina Teutenberg. Gara che si anima dopo appena otto chilometri con il tentativo operato da Gunnewijk, Beltman e appunto Teutenberg, che come dicevamo in precedenza comincia a non essere più così insolita nelle vesti di fuggitiva. Tre atlete in avanscoperta ed altre tre che sopraggiungono, vale a dire Johansson, decisa a riscattare la precedente giornata nera, la campionessa lituana Vzesniauskaite ed una Noemi Cantele che dopo aver accusato notevoli ritardi nelle giornate precedenti cerca di regalarsi il successo di tappa nell'ultima frazione. Parità numerica tra Bigla e Columbia quindi e per la Teutenberg il lavoro operato dalla Beltman per ricucire sugli attacchi e per far si che il gap nei confronti del gruppo non si riduca si rivela determinante.
Volata a sei e conclusione scontata, con la velocista tedesca che si impone davanti a Cantele, Johansson e Gunnewijk, con Vzesniauskaite e Beltman leggermente staccate. A 30'' la Vos regola il gruppo di inseguitrici, dieci secondi più indietro taglia invece il traguardo Claudia Häusler che festeggia così il successo finale [22] nella corsa con 2'06'' su Trixi Worrack (comunque brava dopo il precedente successo nel Gracia-Orlova) e 3'50'' su Marianne Vos, ancora una volta forse eccessivamente penalizzata dalla cronosquadre. Quinto posto per la Cooke a 7'58'' davanti alla Neben che chiude a 10'33'', appena fuori dalle dieci la vincitrice uscente Ljungskog, 11esima a 14'28''. Prima italiana Noemi Cantele, 19esima ma staccata di oltre mezz'ora.
Va in archivio un'edizione sicuramente appassionante della corsa a tappe francese, ora riflettori puntati su Montreal dove sabato 30 sarà di scena la quinta prova di Coppa del Mondo.