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Paris-Nice 2016: Bouhanni li mette uno ad ogni angolo - Il francese batte Theuns, Greipel e Kristoff. Matthews leader, Chavanel ripreso all'ultimo km

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Nacer Bouhanni è il più veloce nella quarta tapa della Paris-Nice e il suo gregario Christophe Laporte può esultare © Bettiniphoto

Dopo una tappa annullata per neve, i protagonisti della Parigi-Nizza tornano a darsi battaglia nella quinta giornata di gara: ad una prima parte decisamente soporifera, lo spettacolo prende piede con l'avvicinarsi del finale per merito di una salitella e per il coraggio di tre attaccanti, uno dei quali, Sylvain Chavanel, è un giovincello di quasi trentasette anni ma che quanto a grinta e a classe supera quasi tutti i più giovani virgulti del gruppo.

 

Quattro in fuga, c'è anche Voeckler
La Juliénas-Romans sur Isère di 193 km vede subito partire la fuga buona, nata al km 6 e composta da quattro atleti, tutti avvezzi a tale tipo di situazione: l'irlandese Matthew Brammeier (Dimension Data), il lituano Evaldas Siskevicius (Delko Marseille Provence KTM) e i francesi Florian Vachon (Fortuneo-Vital Concept) e Thomas Voeckler (Direct Énergie). Subito il gruppo lascia via libera al quartetto, con il margine che al km 13 è già di 4'05", mentre è di 4'40" al primo gpm di giornata, il Col de Brouilly (passano nell'ordine Siskevicius, Vachon e Voeckler).

Dietro, oltre alla Orica GreenEDGE del leader Michael Matthews, lavora il Team Katusha di Alexander Kristoff, mai capace di salire sul podio sinora nelle precedenti due volate: il margine scende troppo rapidamente nei passaggi lungo la pianura francese, tanto che al km 63 è di solo 2'40" per poi passare a 3'10" al primo sprint intermedio di Brindas (km 80), dove Brammeier precede Siskevicius e Vachon. Margine quasi inalterato anche al secondo gpm, la Côte de Givors (km 108), in cui si ripete il medesimo ordine registrato nella prima asperità di giornata.

 

Attacca Voeckler, dietro cade Geraint Thomas
Scende il vantaggio dei fuggitivi, ma non in maniera importante: ai meno 60 km è di 1'30", ai meno 50 km risale di poco fino a 1'40". Scende a 1' tondo al secondo sprint intermedio, quello di Serrières (km 143), dove Voeckler supera Vachon e Brammeier. Quando inizia l'ultima salita di giornata, dalla fuga attacca Voeckler a cui riesce rispondere il solo Siskevicius; ma per poco, perché T-Blanc si sbarazza della compagnia e tenta l'azione solitaria.

Quasi contemporaneamente dietro si registra una caduta: coinvolto tra gli altri Geraint Thomas, che viene aiutato dai compagni del Team Sky a tornar sotto. Nell'ascesa problema per Alexander Kristoff: il norvegese del Team Katusha fora ed è costretto a rincorrere per tornar sotto. Chi nella salita perde terreno è Marcel Kittel, atteso da Fabio Sabatini e Stijn Vandenbergh: il tedesco tenterà di riportarsi sotto ma non ci sarà nulla da fare. Voeckler scollina con 50" di vantaggio mentre dal gruppo prima prova l'azione Dylan Van Baarle (Cannondale) e poi Nathan Haas (Dimension Data): il primo viene presto ripreso, il secondo invece cade malamente in discesa, finendo a contatto con il filo spinato e terminando in ambulanza la sua Parigi-Nizza.

 

Contrattaccano in tre, con un Chavanel indemoniato
Nel falsopiano seguente alla discesa attaccano in otto fra cui Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Tony Gallopin (Lotto FixAll) e Tom Jelte Slagter (Cannondale): miglior fortuna hanno Sylvain Chavanel (Direct Énergie), Delio Fernández (Delko Marseille Provence KTM) e Sep Vanmarcke (Team LottoNl-Jumbo) i quali riescono a guadagnare e si riportano su Voeckler. Quest'ultimo il quale mette le ultime forze a disposizione del compagno di squadra, prima di alzare bandiera bianca ai meno 22 km. Ai meno 20 km il trio ha 20" di vantaggio sul gruppo tirato a tutta dal Team Katusha mentre il gruppo Kittel è a 1' dalla testa della corsa.

In due provano a riportarsi sui tre al comando, vale a dire Tim Wellens (Lotto FixAll) e Lieuwe Westra (Astana Pro Team), ma il loro tentativo non va lontano. Chi pedala come un treno è Chavanel, che dei tre di testa è quello che si sobbarca la maggior parte del lavoro. Mentre arriva la notizia del ritiro di Arnaud Démare (FDJ) causato da un dolore al ginocchio, anche la Lotto FixAll si mette in testa con Thomas De Gendt a dare una mano ai rossi della Katusha. Ai meno 10 km i tre hanno ancora 10" e il vantaggio non scende ai meno 5 km, anzi, aumenta di un paio di secondi.

 

Fuga annullata solo all'ultimo km; nella volata non c'è storia
Finalmente ai meno 4 km anche gli uomini della Cofidis, Solutions Crédits iniziano a salire le posizioni del gruppo ma, come troppo spesso accade, preferiscono rischiare non dando aiuto alle altre formazioni: già Nacer Bouhanni non è ben visto in gruppo, se poi lui con la sua formazione si limita a sfruttare il lavoro altrui, ecco che la considerazione di certo non aumenta. Forse consci di tale situazione o mossi da una sincera preoccupazione per il rischio che la fuga vada in porto, i compagni del velocista-boxeur si danno da fare e collaborano con i russi di Kristoff intorno ai meno 2 km dal termine.

Il risultato è che il margine del trio al comando cala di punto in bianco per poi arrivare al riassorbimento definitivo ai meno 600 metri dalla conclusione: il Team Katusha ha in questa fase il solo Jacopo Guarnieri ancora a disposizione mentre è differente la situazione della Cofidis, Solutions Crédtis che fa lavorare prima Geoffrey Soupe e poi Christophe Laporte. Sfrutta alla perfezione il loro lavoro Nacer Bouhanni che si incolla alla ruota di Edward Theuns (Trek-Segafredo), il quale inizia la sua volata ai 200 metri dal termine.

Lo sprinter francese supera il belga ai meno 120 metri e, una volta preso il centro della carreggiata, non ha altro da fare che continuare la sua progressione per andare a cogliere il secondo successo stagionale ed il terzo nella sua esperienza con la corsa. Secondo è un buon Edward Theuns che ha la meglio per questione di centimetri su André Greipel (Lotto FixAll) e Alexander Kristoff (Team Katusha), apparsi un po' imballati. Quinto, ma mai in lotta per il successo, Michael Matthews (Orica GreenEDGE), seguito poi da Ben Swift (Team Sky), Nikolas Maes (Etixx-Quick Step), Tony Gallopin (Lotto FixAll), Youcef Reguigui (Dimension Data) e Roy Curvers (Team Giant-Alpecin).

Situazione praticamente immutata in classifica generale, con la sola uscita di scena dell'ottavo della graduatoria alla partenza, vale a dire il ritirato Arnaud Démare: Matthews guida con 14" su Tom Dumoulin (Team Giant-Alpecin) e 19" sul trio formato da Patrick Bevin (Cannondale), Ion Izagirre (Movistar Team) e Geraint Thomas (Team Sky). Domani tappa aperta a diversi scenari: la Saint Paul Trois Châteaux-Salon de Provence di 198 km prevede cinque gpm, di cui il secondo è nientemeno che il Mont Ventoux dal versante di Bédoin, seppur scalato sino ai 1435 metri slm di Chalet Reynard: negli ultimi 30 km due gpm di seconda categoria daranno la possibilità ai coraggiosi attaccanti di prendere margine mentre metteranno acido lattico in elevata quantità nelle cose degli sprinter.

Alberto Vigonesi

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