Grande Boonen, flop Cancellara - Le nostre pagelle del Giro delle Fiandre

Devolder - 10
Gladiatore. Sin dai primi muri è li davanti con capitan Boonen a fare l'andatura, si mette in testa al gruppo per stoppare il tentativo di Freire e, quasi di slancio promuove un'altra azione con Ballan, Hincapie, Kroon e Langeveld. Appena viene ripreso, in prossimità dell'Eikenmolen, non ci pensa due volte a ripartire a testa bassa e, con poche pedalate, scava tra sé e gli altri un margine che nessuno saprà più ricucire nei successivi 30 chilometri. Immaginiamo che soddisfazione per lui vincere questa corsa con quella maglia addosso! Complimenti Stijn!

Boonen - 9
Era senza dubbio il più forte oggi e ha messo le cose in chiaro da subito. Probabilmente proprio questa sua sicurezza, mostrata su tutti i muri di giornata, non gli ha permesso di trovare “alleati” disposti a chiudere sul suo compagno per poi assistere impotenti alla sua volata. Ma il buon Tom sa che un favore concesso oggi, ne porterà a uno reso domani e sappiamo che gara lo aspetta tra sette giorni...

Quick Step – 9
Ha in pugno la gara fin dal primo dei 17 muri. A tratti, in particolare sul Koppenberg, Devolder e Boonen (supportati dagli ottimi Steegmans, Barredo e Tosatto) sono stati incontenibili e, da soli, hanno tenuto sotto controllo ogni tentativo che poteva risultare pericoloso. Quando Stijn ha effettuato l'allungo decisivo, Tom ha vestito i panni di stopper d'eccezione, alzando la voce su chiunque provasse ad abbozzare un inseguimento al compagno. Se a Roubaix replicheranno, gli altri si preparino a raccogliere le briciole.

Nuyens – 7,5
Alla vigilia si era autocandidato come sicuro protagonista e, in effetti, è sempre stato nel vivo della corsa. Supportato da una buona Cofidis fino al Grammont, si è “accontentato” di acciuffare la piazza d'onore, ma certamente non sarebbe toccato a lui, senza compagni di squadra negli ultimi frangenti, inseguire Devolder.

Spilak – 7,5
Che questo ragazzino di 22 anni andasse veramente forte lo si era già capito in questo inizio di stagione. Ma la conferma della Ronde (nono al traguardo) è sicuramente di buon auspicio per il futuro.

Quinziato – 7,5
Ci sorge il dubbio che oggi il bolzanino ne avesse di più del suo capitano. Tantissimi chilometri al vento, è lui (con Willems e un paio di Cofidis) ad annullare il tentativo di Ballan & co. Oggi ottimo gregario, chissà se un giorno lo vedremo lavorare per se stesso su queste strade...

Flecha – 7
Dobbiamo riconoscergli di essere stato uno dei pochi (per non dire l'unico) a provare seriamente a riagguantare Devolder e per qualche centinaio di metri ci aveva anche illuso di poterci riuscire. Alla fine raccoglie l'ennesimo piazzamento (3°) che aggiunge poco alla sua carriera.

Ballan – 7
La gamba di oggi non era devastante come un anno fa e ciò è stato chiaro sin dal Koppemberg che lo ha visto sì davanti, ma non con la freschezza che lo contraddistingue nelle giornate migliori. Allora Alessandro ha sparato le sue cartucce a una quarantina di chilometri dal traguardo, seguendo l'indiavolato Devolder. L'azione poteva essere quella giusta, ma l'assenza di un Liquigas nel quintetto ha fatto sì che la formazione verde-blu non lasciasse troppo spazio agli attaccanti. Rientrato nei ranghi, il veneto non ha avuto la forza (né la voglia, secondo noi) di collaborare per cercare di riprendere il campione belga, accontentandosi si un comunque onorevole quarto posto. Ti aspettiamo domenica prossima, campione!

Hushovd, Freire – 6,5
Il Fiandre non è certamente la gara che si adatta meglio alle caratteristiche dei due, ma va dato loro il giusto merito per averci provato.

Hincapie – 6,5
Non all'altezza dei più forti né in un eventuale sprint, né per una sparata sui muri, ha capito che doveva muoversi da lontano per fare il colpo grosso. Ci ha provato e gli è andata male e, alla fine, ha inanellato un altro piazzamento. Forza George, riprovaci domenica!

Pozzato – 6
Per sua stessa ammissione, la condizione non lo ha assistito nei momenti topici della gara (leggi sui muri più impegnativi), quindi non ci sentiamo di rimproverarlo per non aver provato ad organizzare l'inseguimento a Devolder. Chiude sesto, con la speranza di riscattarsi subito mercoledì alla Gand.

A. Davis – 6
Ben tornato nel ciclismo che conta, Allan!

Hoste – 5,5
Sfortunato per la foratura in un momento topico, è costretto ad inseguire il gruppo Boonen per svariati chilometri. Una volta rientrato, non si vede più davanti, forse a causa dell'acido lattico accumulato nelle gambe. Sul traguardo è preceduto dall'ottimo Van Avermaet (7), suo giovane compagno di squadra, già pronto a raccoglierne il testimone.

Cancellara – 5
È il grande sconfitto di giornata. Dopo la Sanremo stradominata aveva confessato che il suo sogno sarebbe stato il Fiandre, ancora non presente nel suo palmares. Oggi sicuramente non era quello di quindici giorni fa. Pimpante fino a 50 km dalla conclusione, ha praticamente finito la sua corsa nel momento in cui il vincitore odierno ha promosso l'azione decisiva non provando in nessun modo a rientrare sul battistrada. È in calando o lo ritroveremo grande a Roubaix?

Gilbert – 5
Abbiamo ritrovato il Philippe che conoscevamo: spesso al vento quando non serve e con le gambe vuote nei frangenti decisivi. Era tra i favoriti, forse è in calando di condizione.

Gasparotto – 5
Passa da possibile sorpresa a desaparecido. Il brutto tempo e l'inesperienza gli avranno giocato un brutto scherzo.

High Road – 5
Con la Silence-Lotto (che però ha la scusante di essersi spremuta per riportare Hoste nel gruppo Boonen dopo la foratura) era l'unica a poter vantare un terzetto (Hincapie, Eisel, Klier) tra gli inseguitori di Devolder. Certamente avrebbero potuto organizzare qualcosa di meglio.

Team Csc – 5
Della corazzata che doveva fronteggiare la Quick Step si è visto ben poco. Un paio di corridori sono stati appiedati da cadute o forature, ma il bilancio è comunque molto deludente.

Sy. Chavanel – 5
Ci aveva illuso con buone prestazioni e un paio di vittorie a ridosso del Fiandre. I muri lo hanno riportato sulla terra.

Franzoi – s.v.
Prima che la gara entri nel vivo è già fuori dai giochi per una brutta caduta. Forza Enrico, ti aspettiamo al più presto per il prossimo assalto alle “tue” gare!