Fiandre, le pagelle - Monologo fiammingo, delusione italiana

Van Petegem - 10
Tra i favoriti della vigilia, interpreta il ruolo alla perfezione: al coperto fino a 30 chilometri dalla fine, emerge prepotentemente rispondendo ad uno scatto di Museeuw sul Tenbosse, e poi sul Grammont va via fluido e determinato: solo Vandenbroucke gli resiste, ma avrà il fatto suo in volata.
Vandenbroucke - 9
Quasi impossibile pronosticarlo protagonista, visto che da tempo era più che anonimo, eppure tira fuori dal cilindro una prestazione memorabile, lotta da pari con Van Petegem e si ripropone come personaggio del ciclismo internazionale.
Baldato - 8
Il Fiandre poteva essere la corsa della sua carriera, ma dopo due secondi posti stavolta arriva il quarto: bravo lo stesso, il vicentino non molla mai, e sul Grammont è l'uomo che guida l'inseguimento ai due attaccanti belgi.
Museeuw - 7
Sapeva di essere in condizioni fisiche precarie, ma ugualmente non si è risparmiato e finché ha potuto ha dato spettacolo, aiutando anche i compagni quando questi erano in fuga. Alla Roubaix sarà l'uomo da battere.
S. Ivanov - 6,5
Fora ai piedi del Grammont, ma poi è bravissimo a rientrare almeno sul gruppo di Baldato.
Paolini - 6,5
Presente in fuga con Bettini e altri 6 azzurri, ma stavolta alla Quick Step non riesce il gioco di prestigio che ci fu alla Sanremo. Malgrado ciò Paolini lavora tanto e bene fino al Grammont.
O'Grady - 6,5
Un terzo posto al Fiandre non si butta mai via.
Boogerd - 6
Discreto sui muri fiamminghi, ma le sue corse verranno nei prossimi giorni.
Celestino - 6
Almeno lui, nel gruppo che insegue i primi due, c'è e collabora.
Pieri - 5,5
Ci prova, e di ciò gli va dato atto: ma il suo scatto è prematuro, e fatalmente finisce nel nulla: cosa sarebbe successo se si fosse gestito diversamente?
Bettini - 5
La fuga a 8 potrebbe essere buona, ma non dà frutti. Ma dopo Bettini non si vede più nelle posizioni che contano.
Bartoli - 4,5
Gli sfugge il momento buono, e con esso il gruppo che poi dal Grammont in poi si giocherà il successo: peccato, avrebbe potuto avere voce in capitolo.
Cipollini - 4
Si ritira prima che avvenga tutto l'importante della corsa.
Tafi, Bortolami - 4
Mai visti all'opera: ma non erano tra i favoriti?
Mattan - 2
Quando, tra il Grammont e il Bosberg, i primi inseguitori provano ad avvicinarsi a Van Petegem e Vandenbroucke, e ci stanno anche riuscendo (il distacco cala), lui non trova di meglio da fare che scattare da solo, spezzando così il ritmo e l'armonia del gruppetto, che viene fatalmente rallentato. E i due davanti scappano via.