Va a segno pure Petacchi - La Tirreno si chiude, Dekker primo
- Tirreno - Adriatico 2006 [1]
- Alessandro Petacchi [2]
- Erik Zabel [3]
- Joseba Albizu Lizaso [4]
- Marco Velo [5]
- Thomas Dekker [6]
- Uomini [7]
E al settimo giorno Petacchi tutto fece tranne che riposarsi. Non poteva starsene rilassato, perché c'era una tappa da vincere per chiudere in bellezza una Tirreno-Adriatico in cui fin qui non aveva raccolto niente di più di un secondo posto.
Il che - per stare dalla parte di chi non venera il dio risultato - non significa che Alessandro non si sia mosso bene in queste sette tappe da un mare d'Italia all'altro. Anzi, rispetto a un anno fa, abbiamo visto un Petacchi addirittura più convincente in salita, su quegli strappetti che hanno punteggiato i finali di frazione della Tirreno. Perciò possiamo dire che non solo è possibile la conferma nella Milano-Sanremo di sabato; ma anche che lo spezzino è ormai maturo per il gran passo, e - a patto che la condizione lo assista per almeno altri 20 giorni - avrà il dovere morale di presentarsi con le giuste ambizioni al Giro delle Fiandre e alla Gand-Wevelgem, per provare a conquistare almeno una grande classica del Nord.
E se per fare ciò dovrà accontentarsi di 2 vittorie al Giro d'Italia anziché 5, i suoi tifosi capiranno: in fondo c'è in ballo un reale salto di qualità della carriera di Alessandro Dinamite.
Oggi la tappa conclusiva della Tirreno è filata secondo i più consueti canoni del genere: fuga senza pretese di un comprimario (lo spagnolo Albizu) e poi strapotere dei team dei velocisti sul circuito finale di San Benedetto del Tronto.
La Milram ha così avuto buon gioco nel preparare la volata, con Velo e Zabel che hanno svolto il grosso del lavoro nell'ultimo chilometro, e con Petacchi che, messo nelle condizioni ideali per colpire, stavolta non ha sbagliato (come invece era successo a Civitanova Marche, dove AleJet non aveva tenuto conto del vento contrario, era partito lungo ed era stato beffato da Hushovd).
La vittoria in classifica nella Tirreno va invece al giovanissimo Thomas Dekker, 21enne olandese che ha conquistato la vetta della classifica nella crono di Servigliano, domenica, e poi ha avuto la fortuna di vedere annullato per neve l'arrivo in salita di San Giacomo, che l'avrebbe quasi certamente respinto. Quindi bravo lui, ma occhio a non sopravvalutare quest'affermazione: nel senso che non sarà facile per lui trovare, quest'anno, altre gare di pari prestigio con simili condizioni tanto favorevoli a lui.
La Tirreno 2006, nata nel segno di Bettini (a proposito: gli ultimi segnali sono incoraggianti, Paolino sarà alla Sanremo e forse anche in condizioni non impossibili), proseguita con il risveglio di un paio di outsider importanti in chiave Classicissima (Freire e Hushovd), intascata da Dekkerino nella crono di Servigliano (torna a vincere un olandese dopo 4 anni, e nel 2002 sempre di Dekker si trattava, ma l'altro, Erik, nemmeno parente di Thomas), impreziosita dalla bella azione di Bertagnolli nel giorno dei rimpianti dettati dall'annullamento dell'arrivo in quota, si chiude con Petacchi. Con una scena, Ale a braccia alzate, che non ci dispiacerebbe troppo rivedere da qui a quattro giorni.