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Vuelta al País Vasco 2016: Contador pokerista: vince e rilancia - Superbo Alberto nella crono conclusiva. E con la quarta vittoria aumenta la voglia di correre un altro anno

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Il podio della Vuelta al País Vasco 2016: il vincitore Contador affiancato da Henao e Quintana © www.itzulia.es

Vincere e convincere può far cambiare molte cose: nel caso del trionfo odierno di Alberto Contador nell'ultima tappa e nella classifica finale della Vuelta al País Vasco può far cambiare il bilancio dei primi mesi di gare di questo 2016 che sembravano stregati per il madrileno della Tinkoff che aveva iniziato con un terzo posto alla Volta ao Algarve in Portogallo (con vittoria di tappa sull'Alto de Malhao), per continuare poi con due secondi posti alla Parigi-Nizza e alla Volta a Catalunya; ma può soprattutto far riflettere sui piani per il futuro perché al termine della corsa Contador ha aperto alla possibilità di allungare la propria carriera anche oltre il 2016, a differenza di quanto dichiarato in precedenza.

 

Un Contador pazzesco entra nella storia della corsa
La prestazione odierna di Alberto Contador è stata assolutamente fantastica in una prova dal profilo altimetrico estremamente impegnativo e che senza dubbio favoriva i corridori completi e forti in salita, a discapito degli specialisti puri del cronometro: i 16.5 chilometri del percorso erano infatti caratterizzati da una dura salita in partenza, poi discesa abbastanza tecnica e ritorno verso Eibar passando per un altro strappo che rendeva ancora più difficile prendere il ritmo giusto. Nel tratto più duro che culminava con il rilevamento intermedio dei 6.6 chilometri, Contador è stato irresistibile e lì ha messo l'ipoteca sul doppio successo: 23" rifilati a Nairo Quintana, secondo, ma soprattutto 46" a Sergio Luis Henao che alla partenza ne aveva appena sei di vantaggio.

Nel tratto in discesa con la strada bagnata per via della pioggia Alberto Contador non si è preso rischi e ha amministrato una situazione che si era messa nettamente a proprio favore: i rivali più vicino hanno recuperato terreno, ma non abbastanza per concretizzare il sorpasso. Alla fine per Alberto Contador si è trattato del quarto successo in carriera nel Giro dei Paesi Baschi dopo quelli del 2008, 2009 e 2014 ma andando a ritroso si trova anche un terzo posto addirittura nel 2005: con la vittoria di oggi il capitano della Tinkoff ha staccato nell'albo d'oro Tony Rominger e Sean Kelly andando a raggiungere lo spagnolo José Antonio González in testa alla classifica dei plurivittoriosi della corsa.

 

Henao e Quintana, due colombiani sul podio
Il colombiano Sergio Luis Henao ha concluso la cronometro al terzo posto a 18" da Alberto Contador, un risultato che non è bastato a salvare la propria maglia gialla di capoclassifica. Nonostante nei primi cinque giorni fosse sembrato il più brillante del gruppo, al colombiano del Team Sky è sfuggito quindi ancora il successo finale della Vuelta al País Vasco e anche stavolta a risultare fatale è stata proprio la cronometro conclusiva: in quattro partecipazioni, Henao si è presentato al via dell'ultima frazione come leader della corsa in ben tre occasioni e ne è uscito sempre battuto con un terzo posto nel 2013 e due secondi posti nel 2015 e 2016. Nonostante la bruciante sconfitta, Henao è stato protagonista fin qui di un'ottima annata e i tanti problemi fisici del passato sembrano ormai definitivamente superati: nella campagna delle Ardenne potrebbe essere un corridore da tenere d'occhio molto attentamente visto che è stato già capace di piazzarsi in top 10 in tutte e tre le prove.

Oltre a Henao, la Colombia ha piazzato sul podio finale anche Nairo Quintana che nella cronometro finale ha addirittura sfiorato il successo chiudendo a soli 5" da Alberto Contador. Il corridore della Movistar, unico tra i big, è stato anche protagonista di una scelta tattica sulla cui bontà si potrà discutere parecchio: partito come tutti con la bicicletta tradizionale, Quintana ha optato per un cambio prendendo quella da cronometro per gli ultimi cronometro che effettivamente erano i più adatti al mezzo più aerodinamico. Dall'intermedio all'arrivo Quintana ha recuperato 18" a Contador, contro i 28" recuperati da Henao nello stesso tratto: i soli 5" di differenza al traguardo spingono a chiedersi se ne sia valsa pena o se il tempo perso per fermarsi e ripartire sia stato decisivo per il secondo posto nella tappa. In classifica Quintana ha chiuso in terza posizione con 37" di distacco: per il Movistar Team il rimpianto più grande di questa Vuelta al País Vasco è stato senza dubbio il non poter contare sui fratelli Izagirre, costretti ai box da problemi intestinali proprio a poche ore dal via della prima tappa e quindi non più sostituibili nell'elenco dei partenti.

 

Ancora un quarto posto per Pinot. Italiani sopra la sufficienza
Dietro ai primi tre i distacchi si sono dilatati: nella cronometro il quarto è stato il britannico Adam Yates che però ha impiegato ben 53" in più di Contador per coprire i 16.5 chilometri del percorso, in classifica invece la medaglia di legno è andata al francese Thibaut Pinot che partiva sul podio virtuale e che probabilmente non si aspettava di essere scavalcato da Nairo Quintana. Curioso un dato statistico sullo scalatore 25enne della FDJ: in carriera nelle gare a tappe di una settimana del World Tour non è mai riuscito a salire sul podio e, anzi, in questi anni ha collezionato addirittura cinque quarti posti ma, con gli evidenti miglioramenti di quest'anno, Pinot potrà rifarsi presto.

I corridori italiani si sono messi in buona evidenza oggi nella prima parte della cronometro monopolizzando le prime posizioni sia all'intermedio, sia al traguardo, fino a quando non sono partiti i migliori della classifica: alla fine il miglior tempo è stato quello di Giovanni Visconti, dodicesimo a 1'31" da Contador, ma tra i primi venti sono arrivati anche Gianluca Brambilla (14° a 1'33"), Fabio Felline (16° a 1'43"), Dario Cataldo (18° a 1'50") e Diego Rosa (19° a 1'52") con quest'ultimo che ha confermato l'ottimo stato di forma in salita con il decimo tempo assoluto al rilevamento intermedio dei 6.6 chilometri. Giovanni Visconti è stato anche il miglior italiano in classifica, sedicesimo, ma nelle premiazioni conclusive è salito sul podio anche Diego Rosa che grazie all'impresa solitaria di ieri ha conquistato la classifica dei gran premi della montagna.

Sebastiano Cipriani

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