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Paris-Nice 2016: Che pungolo Contador! Ma Thomas si salva - Alberto ci prova in tutti i modi, Geraint difesa estrema. Ultima tappa a Tim Wellens

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Tim Wellens esulta sulla Promenade des Anglais © Bettiniphoto

Se, come ampiamente annunciato, Alberto Contador smetterà di essere un ciclista professionista nel prossimo autunno, il mondo del pedale avrà perso non solo un campione assoluto. Avrà perso uno dei pochissimi ciclisti imprevedibili che ci siano ancora in gruppo: a costo di saltare, il campione di Pinto punta sempre a vincere. Oggi è stato uno di quei giorni in cui il trentatreenne non si è dato per vinto in partenza, provando a ribaltare un destino che pareva scritto, mancando il bersaglio grosso solo per una manciata di secondi.

 

Quanti in fuga! Lotta serrata per la maglia a pois
Quattro le non partenze dalla Promenade des Anglais: Patrick Bevin (Cannondale), Davide Cimolai (Lampre-Merida), Jacques Janse van Rensburg (Dimension Data) e Alexander Kristoff (Team Katusha). La tappa si fa subito frizzante, con scatti e controscatti già dai primi metri. Al km 12 parte la fuga con ben diciannove protagonisti: Matteo Bono e Tsgabu Grmay (Lampre-Merida), Thomas De Gendt e Tim Wellens (Lotto Soudal), Sylvain Chavanel e Antoine Duchesne (Direct Énergie), Fabio Felline e Grégory Rast (Trek-Segafredo), David De la Cruz (Etixx-Quick Step), Odd Christian Eiking (FDJ), Cyril Gautier (AG2R La Mondiale), Jesús Herrada (Movistar Team), Daryl Impey (Orica GreenEDGE), Tanel Kangert (Astana Pro Team), Robert Kiserlovski (Tinkoff), Oliver Naesen (IAM Cycling), Chris Anker Sørensen (Fortuneo-Vital Concept), Bram Tankink (Team LottoNl-Jumbo) e Dylan Van Baarle (Cannondale).

Tra i presenti si segnalano i nomi dei primi tre della classifica degli scalatori: il canadese Duchesne, che comanda con 56 punti, e gli immediati inseguitori De Gendt e Herrada che lo seguono distanti rispettivamente a 21 e 23 punti. Data la presenza di ben sei gpm di cui gli ultimi due di prima categoria, tutto è ancora in ballo. Al primo traguardo intermedio, il Plan du Var (km 19), passa per primo De Gendt davanti a Herrada. Il gruppo transita a 1'30" ma davanti a loro è nato un gruppo di inseguitori composto da Matthew Brammeier (Dimension Data), Lilan Calmejane (Direct Énergie), Koen De Kort (Team Giant-Alpecin), Cyril Lemoine (Cofidis, Solutions Crédits), Yuri Trofimov (Tinkoff) e Sep Vanmarcke (Team LottoNl-Jumbo).

Nella prima ascesa, la Côte de Duranus (km 33), Duchesne scollina davanti a De Gendt e Herrada; gli inseguitori (dai quali si è staccato De Kort) scollinano a 1'05", il gruppo, tirato dagli uomini del Team Sky, è a 3'. All'inizio del secondo gpm, la Côte de Levens (km 41), dove transita Duchesne su De Gendt, hanno fatto capolino in testa alla corsa prima Trofimov, poi Calmejane e Vanmarcke e infine (in discesa) Brammeier. Pochi minuti ed è già la volta del terzo gpm, la Côte de Châteauneuf (km 55), e Duchesne sprinta per primo battendo De Gendt e Herrada.

 

Contador prova l'impresa, il Team Sky controlla. Brutta caduta per Fominykh
Al Col de Calaison (km 69) passa ancora per primo Duchesne, che si porta a casa una meritatissima maglia a pois, sui soliti De Gendt e Herrada. Il gruppo transita in vetta a 3'35": nella discesa avviene una rovinosa caduta di Danil Fominykh. Il ventiquattrenne kazako ha sbagliato una curva ed ha finito la propria corsa in un burrone, riportando due fratture alle vertebre lombari ma restando sempre cosciente. Nella penultima ascesa di giornata, la Côte de Peille, Kangert va all'attacco, venendo ripreso da De la Cruz, Gautier, Grmay, Herrada e Wellens.

Quello che cambia è soprattutto la situazione dietro perché, già nelle prime rampe, attacca Alberto Contador: come spesso dimostrato in carriera, lo spagnolo non ha paura a provare azioni da lontano (stavolta a 55 km dalla conclusione) e si lancia a testa bassa, atteso dai compagni in fuga Kiserlovski e Trofimov. Il Team Sky reagisce con calma, facendo lavorare Mikel Nieve e Nicolas Roche. In vetta alla salita (dove transita per primo Herrada) Contador vanta 1' di margine sul gruppo maglia gialla, che però si riduce della metà nella lunga discesa.

 

Un incontenibile Contador mette in crisi Thomas
Nel frattempo in testa rimangono in una dozzina; non rimane in vita invece il tentativo di Contador, che viene riassorbito ai meno 24 km dal termine, giusto prima dell'inizio del Col d'Èze. Nell'ultima asperità qualcosa si muove in testa tra i fuggitivi: attacca De la Cruz, subito coperto da Gautier e Wellens. Anche dietro non c'è pausa perché Contador, come da suo carattere, non si lascia abbattere e manda Rafal Majka in testa a fare il ritmo. Ne fanno le spese, fra gli altri, Tom Dumoulin e Wilco Kelderman che non sapranno più riportarsi sotto.

Contador prova come un ossesso: attacca ai meno 22.5 km, ai meno 21.5 km e in un tratto di falsopiano a 20.5 km. Thomas risponde, non immediatamente, ma lo fa. Nel gruppo buono sono presenti, oltre ai due sfidanti, Sergio Henao, Ion Izagirre, Romain Bardet, Richie Porte, Arnold Jeannesson, Sylvain Chavanel, Tanel Kangert, Simon Yates e Ilnur Zakarin. Nelle successive battute rientrano anche Rui Costa con Rafal Majka, imitati prima da Diego Rosa e Luis León Sánchez e poi da Rubén Fernández e Tony Gallopin.

Davanti Wellens riesce a vincere la resistenza dei due compagni di fuga e incamera un bel margine; nel gruppo Majka riprende a fare il consueto forcing che precede l'attacco del capitano. E il madrileno non si fa attendere con una sparata secca ai meno 17.5 km: nessuno risponde inizialmente, tanto meno Thomas che si ingobbisce e sbuffa impugnando il manubrio. Chi sa rimettersi a pari con il capitano della Tinkoff è Richie Porte, abilissimo a salire con il proprio ritmo e poi, una volta assieme a Contador, capace di dare cambi con regolarità.

Si fa sempre più dura per Thomas che perde contatto anche con tutti gli altri uomini di classifica, escluso Tony Gallopin, anch'egli in netta difficoltà in salita. La grandissima fortuna del gallese è di avere con sé un Sergio Luis Henao in versione deluxe, che gli detta un ritmo sufficiente per non andare alla deriva. Allo scollinamento Wellens passa con 15" su Contador e Porte, 16" sul gruppo Zakarin e 32" sul terzetto con Thomas. Wellens viene ripreso ai meno 15 km: in tutti e tre i plotoncini prevale l'armonia e si assiste ad una collaborazione dettata dai vari interessi in gioco. Davanti i due uomini di classifica hanno in Wellens un elemento desideroso di conquistare il successo di tappa; i primi inseguitori hanno tutti l'obiettivo di consolidare le proprie posizioni in graduatoria; dietro Henao e Thomas lottano per mantenere la leadership mentre Gallopin contribuisce in funzione della classifica generale. con il transalpino nono al via di giornata.

 

Thomas getta il cuore oltre l'ostacolo e si riporta sotto
Al cartello dei meno 10 km il trio di testa ha 12" sul gruppo Zakarin e 25" su Thomas, Henao e Gallopin. Costoro sono i più rapidi in corsa, passando ai meno 8 km con 20" di ritardo, scesi a 15" ai meno 5 km. Il ricongiungimento tra il secondo e il terzo gruppetto avviene ai meno 3.5 km quando il trio di testa vanta ancora 10" di vantaggio. Non appena rientrati, Henao e Thomas si piazzano in testa a tirare a tutta mentre Gallopin resta in coda al gruppo, non ostacolando l'azione del compagno di squadra al comando.

Contador e Porte continuano sempre nella loro opera a testa bassa ma contro un inseguitore come Thomas poco possono fare: all'arco dell'ultimo km il ritardo è sceso a solo 6" e il gallese deve solo sperare che Contador non vada a vincere, cogliendo così i 10" di abbuono. Ma per il ventinovenne non c'è molto da temere perché la volata viene agevolmente vinta da Tim Wellens, tenace attaccante della prima ora che garantisce alla Lotto FixAll il quarto successo stagionale. Contador chiude secondo, Porte terzo mentre la volata del gruppo (giunto a 5") va a Gallopin che supera Yates, Jeannesson, Rui Costa, Jesús Herrada, Bardet e Izagirre.

Fallisce per soli 4" l'assalto di Alberto Contador alla terza Parigi-Nizza. Con Geraint Thomas e Alberto Contador sale sul podio Richie Porte, distante 12". Nella top 10 generale concludano Ilnur Zakarin a 20", Ion Izagirre a 37", Sergio Luis Henao e Simon Yates a 44", Tony Gallopin a 51", Romain Bardet a 1' e Rui Costa a 1'07". Thomas diventa il terzo britannico a vincere la Corsa verso il Sole, dopo l'edizione 1967 con Tom Simpson e quella 2012 con Bradley Wiggins, nell'anno in cui il baronetto si fece un sol boccone degli appuntamenti che aveva messo nel mirino.

Alberto Vigonesi

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