Grazie tante Paolo ed Erik - Contador bissa i GT, Ballan iridato

Luglio

Si era già messo in grande evidenza nei primi sei mesi dell'anno in cui ha vinto due tappe al Giro d'Italia, una medaglia d'oro ai mondiali su pista nella Madison e molte altre corse, però per Mark Cavendish la definitiva consacrazione arriva al Tour de France: il 23enne britannico nato sull'Isola di Man coglie ben quattro successi di tappa su quattro volate disputate. Nonostante la delusione olimpica la striscia di vittorie continua e a fine stagione in totale saranno ben 17 solo su strada: nessuno nel 2008 ha vinto quanto lui.

(Cavendish vince a Châteauroux al Tour - fonte: teamcsc-saxobank.com © Tim De Waele)

Non si può dire che il 2008 di Riccardo Riccò sia iniziato nel migliore dei modi: due cadute (una alla Tirreno e una nei Paesi Baschi) gli impediscono di presentarsi al meglio alle classiche delle Ardenne. Al Giro però le cose cambiano e il modenese s'impone con grande autorità sugli strappi di Agrigento e Tivoli e in classifica generale s'inchina al solo Contador. Va al Tour de France e qui finisce sotto le luci della ribalta delle scene internazionali: vince a Super-Besse e si ripete tre giorni dopo a Bagnères-de-Bigorre dopo essersi involato tutto solo sull'Aspin. Il sogno di gloria tuttavia dura poco perché viene fermato prima della partenza della 12a tappa a causa di un controllo positivo all'Epo-Cera che gli costerà due anni di squalifica e la perdita dei risultati del Tour.

(Riccò al Tour: applausi ed urla - fonte: sport.it)

Un terzo grande protagonista del mese di luglio non può che essere Carlos Sastre che, a 33 anni e dopo una lunga carriera fatta di gregariato e piazzamenti, finalmente riesce a trovare la sua giornata perfetta: il 23 luglio, infatti, ipoteca il Tour staccando tutti sull'Alpe d'Huez e rifilando più di due minuti al secondo. Grazie a questo successo Sastre indossa la maglia gialla che non mollerà più fino a Parigi. Il suo atteggiamento nei confronti del ciclismo però non cambia: qualche settimana dopo il Tour si mette a disposizione dei compagni alle Olimpiadi e a settembre trova ancora energie a sufficienza per salire sul terzo gradino del podio alla Vuelta.

(Sastre verso l'Alpe d'Huez - fonte: daylife.com © AP Photo by Christophe Ena)

Agosto

Le classiche italiane di Agosto portano alla ribalta tutto il talento di un giovane neoprofessionista, classe '85: Francesco Ginanni in un mese esatto vince GP Industria e Commercio Artigianato Carnaghese, Tre Valli Varesine e Giro del Veneto. Questo tris gli apre le porte della nazionale e sarà presente ai mondiali di Varese anche se solo come riserva. Bravo in salita e con un ottimo spunto in volata, sembra nato per le corse di un giorno: il prossimo anno potrà imparare molto dal suo nuovo compagno Rebellin e chissà che, proprio grazie a questa presenza importante, il prossimo anno Ginanni non possa già testare le sue capacità in corse come la Liegi-Bastogne-Liegi?

(Ginanni su Bertagnolli e Cunego alla Tre Valli - fonte: protournews.com © Fotoreporter Sirotti)

Il 2008 è l'anno delle Olimpiadi a Pechino e il ciclismo è sempre una delle gare che apre la rassegna. L'Italia con Bettini vincitore uscente è il punto di riferimento in corsa per tutti ma alla fine a brindare sono gli spagnoli: Valverde e Bettini si annullano a vicenda e così sono Samuel Sánchez e Rebellin a giocarsi la medaglia d'oro. La volata finale sotto la Grande Muraglia Cinese (che vede protagonisti anche Andy Schleck, Kolobnev e Cancellara, quest'ultimo autore di un prodigioso recupero negli ultimi 3 km che gli garantirà almeno un posto sul podio) vede prevalere lo spagnolo: Samuel centrà così il successo più importante della sua carriera.

(Sánchez è incredulo, l'Olimpiade è sua - fonte: cicloweb.it © Bettiniphoto)

È il protagonista assoluto della stagione: Alberto Contador, dopo aver vinto il Giro, s'impone anche alla Vuelta ma stavolta condisce il tutto con due successi di tappe, sull'Angliru e a Fuentes de Invierno. Erano 10 anni che un ciclista non vinceva due Grandi Giri in una sola stagione (Pantani nel 1998, mentre l'ultima doppietta Giro-Vuelta fu nel 1981 ad opera di Battaglin) ma Contador entra nella storia anche per essere il quinto ciclista nella storia a vincere almeno una volta tutti e tre i GT, prima di lui solo Anquetil, Gimondi, Merckx e Hinault ci sono riusciti. E pensare che Alberto ha appena 26 anni...

(Contador vince la Vuelta sull'Angliru - fonte: teamcsc-saxobank.com © Tim De Waele)

Settembre

I campionati del mondo tornano di nuovo in Italia, più precisamente a Varese. Nella prova in linea femminile ad alzare le braccia all'interno del Cycling Stadium è la gallese Nicole Cooke al termine di una corsa molto tirata e spettacolare. Un stagione unica e memorabile per Nicole grazie alla doppietta Olimpiade-Mondiale: se a Pechino era toccato a Johansson e alla nostra Tatiana Guderzo inchinarsi allo strapotere della 25enne gallese a Varese le battute si chiamano Vos e Arndt.

(Cooke batte Vos ed Arndt e vince a Varese - fonte: cicloweb.it © Bettiniphoto)

Il 28 settembre si chiude la rassegna iridata con la prova in linea maschile e ancora una volta è un trionfo per i colori azzurri: è ancora vivo il ricordo del boato del pubblico che ha salutato lo scatto di Ballan a tre km dal traguardo. Un autentico capolavoro, una perfetta esibizione corale in cui tutti hanno interpretato al meglio il proprio ruolo: Ballan vince a braccia alzate nel Cycling Stadium con Cunego che regola il gruppo per il secondo posto e Rebellin che per pochi centrimetri non completa una tripletta clamorosa. Per il CT della nazionale Franco Ballerini questo è il quinto successo in otto anni, niente male davvero.

(Ballan è a un passo dall'iride, gli altri son lontani - fonte: cicloweb.it © Bettiniphoto)

Purtroppo questo mondiale segna anche l'addio al ciclismo agonistico di due grandi campioni, Paolo Bettini ed Erik Zabel, due figure carismatiche che lasceranno certamente un vuoto in gruppo. La loro stretta di mano al momento di tagliare il traguardo a Varese è uno dei momenti più significati di questo 2008: da parte nostra non possiamo che dire grazie a Paolo ed Erik, grazie per le loro vittorie, i loro scatti, le loro volate ma anche, e soprattutto, grazie per la loro professionalità, per aver sempre onorato ogni corsa da marzo ad ottobre e per averci fatto divertire spesso.

(Bettini e Zabel salutano il ciclismo così - fonte: daylife.com © Cycling-World)

La redazione di Cicloweb.it