Mr. Eleganza usa la forza - Gran volata di Pozzato su Paolini

Il Mondiale di Mendrisio aveva lasciato a molti un po' di amaro di bocca per l'esito finale e così molti azzurri, grazie alla buona condizione con cui hanno approcciato la gara iridata, sono andati in cerca di un pronto riscatto sulla strade emiliane su cui si disputava la quinta edizione del Memorial Cimurri, una corsa che in pochissimo tempo è riuscita a trovare una dimensione importante nel panorama non solo nazionale. Il più brillante è stato senza dubbio Filippo Pozzato che si candida per un finale di stagione da assoluto protagonista e, perché no?, anche come uno dei favoriti per il Giro di Lombardia: il vicentino oggi ha corso molto bene, tirando il gruppo in salita nel tentativo di staccare (o affaticare) più velocisti possibile e poi andando a vincere in volata su un gruppo di una quarantina di unità. Per il leader della Katusha questa è la seconda vittoria con la maglia di campione italiano, la quinta stagionale.
La corsa è partita subito ad un ritmo elevatissimo (prima ora a 47.5 km/h di media) e si è dovuto aspettare il km 22 perché prendesse vita la fuga che poi avrebbe animato la gara: sulla spinta di Duma (Flaminia) e Kondrut (ISD) si sono aggiunti anche González (Fuji), Donati (Acqua&Sapone), Loria (Centri della Calzatura) e per ultimo il portacolori della LPR-Farnese Riccardo Chiarini. L'ottimo accordo tra i sei battistrada ha fatto sì che dopo 50 km il margine di vantaggio sul gruppo toccasse i 9'28", una differenza importante che però ha portato molte squadre a lavorare per tenere sotto controllo questo tentativo. I primi tre passaggi sulla salita di Regnano, ascesa di circa 2.5 km con pendenze che arrivano a toccare punte anche del 10%, non hanno prodotto una grande selezione né sono stati teatro di attacchi nel gruppo. All'ultimo passaggio, però, è stato proprio Filippo Pozzato a mettersi in testa nel tentativo di scremare il plotone mentre in testa alla corsa Chiarini ha staccato tutti i compagni di fuga riuscendo a difendere a lungo un vantaggio decisamente esiguo.
Il 25enne della LPR-Farnese è riuscito a tenere duro fino praticamente all'inizio del primo dei tre giri che caratterizzavano il finale nel centro di Reggio Emilia, ossia fino a circa 13 km dalla conclusione. Questo circuito di 4.2 km non presentava particolari difficoltà altimetriche ma le strade strette e le numerose curve hanno invitato molti corridori a tentare l'azione personale. A 10 km dal traguardo il primo a muoversi è stato Malacarne ma poi hanno provato anche Bellotti, Bosisio, l'ex Campione del Mondo Alessandro Ballan ed il laziale Valerio Agnoli: tutti questi tentativi sono stati annullati in fretta da ciò che rimaneva del gruppo soprattutto grazie agli uomini della Katusha, Mazzanti e Karpets in particolare. Nell'inevitabile volata finale Pozzato è riuscito a prendere per primo la traiettoria più breve grazie ad un ottimo colpo d'occhio, ad una grande lucidità ed anche a un po' di cattiveria agonistica visto che ha rischiato di andare contro le transenne per infilarsi nell'unico varco possibile: l'altro azzurro Luca Paolini si è dovuto accontentare della seconda piazza mentre al terzo posto è arrivato il milanese Daniele Colli, autore di uno sprint in grande rimonta e completamente ritrovato dopo un anno di stop e molti problemi fisici.
Il vedere ai primi due posti dell'ordine d'arrivo due corridori che avevano difeso i colori azzurri a Mendrisio (ma vanno segnalati anche Visconti sesto e Tosatto nono) ci fa capire quanto buone fossero state le scelte del ct Franco Ballerini almeno per quanto riguarda i nomi da portare: purtroppo capita di incappare in una giornata no anche quando si sta bene e se gli avversari vanno di più c'è poco da dire o da fare.