Cavendish fa urlare Greipel - Mark lascia vincere il suo apripista
- GIRO D'ITALIA 2008 [1]
- High Road 2008 [2]
- Liquigas 2008 [3]
- Team Milram 2008 [4]
- Alberto Ongarato [5]
- André Greipel [6]
- Daniele Bennati [7]
- Mark Cavendish [8]
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Se domattina decidessero di non partire, i pochi velocisti rimasti in gruppo, non farebbero altro che risparmiarsi la gran fatica di dover sostenere quattro tappe difficili (un paio sono proprio difficilissime) senza più un briciolo di traguardo a disposizione: le Alpi venerdì e sabato, la crono domenica, e domani una frazione nervosa, con diversi saliscendi, che pare ideale per le fughe da lontano.
Poi magari nella Mendrisio-Varese (tappa che unisce le sedi dei Mondiali 2009 - in Svizzera - e 2008 - in Lombardia) di domani (147 km, gli ultimi 48 in quello che sarà il circuito iridato quest'anno) gli sprinter ci smentiranno, terranno cucita la corsa e si giocheranno al traguardo il successo di giornata.
Ma quel che pare più probabile è che quella a cui abbiamo assistito oggi sia stata l'ultima volata di questo Giro d'Italia. E ha avuto un esito piuttosto inatteso, se è vero che tutti aspettavano la sesta manche della sfida a due Bennati-Cavendish (con l'aretino in vantaggio per 3 vittorie a 2). Una sfida che c'è stata, ma con un risvolto paradossale: ovvero, l'inglese ha battuto Daniele, ma non ha vinto. Certo, perché a passare primo sotto lo striscione dell'arrivo è stato Andre Greipel, tedesco compagno di squadra di Mark e - soprattutto - suo apripista negli sprint.
Il rettilineo finale di Locarno (anche quest'anno il Giro ci ha proposto uno sconfinamento) veniva dopo una curva a sinistra ai 250 metri. La Liquigas di Bennati, avendo da curare la classifica con Pellizotti e non potendo quindi concedere uomini al suo velocista, aveva ceduto il compito di impostare la volata all'High Road di Cavendish. La quale ha ricevuto un insperato aiuto da Ongarato, compagno di Zabel, che si è inserito tra i vagoni della squadra rivale e ha dato un'importante trenata.
Sicché sul rettilineo Greipel è potuto partire più avanti di quanto progettasse, e quando Cavendish si è accorto che Bennati non avrebbe più rimontato, anziché passare il suo apripista con l'atteso spunto lanciato, si è generosamente rialzato e ha iniziato a esultare, subito imitato dal tedesco che ha capito immediatamente che stava andando a centrare, nella maniera più inattesa, la più importante vittoria della sua carriera. Grazie a un capitano che ha saputo essere magnanimo avendo in questo Giro già dimostrato al mondo quanto può essere velenoso (nei confronti degli avversari).
Oggi e domani sono quindi le giornate interlocutorie per eccellenza, anche se qualche sognatore spera che a Varese un Di Luca o un Riccò possano limare qualcosina da Contador. Il problema è che le energie rimaste sono quelle che sono, e quindi vanno preservate per la doppia porzione alpina in programma tra Presolana e Tirano. E perdipiù, stando a Riccò, il ragazzo sta patendo dei problemi respiratori, ricordo del maltempo incontrato nei giorni scorsi. Per lui, per i suoi tifosi, e per il bene dello spettacolo, gli auguriamo caldamente di rimettersi prima della partenza da Legnano, venerdì. Ma Contador magari la pensa diversamente.