Quanta birra Förster! - Germania, battuti Napo e Zabel

Prima o poi riusciranno a capirlo, le ruote veloci più accreditate, che quando si citano o si considerano i principali avversari allo sprint bisogna metterci anche il tedesco Robert Förster, uno in grado di vincere - tra il 2006 e il 2007 - due tappe al Giro d'Italia (a Milano l'anno scorso, a Frascati quest'anno) e una tappa alla Vuelta a España (nel settembre scorso festeggiò alla Factoría Ford di Almussafes), più qualche altra corsa tra Danimarca, Olanda, Francia e Italia.
E invece, quasi incredibilmente, oggi i maggiori accreditati al successo finale, cioè Erik Zabel, Danilo Napolitano e Gerald Ciolek, scritti in rigoroso ordine anagrafico, se lo sono completamente dimenticato, questo possente sprinter della Gerolsteiner. Non che a Förster sia dispiaciuto, per carità, anzi, forse la vittoria ha assunto così anche un sapore più dolce, ma è strano vedere Zabel girarsi sei-sette volte per controllare la posizione di Napo, così come il ragusano cambiare la ruota da quella di Zabel a quella di Ciolek, nel momento in cui è partito Greipel, l'ultimo vagone della T-Mobile, così come vedere Ciolek partire lunghissimo e poi spegnersi quasi subito, non riuscendo mai ad essere seriamente competitivo per la vittoria.
E così, sul rettilineo finale di Saarbrücken, a gioire è Robert Förster, abile nel seguire Napolitano alla ruota di Ciolek e saltarlo poi sulla destra, un attimo prima che ci provasse l'altro giovane del lotto, lo spagnolo Rojas Gil, che aveva scelto la stessa corsia del tedesco, ma un attimo - decisivo - dopo, e s'è trovato chiuso dalla mole e dalla bici dell'uomo di Holczer.
La tappa è vissuta sotto la lunga fuga di tre (poi diventati due) battistrada, Den Bakker, Mugerli e Ludescher, ma quest'ultimo non ha proseguito fino alla fine, praticamente fino ad 8 km dall'arrivo, con i due compagni d'avventura.
La Lampre, con la Milram, la Volksbank e la Wiesenhof sono sembrate le squadre più interessate ad andare a riprendere i due fuggitivi, e nel momento del ricongiungimento s'è accesa la bagarre in testa al gruppo.
Uomini dell'AG2R, della Boygues Telecom, addirittura della Unibet.com e della Predictor, squadre apparentemente senza uomini in grado di poter impensierire i velocisti più forti, si son viste in testa a tirare, poi è toccato alla Skil-Shimano di Van Hummel, e soprattutto alla Milram di Zabel il grosso del lavoro.
Sacchi è lesto ad infilarsi per primo nell'ultima curva a sinistra, prima del rettilineo finale, e alla sua ruota c'è ancora Siedler a tener coperto "Herr Sanremo". Napolitano è alla ruota del tedesco, alle sue spalle Riebenbauer e Radochla si toccano e per poco non vanno in terra, rischiando l'ennesima baraonda in uno sprint.
Siedler, dopo il lavoro di Sacchi, s'addormenta un pochino, e si lascia sopravanzare da Greipel e Ciolek. Napo è lesto ad accorgersi che gli uomini T-Mobile hanno una marcia in più, e s'accoda, portandosi dietro anche Förster e Rojas Gil. Zabel invece rimane sulla destra della sede stradale, tagliato praticamente fuori dalla volata che si sta effettuando sulla sinistra.
Napolitano passa agevolmente Ciolek, ed è praticamente convinto d'aver vinto, visto che Zabel è qualche metro indietro. Il siciliano della Lampre si volta sulla sua destra, vede il capitano della Milram dietro, e smette di pedalare. Proprio in quel momento, alla sua sinistra, sente un piccolo tocco al braccio: è il braccio di Förster, che sta passando Danilo a 5 metri dalla linea d'arrivo.
Förster esulta, Napolitano scuote il capoccione. Chissà, magari da domenica (domani è prevista la cronosquadre) eviterà di sottovalutare il tedesco.