Bronzini lancia il guanto di sfida - Brillante condizione per la piacentina in vista dei Mondiali

Si chiude con un argento, un bronzo e la leadership nella classifica provvisoria di corsa a punti il bilancio italiano della penultima prova di Coppa del Mondo, svoltasi a Pechino lo scorso fine settimana.
La squadra azzurra, diretta da Edoardo Salvoldi, è stata trascinata da una splendida Giorgia Bronzini che, forte dell'esperienza maturata nelle precedenti edizioni e della preparazione in vista dei Mondiali 2009, ha concluso sul podio entrambe le competizioni a cui ha partecipato.
Nello scratch, l'assenza imprevista di Annalisa Cucinotta - out a causa degli accertamenti riguardanti gli esiti dell'ormai celeberrimo controllo anti-doping di Calì - è stata colmata dall'atleta della Forestale, che ha sfruttato l'ottimo lavoro di squadra offerto dalla compagna Marta Tagliaferro (G.S. Fiamme Azzurre), per chiudere al secondo posto la prova, vinta per un soffio dalla russa Evgeniya Romanyuta. Nella classifica generale di specialità, la Cucinotta purtroppo scivola al terzo posto, a due punti dalle avversarie Armitstead e Romanyuta.
Senza dubbio però è stata la corsa a punti a regalare la soddisfazione più grande all'atleta piacentina che, conquistando il terzo gradino del podio, è balzata al primo posto nella classifica di Coppa della specialità, vestendo la maglia bianca di leader con due punti di vantaggio ad una sola prova dalla fine, che si svolgerà tra il 13 e il 15 febbraio a Copenhagen. Allora mancherà un solo mese al Campionato del Mondo, che avrà sede in Polonia e si disputerà dal 25 al 29 marzo, e di certo la concorrenza sarà più agguerrita che mai. A partire dal fenomeno Marianne Vos, che difenderà l'iride e l'oro olimpico con l'ormai proverbiale caparbietà che ha fatto di questa giovane atleta la più temuta dalle avversarie. L'Inghilterra, la Russia e la Cina non saranno da meno, ma ci sarà da aspettarsi anche l'Australia di Belinda Goss e della ritrovata Rochelle Gilmore, che hanno seguito a ruota la nostra Bronzini in entrambe le gare.
La quarta prova di Coppa ha visto anche la partecipazione di Elisa Frisoni, che sembra aver finalmente ritrovato la salute e la forma dopo due anni di fatiche. Ritrovato il morale con l'argento vinto nella finale del keirin a Melbourne, l'atleta delle Fiamme Azzurre questa volta ha mancato la finale primo-sesto posto per un niente. Se il torneo dei keirin si è chiuso con un ottavo posto, il tempo segnato nei 500m da fermo (7° assoluto) è rassicurante: la preparazione sta infatti premiando gli sforzi. Nella velocità non ha avuto fortuna, dal momento che il sedicesimo tempo l'ha obbligata allo scontro diretto con Simona Krupeckaite, primo tempo di qualificazione, che l'ha battuta, andando poi a vincere il torneo.
La lituana si è imposta anche nel keirin e nei 500m da fermo, ma non avrà di certo vita facile ai Mondiali, dove non potrà mancare il gioiello inglese delle specialità veloci femminili, Victoria Pendleton, che non ha partecipato alle prove di Coppa, se non alla prima, (stra)vincendo in tutte e tre le discipline. Per la Pendleton saranno da difendere i due titoli iridati (velocità, velocità a squadre) e l'oro olimpico nella velocità, che garantiranno lo spettacolo.
A questo punto aspettiamo fiduciosi la prova di Copenhagen, ultima del calendario, e speriamo nelle nostre atlete, sicuri che saranno all'altezza della situazione, con la grinta e il carattere che contraddistinguono i veri campioni. Noi incrociamo le dita, e tifiamo per loro.