Giochi di squadra - A Cremona è Discovery contro Csc
- GIRO D'ITALIA 2006 [1]
- Discovery Channel Pro Cycling Team 2006 [2]
- T-Mobile Team 2006 [3]
- Team Csc 2006 [4]
- Uomini [5]
Diciassette anni dopo torna la cronosquadre al Giro d'Italia. Una prova atipica, certo poco in sintonia con uno sport individuale come il ciclismo, ma che ha un indubbio fascino, e che piace soprattutto agli sponsor (i quali amano che in tv passino i trenini dei loro corridori tutti con la stessa maglia). E siccome gli sponsor sono quelli che tengono in piedi la baracca, si può anche dargli il contentino.
Soprattutto se - come fa Zomegnan, direttore di Rcs Sport - si limita il chilometraggio della cronosquadre (38 km da Piacenza a Cremona), evitando quindi che tale prova diventi troppo influente nel computo della classifica; e se si fa passare l'operazione come un modo per spingere i direttori sportivi stranieri ad allestire delle formazioni all'altezza.
Non si può in effetti dire che una Discovery Channel, o un Team Csc, o una T-Mobile siano uguali a un anno fa: nel 2005 Savoldelli dovette allearsi con la Davitamon per uscir vivo dal Finestre, visto che il suo diesse Bruyneel gli aveva messo accanto un gregario vero e 7 zavorre; Basso non aveva luogotenenti di qualità come ora; e la squadra tedesca non è nemmeno lontanamente paragonabile con quella di 12 mesi fa: ora ha Ullrich, Rogers (campione del mondo contro il tempo), Honchar che punta alla classifica. Con una tale schiera di cronoman, la T-Mobile è in prima linea per il successo parziale di domani.
Ma le cose non sono così scontate: la cronosquadre non è una semplice somma di crono individuali, ma si basa molto sugli automatismi tra i corridori. Per questo motivo le vere favorite domani sono proprio le altre due squadre sopra citate: la Discovery di Savoldelli, che ha storicamente (da Armstrong in poi) automatismi perfetti nelle cronosquadre; e la Csc, con un team affiatatissimo intorno a Basso. Presumibilmente le formazioni guidate da Bruyneel e Riis si giocheranno la tappa secondo su secondo.
Più indietro gli altri: Cunego e la Lampre si difenderanno e limiteranno i danni (40" dai primi sarebbero più che accettabili); messi peggio Di Luca con la Liquigas e Simoni con la Saunier (Gibo dice che si accontenterebbe di perdere meno di 2' dai primi). Del tutto fuori gioco la Selle Italia di Rujano, che conterà i distacchi con la meridiana; e la maglia rosa Schumacher (con la Gerolsteiner) non dovrebbe riuscire a difendere il suo primato, a meno di poco preventivabili miracoli. Non c'è che dire: il vero Giro inizia domani, i comprimari inizieranno a farsi da parte, e la lotta coinvolgerà quelli che la maglia rosa possono realmente giocarsela.
Marco Grassi