Dilettanti 2016: A Tao il Piva, agli italiani le Pive - Altra vittoria della Axeon con Geoghegan su Müller. Terzo Tecchio

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Niente riscatto azzurro sulle strade del Trofeo Piva, anzi, resa di conti all'americana tra le due corazzate (è il caso di dirlo) Axeon e BMC, vincenti a inizio settimana tra Belvedere e Recioto. E a vincere è la Axeon, col suo talento più noto, il londinese trapiantato a Girona Tao Geoghegan Hart, atteso ancora un anno tra i professionisti perché voglioso di vincere prima nei grandi appuntamenti per gli under 23: eccolo servito.  

 

Fuga decisiva, un film già visto
A Col San Martino viene fuori una corsa col coltello tra i denti. Il primo giro più facile con attraversamento a Farra di Soligo si risolve senza che nessuno riesca a evadere, e così il secondo col circuito tradizionale comprendente la salita di Santo Stefano. La corsa esplode dunque al terzo giro, con una prima azione di 17 uomini che arriva a guadagnare 1' di vantaggio. L'azione però non piace tanto a chi resta dietro, ed un ulteriore forcing della Zalf produce un bello strappo che porta ad un rimescolamento e alla formazione di un'azione ben più importante nel corso del quarto giro. Tale azione comprende molti atleti già in mostra nelle precedenti gare: ben 3 sono i portacolori della BMC (Pascal Eenkhorn, Taylor Eisenhart e Patrick Müller, il vincitore del Belvedere), 2 quelli di Axeon (il temibile Tao Geogegan Hart e William Barta), Colpack (Simone Bettinelli e Umberto Orsini), Marchiol (Mirco Padovan e Federico D'Agostin). Gli altri sono Marco Tecchio (Unieuro), Nikolay Cherkasov (Russia), Stefano Ippolito (Palazzago), Luca Gatto (Selle Italia), Lorenzo Fortunato (Hopplà Petroli), Yuriiu Chsherbinin (Astana), Dennis Paulus (Tirol), Nicola Conci (Zalf) e Alberto Marengo (General Store). Un gruppo di 18 uomini infarcito di gente forte e coadiuvata da compagni; un film già visto che poi porterà anche allo stesso finale.

 

La risposta di Ravasi, il gruppo affonda
Ed è già visto anche il colpo di scena che fa da preludio alla chiusura dei giochi: a 90 km dal termine, quando il vantaggio del gruppo di testa è intorno ai due minuti, Edward Ravasi (Colpack) forza l'andatura dal gruppo con un'azione perentoria, al quale Ruben Guerrero, il vincitore del Recioto, sempre nelle prime posizioni del gruppo quando la strada sale, non riesce a rispondere, lasciandolo fare al compagno Logan Owen. La Axeon è così: squadra fortissima e compatta. In un giro il varesino e l'americano riescono a colmare del tutto il gap, arrivando al ricongiungimento a 55 km al termine. Ciò che resta del gruppo alza bandiera bianca: gli unici a reagire nel corso del penultimo giro "breve" sono Artem Nych (Russia), Enrico Anselmi (Mastromarco), Giovanni Carboni (Unieuro) e Giacomo Giuliani (Norda-Mg.kvis), che riusciranno anche a portarsi sui primi e a fare la loro parte.

 

L'azione decisiva a 35 km dal termine
L'ultimo giro è più lungo, 30 km, ed ha un percorso piuttosto bizzarro: per tre quarti è quello normale, poi si torna indietro su un altro versante che sale al paesello di Guia, affrontando poi a ritroso il resto del percorso: in pratica l'arrivo è al contrario rispetto al senso di marcia del resto del percorso. Poco prima dell'inizio di questo giro va via l'azione che deciderà la corsa: sono i due Colpack Bettinelli e Ravasi a forzare, assieme a Gaogegan Hart, Müller e Tecchio. Fin da subito si capisce che sarà l'azione buona: ciò che resta della fuga dietro non insegue, solo i russi, una volta rientrato il gruppettino, tenteranno un'azione di ricongiungimento Nych-Cherkasov con Anselmi e Orsini, Eisenhart e Barta a fare da stopper, e sebbene si avvicineranno molto (ritardo minimo 22"), non porterà al successo.

 

 

 

E Geoghegan infilò Müller
Sulla salita di Guia è chiaro che non sarà la Colpack a portarsi a casa il Piva: Bettinelli è il primo a cedere, ma anche Ravasi paga la doppia apnea e perde terreno. Si forma così un terzetto, con Tecchio che cerca invano di anticipare la volata; sembra così che Müller vinca ancora una volta, ma Geoghegan Hart riesce a rimontare e a passare per primo sulla fettuccia d'arrivo. Tecchio è dunque terzo e primo degli italiani, Bettinelli e Ravasi giungono a 13", poi alla spicciolata arriva il gruppo inseguitore citato prima, con Eisenhart sesto a 46", poi Barta, Nych, Orsini, Anselmi e Cherkasov.

 

 

 

La Zalf si consola con Bresciani a Busseto
Male anche a questo giro, come al Recioto, la Zalf Euromobil (il migliore è la matricola Conci, 21esimo), che però si consola al sabato col successo ottenuto nella prestigiosa Milano-Busseto da Michael Bresciani, passista veloce rilanciato dalla formazione castellana dopo un'esperienza continental alla Roth-Skoda. Una fuga di 24 atleti, partita dopo 50 km, è stata decisiva per la classica parmense, col gruppo che non è più riuscito a rimontare. E si è risolta con una volata dei fuggitivi, vinta dal mantovano (al secondo successo stagionale) su Mattia Frapporti (Unieuro) e Oliviero Troia (Colpack). Volata finale con tanto di caduta-thrilling seguente a un contatto tra Francesco Castegnaro (Palazzago) e Filippo Rudi (Selle Italia), senza conseguenze per tutti i coinvolti.