Ciumbia che Columbia - Periodo d'oro: oggi fa festa Pinotti

E alla quinta tappa arrivò anche il successo italiano: a regalarcelo, Marco Pinotti, il bergamasco del Team Columbia che si è involato tutto solo a 14,5 km dal traguardo di Zalla, salutando prima Vanotti - l'iniziatore dell'azione decisiva - e poi il russo Vladimir Efimkin, evidentemente spremuto dal precedente tentativo con Andrea Noè.
Eh sì, perché la tappa di oggi va raccontata da lontano: sette Gpm in 169 km, è vero, ma le salite dure son tutte all'inizio. Ed è proprio all'inizio che si scatena la bagarre, complice la pioggia: intorno al km 30 si forma una prima azione con - citiamo i principali - Joaquím Rodríguez, Andy Schleck (mentre Frank non è partito da Güeñes stamattina), Egoi Martínez e David López, ma il gruppo non ha lasciato fare, vista la pericolosità. Al chilometro 43 però il gruppo si è dovuto arrendere ancora a Schleck jr, JRO ed Egoi, aiutati nell'occasione da Pfannberger, De la Fuente e - successivamente - Monfort e Moncoutie. Siamo sull'Alto de Ubal, l'unico Gpm di 1a categoria di giornata, e l'Astana è messa di fronte ad un bivio, determinato dal fatto che JRO è 11esimo in classifica ad appena 54" da Contador, ma non è il solo a poter preoccupare il madrileno: difatti Egoi ed Andy sono a 1'11", Moncoutie a 2'21" e De la Fuente a 3'22". L'azione - come si può intuire - è importante.
I 7 davanti girano che è una meraviglia, ed in pochi chilometri il vantaggio cresce: da 15 a 45 secondi, si sale ancora a 50, e poi addirittura a 1'10", toccando il vantaggio massimo di 1'23". Al chilometro 85 l'Astana - orfana, da ieri, di Chris Horner - accelera con Haimar Zubeldia e Jesus Hernández: si scende a 48" al km 113, poi si torna a 1'35" sull'Alto de Humaran (ai meno 52), permettendo così a JRO di vestire per parecchi chilometri - seppur a singhiozzo - la maglia gialla di leader della classifica.
È il primo passaggio sull'Alto de Beci a sparigliare un po' le carte in tavola: ai meno 39 dal gruppo partono Noè e Vladimir Efimkin, ed in cima i 7 battistrada hanno 44" sui due contrattaccanti a 1'06" sul gruppo ormai costantemente in fila indiana. Tempo 10 km e si è di nuovo tutti insieme (e JRO, una volta svanito il colpaccio, si ritira), anche se la situazione di "gruppo compatto" dura veramente poco, visto che Vanotti - con ancora Vladi Efimkin alle calcagna - parte deciso su un tratto in falsopiano che precede la seconda scalata all'Alto de Beci. Il gruppo - nonostante il russo sia a 1'53" (avran pensato: "Meglio lui che un altro") - non sembra interessato a ricucire, o almeno non subito. Marco Pinotti se ne accorge e ai meno 22 raggiunge i due fuggitivi, contribuendo a portare il loro vantaggio a 40" presso il traguardo volante di Otxaran (ai meno 20,5).
Il gruppo, tirato dalla Katusha e dalla Caisse d'Epargne, non si danna l'anima, mentre Pinotti - senza scattare - si toglie dalla ruota prima il compaesano della Liquigas, poi l'altrettanto compaesano (però acquisito) dell'AG2R e scollina con 36" sul gruppo, dal quale Nibali fuoriesce in discesa, col solito Samuel Sánchez a disegnare le curve per tutto il plotone.
Ai meno 6 il siciliano è a 24" dal bergamasco, mille metri dopo è ancora a 22" (col gruppo a 40"); non è facile andare a riprendere uno come Pinotti, che fa del passo e delle cronometro i suoi punti di forza, neanche per uno come Nibali, comunque sempre generoso e combattivo. Ai meno 2 l'ingegnere ha un vantaggio più che rassicurante: 20"; tant'è che ha tutto il tempo di sistemarsi per presentarsi in ghingheri sul rettilineo finale, lungo il quale - 19" dopo - Nibali si dovrà arrendere alla volata lanciata del gruppo a soli 100 metri dal traguardo, con i giovani Swift e Francesco Gavazzi a completare il podio di giornata.
In classifica generale cambia qualcosina soprattutto per via dei tanti ritiri (vi abbiamo già detto di Schleck sr e JRO, ma ce ne sono stati molti altri: domani prenderanno il via in 86): ad ogni modo, i 24 km della cronometro di Zalla - nella quale si affronterà di nuovo l'Alto de Beci a metà percorso (sarà la quinta volta in 3 giorni) - sarà altamente spettacolare, vista la vicinanza del trio Samuel Sánchez, Evans e Colom (8") alla maglia gialla di Contador, che comunque potrebbe concedersi addirittura il lusso di chiudere con una vittoria. Saranno da tenere d'occhio i vari LL Sánchez (7° a 35"), Kreuziger, Nibali (8° e 9° a 54") e Rogers (1'11"), per non parlare dei vari cronoman - Larsson e lo stesso Pinotti su tutti - che non figurano nei piani alti della generale; Cunego, invece, sembra tagliato fuori non solo dalla vittoria, ma anche dal podio (deve recuperare 19" al terzetto in seconda posizione): una top 5 finale, ad una settimana dalle Ardenne, farebbe comunque morale.

Mario Casaldi