Fuga buona per Sutherland in Colorado, Aru (2°) si mette in evidenza. Leipheimer strappa il primato a Van Garderen
Cambio al vertice dell'USA Pro Cycling Challenge, nel giorno in cui arriva in porto una fuga da lontano e in cui il capoclassifica viene scalzato dal trono. La vittoria è andata a Rory Sutherland, emerso (in contropiede su Voigt sulla salita conclusiva) da una nutrita fuga che aveva preso le mosse in avvio di frazione e che comprendeva tra gli altri Paolo Longo Borghini e il giovane Fabio Aru. Proprio il neopro' dell'Astana è stato il corridore che ha resistito meglio all'attacco del corridore della UnitedHealthCare, e ha chiuso la tappa al secondo posto a 20" dal vincitore e con qualche metro di vantaggio su Voigt, terzo. Ma sulla salita che portava al traguardo di Boulder c'è stata anche lotta per la generale, ovviamente, con la maglia gialla Van Garderen attaccata a fondo prima da Dombrowski e poi, nei 3 km conclusivi, da Levi Leipheimer, che in effetti è riuscito ad arrivare quarto e primo degli uomini di classifica, con 17" su Vande Velde, Dombrowski, Klöden (e Nibali, nono al traguardo), e 29" su Van Garderen. Tejay ha così perso la leadership della corsa, passata proprio a Leipheimer, che ha 9" su Vande Velde e 21" su Van Garderen e Dombrowski. Damiano Caruso è decimo della generale a 52" da Levi. Domani l'ultima tappa, a Denver, sarà la cronometro di 15 km che deciderà l'USA Pro Cycling Challenge 2012.
