Hai voluto la bicicletta? - Scopriamo il mondo di Daniel Martin
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[5] Nella nostra trasferta francese al Tour Méditerranéen l'avevamo puntato subito, avendo in mente la bella stagione passata e il tentativo potente (seppure un po' tatticamente scriteriato) durante i Campionati del Mondo Under 23 di Varese 2008. La corsa lo ha poi eletto come uno dei principali protagonisti, ed allora parlare con Daniel Martin, promettente scalatore irlandese in forze alla Garmin-Slipstream, è diventata una necessità. Dan (come lui si fa chiamare) è un ragazzo di 22 anni che si definisce socievole e fiducioso, nella vita come sulla bici.
Ciao Daniel, niente male come inizio di stagione. Hai sigillato questa corsa con un terzo posto in classifica generale e con la maglia di miglior giovane. Cosa ne pensi di questo Tour Médi?
«Ciao a tutti, diciamo che sono contento di vestire la maglia rossa di miglior giovane, ma la corsa non mi entusiasma... tappe troppo corte e tanti arrivi pericolosi... io sono un tipo da montagna!». [5] Qual è il tuo programma per la stagione in corso?
«In Francia questa è una delle prime volte che corro come professionista. Gareggerò soprattutto in Spagna, visto che da un anno abito a Girona. Sarò al via della Vuelta al Pais Vasco e delle tre classiche del nord, sulle Ardenne. Per quanto riguarda i Grandi Giri, penso e spero di partecipare al Tour de France ed essere ancora una volta competitivo fra i giovani».
Quando hai iniziato a correre in bici? Grazie a chi?
«Ho iniziato la mia avventura nel ciclismo a 14 anni. Mio papà mi ha trasmesso la passione, siccome anche lui è stato corridore, purtroppo con una carriera un po' sfortunata. Poi devo ringraziare naturalmente anche mio zio Stephen Roche e mio cugino Nicholas».
Una parentela di tutto rispetto, non c'è che dire. Un vincitore del Giro d'Italia, Tour de France e Mondiale negli anni '80. La nostra attenzione però si concentra su tuo cugino, Nicholas Roche: vogliamo sapere se andate d'accordo, se vi scambiate consigli...
«Certo! È bello avere tuo cugino in gruppo. Ci aiutiamo molto, sulla bici e non solo. Avendo più o meno la stessa età, siamo cresciuti insieme e anche adesso siamo molto uniti! Spero di poter correre in squadra con lui, prima o poi». [5] Com'è vestire la maglia di campione nazionale?
«Per dirvi la verità io non ci faccio molto caso, ma la mia squadra ci tiene particolarmente! La cosa che mi piace di più è la mia bici... tutta verde! Stravagante, non c'è che dire».
Ti vedremo trionfare anche quest'anno nel campionato nazionale d'Irlanda?
«Speriamo! Sono fiducioso e le sensazioni sono buone, per adesso».
Sei passato l'anno scorso al professionismo, come ti trovi nel team Garmin-Slipstream?
«Molto bene, è una squadra super organizzata e tutto lo staff è preparato e in gamba. Anche con i compagni di squadra mi trovo molto bene, siamo subito andati d'accordo».
Grazie del tempo che ci dedicato per l'intervista.
«Grazie a voi! E un saluto a tutti gli appassionati!».