GvA Krawatencross e Superprestige Zonhoven 2010: Ultimi spari con doppietta - Il prefinale è tutto di Nys
- Bart Aernouts [1]
- Enrico Franzoi [2]
- Erwin Vervecken [3]
- Jonathan Page [4]
- Kevin Pauwels [5]
- Klaas Vantornout [6]
- Niels Albert [7]
- Sven Nys [8]
- Sven Vanthourenhout [9]
- Zdenek Stybar [10]
- Uomini [11]
- Ciclocross [12]
Una settimana dopo il Mondiale il calendario internazionale ripropone il tipico weekend fiammingo, con il GvA Trofee al sabato e il Superprestige alla domenica. Alla novità del ceco Stybar in maglia iridata, si aggiunge una sorta di rilassamento da fine stagione che sembra contagiare diversi atleti, o forse - più semplicemente - si tratta soltanto della stanchezza, accumulata in mesi di fango e neve, che presenta il conto in queste ultime gare. Ci sono comunque ancora da assegnare i titoli delle due challenge, che significano gloria e soldi, ambite dai belgi soprattutto dopo che sia l'iride sia la Coppa del Mondo hanno preso la medesima strada boema.
Sabato si è corso a Lille (omonima della città francese, ma ci troviamo nel bel mezzo delle Fiandre) il Krawatencross, valido come settima prova del GvA. La gara è stata caratterizzata dalla sfida fra Nys e Stybar, che hanno allungato già al primo giro, fino ad arrivare a giocarsi il successo allo sprint. Durante la prima tornata però abbiamo visto un terzo atleta tenere le ruote dei due, e la maglia della BKCP-Powerplus per una volta non era quella di Albert (partito malissimo), bensì di Enrico Franzoi. Per alcuni minuti l'ex campione italiano è sembrato tornare agli altissimi livelli del podio mondiale di alcune stagioni fa, ma purtroppo l'illusione è durata poco, e il nostro ha dovuto cedere presto alle accelerazioni potenti dei due uomini più in forma del momento. Sul circuito sabbioso di Lille è scivolato poco a poco più indietro, fino a chiudere in dodicesima posizione.
Altro atleta a partire forte è stato Erwin Vervecken, che correva in casa. All'ultima apparizione sul tracciato amico ci teneva a mettersi in mostra, ma la sfortuna gli ha fatto rompere il cambio lontano dalla zona box. Costretto a percorrere mezzo giro con la bici in spalla, il vecchio campione ha terminato la prova nelle retrovie.
Chi cercava di risalire era invece Albert, che dopo la delusione di Tabor si era imposto mercoledì nel cross infrasettimanale di Maldegem. Ma le gambe non sembravano comunque essere quelle di inizio stagione, quando il giovane fenomeno dominava la scena salutando la compagnia al primo o al massimo al secondo giro. A Lille si ritrovava a lottare nel gruppetto inseguitore, insieme a Pauwels, Aernouts e Sven Vanthourenhout. Il loro distacco dalla coppia al comando è rimasto a lungo intorno ai 15"-20", ma appariva chiaro che Stybar e Nys non sarebbero stati raggiunti. La sfida fra i due è stata avvincente, con tentativi di allungo da parte di entrambi che però non hanno modificato la situazione. Lo sprint diventava così la conclusione più logica, con il più veloce Stybar che sbagliava però i tempi, partendo lungo all'inizio del rettilineo, e negli ultimi metri Nys ne aveva facilmente ragione. L'esperto campione belga spiegava nel dopocorsa come comunque una volata a fine stagione, con le forze ormai agli sgoccioli, sia cosa ben diversa rispetto a uno sprint in un altro periodo dell'anno.
Quasi un minuto era il distacco degli inseguitori, con Pauwels che regolava Albert e Vanthourenhout. Con una sola prova ancora da disputare, il 21 a Oostmalle, Nys allunga le sue mani in maniera inesorabile sull'ennesimo trofeo della carriera: i 14 punti di vantaggio su Albert e Stybar sono oramai praticamente incolmabili, a meno di un crollo, difficilmente preventivabile, dello stesso Nys.
La domenica ci si è spostati a Zonhoven per il Superprestige, giunto anch'esso alla settima e penultima prova. Il tracciato, sabbioso e infarcito di salitelle e discese (che hanno obbligato i corridori a numeri da equilibristi), non ha fatto una particolare selezione, e la corsa si è rivelata molto tattica. Probabilmente il doppio impegno nel fine settimana, con la stagione prossima alla conclusione, è uno sforzo che appiattisce i valori in campo.
Nella prima parte della corsa si è così visto un gruppetto relativamente numeroso al comando, cui si riagganciava presto Albert, penalizzato dalla solita partenza disastrosa. Fra i primi si rivedeva anche l'americano Jonathan Page, altro assente di lungo corso dalle posizioni che contano. La sua nona piazza finale può essere vista come un'incoraggiamento per le prossime gare, dove magari potrebbe sfruttare il logoramento dei migliori.
Dopo metà gara si vedeva finalmente un po' di selezione, soprattutto per merito delle accelerazioni di Stybar e Vantornout. Anche Albert, intento a difendere dall'attacco del ceco la leadership nella classifica generale del Superprestige, sembrava in buona giornata. Pauwels dimostrava di possedere ormai la regolarità per giocarsela sempre coi big, mentre Nys aspettava sornione il suo momento, lasciando sfogare gli altri. Pure Aernouts e Vervecken erano della partita, ma quello con la gamba migliore appariva Vantornout, autore di un bell'attacco al penultimo giro, fermato solo da una scivolata all'ingresso di una curva in discesa.
Il vicecampione del mondo aveva comunque abbastanza forze per rientrare sui primissimi e riprovare ad allungare nel corso dell'ultima tornata, ma Stybar e Nys riuscivano a tenergli la ruota. Ed a quel punto era proprio il campione nazionale belga ad anticipare gli altri due con un attacco in contropiede, che gli permetteva di vincere a braccia alzate precedendo di una manciata di metri Stybar, mentre Pauwels conquistava l'ennesimo podio superando sulla linea uno sfinito e sfortunato Vantornout. Albert giungeva solo quinto, vedendosi appaiare in testa alla classifica generale da Stybar. Nys, terzo con 9 punti di ritardo, è ormai tagliato fuori dalla lotta per il Superprestige, che gli altri due si giocheranno domenica prossima a Vorselaar.