Le squadre della Vuelta - Analizziamo uno per uno i team impegnati nella corsa spagnola

LIBERTY SEGUROS
Heras, vincitore l'anno scorso a Madrid, è affiancato da Nozal, che fino alla fine gli contese quel successo. La squadra si presenta ricca di passisti, e probabilmente il capitano in salita dovrà fare un po' da sé, magari supportato da Ricardo Serrano. A naso, i rivali quest'anno sono meglio assortiti, e quindi sarà difficile ripetersi.

KELME
Il genietto Valverde è atteso al varco, dopo il terzo posto dello scorso anno. La Kelme ha attraversato una stagione complicata, tra le accuse-doping dell'ex Manzano e i conseguenti mancati inviti a Giro e Tour. Pascual Rodriguez, Eladio Jimenez e Plaza Molina i principali aiuti per Valverde.

AG2R
Gruppo di fuggitivi, non hanno altre possibilità di successo se non partire da lontano. Flickinger e Astarloza sono i più in palla.

ALESSIO
Furlan si è appena risvegliato dopo due anni di letargo e in volata proverà a dire la sua; Moreni sta vivendo un'annata magica; ma è Caucchioli il più atteso, dopo la discreta prova al Tour de France. Il regolarista veneto sarà coadiuvato in salita da Moller e Miholjevic.

CAFES BAQUE
Lo scorso anno Cardenas riuscì a ritagliarsi dei begli spazi in salita alla Vuelta. Ci riproverà, con l'ausilio del connazionale Buenahora, di Serrano Gonzalez, di Parra, di Arreitunandia.

COFIDIS
O'Grady avrà terreno per le sue fughe, Vasseur avrà qualche cartuccia da sparare, gli altri probabilmente guarderanno.

EUSKALTEL
Tutto ruota intorno a Zubeldia, malgrado la grave delusione del Tour. Samuel Sanchez ha le doti per imporsi su qualche traguardo di giornata.

FASSA BORTOLO
Petacchi vuole confermarsi il vincente che conoscevamo prima del Tour e che abbiamo rivisto in Olanda. Ma la Fassa ha un paio di punte notevoli per la classifica: lo splendido Cioni visto all'avanguardia al Giro e nelle due gare a tappe svizzere, e Aitor Gonzalez, che ha due anni bui da riscattare: ci riuscirà proprio nella sua Vuelta?

ILLES BALEARS
Due uomini da classifica schierati a cooperare e collaborare: Mancebo, reduce da un discreto Tour, e Menchov, promessa che prima o poi dovrà realizzare qualcosa di rilevante. Ottimi sostegni al loro fianco: Colom, Lastras, Unai Osa, Garcia Acosta.

LAMPRE
Il capitano Casagrande è venuto a mancare proprio alla vigilia, per ematocrito fuori norma. Allora il suo vice Garate viene promosso sul campo, e pazienza se in questo modo calano le possibilità di vittoria finale. Quinziato è un esponente di una specie in via d'estinzione, i cronoman italiani, ma l'uomo per tutte le stagioni è l'iridato Astarloa, che vuole onorare quest'ultimo mese da campione del mondo lasciando un segno in casa sua.

COSTA DE ALMERIA
Squadra piccola e con pochi atout. Occhio a Ferrio, scalatore nel fisico ma non ancora nella testa, che potrebbe finalmente svegliarsi.

PHONAK
Uno degli squadroni della Vuelta, almeno sulla carta: Hamilton è un nome che fa tremare i polsi, e il suo primo attendente è quel Sevilla che un po' si è buttato via, ma che resta pur sempre uno dei più brillanti interpreti della corsa spagnola negli ultimi anni. Il gruppo, solidissimo, ruota intorno a loro, e fa perno su corridori che altrove potrebbero fare i capitani: Santos Gonzalez, Valjavec, Perez Fernandez.

QUICK STEP
E' una Quick Step priva dei suoi pezzi da 90, ma è ugualmente interessante: Sinkewitz ha vinto il Giro di Germania e qui ha l'occasione di misurarsi per la prima volta da capitano in una grande corsa a tappe; Paolini cacciatore di giornata, Bodrogi uomo da cronometro, un gruppetto di passistoni niente male, e poi l'oggetto misterioso Pecharroman: lo scorso anno vinse in poche settimane Bicicletta Basca e Giro di Catalogna, prima di tornare nell'anonimato da cui proveniva (non senza aver nel frattempo strappato il contratto buono con la squadra belga). Non punteremmo 1 euro sulla sua rinascita.

RABOBANK
Freire sente vicino il Mondiale e qualcosa di buono farà senz'altro. Hunter si è scoperto capace di far male al Giro di Svizzera, tenterà qualche fuga. Lo scorso anno il team olandese fece anche classifica, con Rasmussen, ma stavolta non si vede chi possa raccogliere il testimone dal danese.

RELAX - BODYSOL
Interessante gruppo di vincenti di giornata, con in più un Martinez Trinidad che sta bene e potrebbe fare la differenza.

SAECO
Tutto ruota intorno alla questione se Cunego andrà avanti fino a Madrid o se lascerà la Vuelta a metà. Dipenderà da come sarà messo in classifica, quindi per il bene della corsa speriamo che non accumuli subito grossi ritardi. I gregari che lo accompagnano sono di primissima qualità (Mazzoleni, Sabaliauskas, Szmyd, Fornaciari, Spezialetti), e poi c'è Di Luca libero di offendere e di cercare riscatto dopo essere stato estromesso dal Tour.

SAUNIER DUVAL
Il Beloki post-fratture non ha ancora dimostrato di essere quello di prima, quindi la sua presenza è più che altro di complemento, almeno per ora. Jeker, Piepoli e Dominguez non lotteranno probabilmente per la classifica generale, attendiamo con curiosità lo strepitoso Martin Perdiguero di questa stagione e quel Joaquin Rodriguez che deve ancora trovare la sua dimensione.

TEAM CSC
Al Tour era un'altra squadra, ma Sastre e Jaksche formano una coppia che non stuzzica forse la fantasia ma che è molto solida e che saprà rendersi protagonista, con buone possibilità di classifica almeno per il primo.

T-MOBILE TEAM
L'abbiamo rimpianto al Tour, dove non c'era per un infortunio, ora finalmente abbiamo la possibilità di rivedere all'opera Vinokourov, grandissimo l'anno scorso, sfortunato in questo 2004. Il kazako ha molte montagne da sfruttare, e ha in Evans una spalla ideale: non solo un gregario, non del tutto un uomo da classifica. L'eterno Zabel giostrerà in volata, Konecny potrà essere un nome da non sottovalutare.
US POSTAL
In assenza di Armstrong i gradi di capitano se li divideranno Triki Beltran (che ha buone Vuelte all'attivo) e Floyd Landis (ovvero la terza generazione americana che prende corpo). L'impianto di squadra è a prova di carro armato, e per una volta c'è pure uno veloce in volata, Van Heeswijk, che vince con buona regolarità dall'inizio dell'anno.

VINI CALDIROLA
Intorno alla stella Garzelli e a un ritrovato Tonkov c'è una squadra che dà sempre l'impressione che le manchi qualcosa per lottare alla pari con le altre. Comunque Calcagni e Zampieri sono due buoni corridori che non sfigurerebbero nei più blasonati organici di questa Vuelta, mentre Zanotti in volata al Giro qualche pensiero a Petacchi l'ha dato.