Il Boasson nella manica - «Che belle le corse di primavera»

Edvald Boasson Hagen è balzato in un attimo alla ribalta del ciclismo internazionale con la sua vittoria nella recente Gand-Wevelgem. Suo malgrado, il passistone del Team Columbia non ha avuto pari fortuna nella Parigi-Roubaix, gara che ha visto il leader del suo team, George Hincapie, forare in un momento chiave e perdere le chance di vittoria. Abbiamo fatto quattro chiacchiere col norvegese, innanzi tutto per capire come ha vissuto la classica francese.
Edvald, com'è la Regina delle Classiche?
«Una corsa durissima, ma anche divertente e piacevole, con un tale pubblico intorno. È stato un peccato che Hincapie abbia forato in quel modo e in quel momento; io stesso ho perso un sacco di energie per riportarlo in gruppo e avrei sicuramente potuto fare di più. In ogni caso, penso che sia già positivo aver concluso la mia prima Roubaix».
Pensi che sia una corsa sulla quale puntare in futuro?
«Assolutamente, è una corsa che vorrei vincere nella mia carriera. Ha un prestigio eccezionale, sarebbe splendido riuscire a vincerla. Del resto era la mia prima partecipazione quest'anno, quindi direi che avrò modo in futuro di disputare molte altre edizioni e - prima o poi - essere in grado di competere per la vittoria. Mi sentivo piuttosto in forma già quest'anno, ma di certo spero di poter essere più forte di stagione in stagione».
Ti sei presentato alla grande tra i professionisti, mostrando doti da corridore completo. Tu quali pensi siano i tuoi punti di forza?
«Me la cavo bene a cronometro, ma non è proprio quello cui voglio puntare nella mia carriera. Infatti gareggio e mi alleno su terreni anche molto diversi tra loro, in modo tale da poter essere competitivo in più tipi di corsa. Per adesso ho le caratteristiche di un corridore completo e cercherò di rimanere tale il più a lungo possibile. Se poi in futuro dovessi sviluppare qualità particolari, si vedrà».

Però ci saranno delle corse alle quali guardi con particolare interesse, per così dire...
«Sinceramente non mi sono prefissato degli obiettivi così specifici per la mia carriera. Mi piace prendere le cose e le corse come vengono e non riflettere troppo, né fare comunque troppi calcoli. Neppure nascondo, però, di aver subito molto il fascino delle classiche di primavera».
Quest'anno hai già ottenuto una vittoria prestigiosa come la Gand, che altri obiettivi ti poni?
«Sono nel team per il Giro d'Italia e mi piacerebbe ottenere un buon risultato, portando a termine tutte le tre settimane, ché già sarebbe importante. Per il resto della stagione non ho ancora degli obiettivi specifici».
Per quanto riguarda il tuo calendario di corse?
«Dopo il Giro d'Italia dovrei disputare Philadelphia International Championship, Ster Elektrotoer e quindi i due campionati nazionali, sia in linea che a cronometro. A seguire il Giro di Polonia, l'Eneco Tour, il Tour of Britain e il Campionato del Mondo. Insomma, ho ancora parecchie gare nelle quale poter far bene».