Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Paris-Nice 2016: Neve, ventagli, sterrati e Démare - Frazione scoppiettante conclusa da una volata imperiosa di Arnaud su Swift e Bouhanni | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Paris-Nice 2016: Neve, ventagli, sterrati e Démare - Frazione scoppiettante conclusa da una volata imperiosa di Arnaud su Swift e Bouhanni

Versione stampabile

La vittoria di Arnaud Démare a Vendôme © Bettiniphoto

I radar hanno qualche difficoltà a inquadrare Arnaud Démare. Come uno stealth, vola spesso radente, sfugge al controllo, fa perdere le sue tracce, e poi quando meno te lo aspetti colpisce in maniera inesorabile. Quando il dio dei ciclisti distribuì ai suoi protetti doti e caratteristiche, non lesinò in incostanza, col 24enne di Beauvais. Gliene asperse a piene mani, come dimostra il fatto che il ragazzo passa da notevoli exploit come il numero fatto vedere oggi alla Parigi-Nizza, a periodi di eclissi totale. Un po' come l'intero suo 2015, anno del tutto negativo nel quale è stato forse schiacciato dalla responsabilità della scelta del suo team manager Marc Madiot, che al momento di decidere chi tenere e chi mollare tra lui e Nacer Bouhanni, diede il benservito a quest'ultimo e puntò tutto sul possente Arnaud.

I piazzamenti già maturati in alcune classiche del pavé (12esimo alla Roubaix a 22 anni, nello stesso 2014 in cui fu secondo alla Gand, decimo alla Omloop Het Nieuwsblad e in cui si laureò campione nazionale) hanno fatto salire molto la febbre per questo ragazzo della Piccardia, il quale d'altro canto ha fin qui fallito l'appuntamento col successo al Tour; del 2015 abbiamo già detto, di questo 2016 però c'è da notare che forse è nato sotto una stella diversa, migliore: già a segno un mese fa a La Méditerranéenne, Démare ha oggi riannodato il filo col successo nelle corse maggiori, e a parte il mero dato statistico c'è da dire che è piaciuto molto il modo con cui si è imposto a Vendôme, al termine di una tappa lunga e difficile.

 

Anche la neve sulla tappa degli sterrati
Si è partiti da Condé-sur-Vesgre con Michael Matthews in maglia gialla e con una fuga che aveva fretta di macinare chilometri: Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Perrig Quéméneur (Direct Énergie), il campione nazionale francese Steven Tronet (Fortuneo) e Thierry Hupond (Delko) si sono messi subito in viaggio e dopo 14 km (sui 198 totali) avevano già 7' di vantaggio su un gruppo che sonnecchiava, intorpidito dal freddo pungente (neve a tratti!) di questo inizio marzo. Il margine massimo del quartetto è stato toccato al km 66 (9'10"), poi la Orica di Matthews ma anche la Etixx hanno lavorato per limare il gap.

Il piatto forte della giornata era previsto per il gran finale, con circuito che prevedeva due tratti di sterrato (uno dei quali con côte di complemento) da ripetere due volte ciascuno; ma già prima di questo fangoso appuntamento, la tappa avrebbe riservato sorprese: il vento trasversale invitava a sventagliare, e Sky e Tinkoff non si sono fatte pregare per mettere tanto pepe sulla corsa, quando mancavano ancora 45 km alla conclusione.

 

I ventagli fanno saltare i piani di tanti
Il lavoro della squadra di Geraint Thomas ha mietuto vittime: gruppo spezzato, 40 corridori nella prima parte, un centinaio dietro (più altri sparsi ancor più indietro), e discreti pesciolini caduti nella rete, da Rui Costa a Jérôme Coppel passando per l'intera Katusha di Alex Kristoff e Simon Spilak, e per gran parte dell'Astana con un Diego Rosa andato proprio a gambe all'aria (9'20" il suo ritardo all'arrivo).

Il primo, nutrito drappello di ritardatari ci ha messo 30 km buoni ad annullare gli effetti del ventaglione (misurabili in una quarantina di secondi di distacco), e solo ai -12 ha chiuso sui 40 che erano rimasti nella parte buona della corsa; nel frattempo, avevamo visto la fine della fuga del mattino (ultimo ad essere ripreso, De Gendt ai -19) e l'attacco di Pierre-Luc Périchon (Fortuneo) al primo passaggio sulla Côte du Chemin du Tertre de la Motte ai -18. Tale côte, come anticipato, coincideva in parte col secondo dei due sterrati (il primo, molto facile, era lo Chemin de Tourteline). Oltre al tentativo di Périchon, destinato a sfumare ai -9, da segnalare anche il primo passaggio al traguardo di Vendôme, ai -14, valevole come sprint con abbuoni, sul quale Matthews ha conquistato 2" davanti a Thomas che ne ha preso uno. Infine, in questa fase di prefinale, è giusto citare un guaio meccanico che ha bloccato Kristoff non appena i suoi uomini l'avevano riportato sul gruppo dei migliori dopo il precedente ventaglio. Quando non è giornata, non è giornata.

 

Sky a tutta, Theuns vicino alla vittoria
L'ultimo giro del circuito intorno a Vendôme è stato tirato costantemente dalla Sky, vera protagonista degli ultimi 50 km di gara; ma faceva capolino là davanti pure la Direct Énergie (con Angélo Tulik in particolar modo), orientata a far la corsa per Sylvain Chavanel; peccato che costui sia incappato in una foratura a 5 km dal traguardo, subito prima dell'ultimo passaggio sulla côte.

Qui, sulla salitella, a 3.7 km dalla fine, ci hanno provato Tony Gallopin (Lotto Soudal), Ion Izagirre (Movistar) e Sep Vanmarcke (LottoNL), ma Geraint Thomas e Tom Dumoulin (Giant) hanno subito stoppato il tentativo, e la côte è passata in cavalleria, sortendo come unico effetto l'aver stiracchiato nuovamente il gruppo.

A 2 km dalla fine ecco un bel contropiede di Edward Theuns (Trek), un'azione molto convinta e che aveva anche chance di riuscita, se solo la Orica, la Cannondale e la Cofidis non avessero fatto il diavolo a quattro per mettere i rispettivi uomini veloci nelle condizioni di vincere. Il buon Theuns è stato raggiunto quando il traguardo era a un passo, ad appena 200 metri da lui; ovvero, quando la volata, lanciata in netto anticipo da Ben Swift (Sky), era già in pieno svolgimento.

 

Démare d'imperio, Matthews resta leader

Arnaud Démare (FDJ), uscito prepotentemente dalla ruota dell'eterno rivale Bouhanni, si è incuneato in maniera scenografica tra il connazionale e Swift, svicolando ai 100 metri e andando a vincere d'imperio sull'uomo della Sky e sull'ex pugile della Cofidis; al quarto posto si è inserito Adrien Petit (Direct Énergie), al quinto Matthews, e poi, scorrendo l'ODA, Tom Boonen (Etixx), Vanmarcke, Simon Geschke (Giant), Jonas Vangenechten (IAM) e Thomas al decimo posto. Neanche un italiano nel primo gruppo, il primo dei nostri (Niccolò Bonifazio) si è piazzato appena 85esimo a 1'20".

In classifica Matthews conserva il primo posto con 3" su Dumoulin, 4" su Patrick Bevin (Cannondale), 8" su Izagirre e Thomas, 9" su Lieuwe Westra (Astana), 10" su Dries Devenyns (IAM), 12" su Richie Porte (BMC), 14" su Démare e 15" su Wilco Kelderman (LottoNL).

Domani la frazione si annuncia abbastanza più serena, anche se più lunga: i 213 km da Contres a Commentry non contengono troppe trappole, e anche se l'arrivo tira un po' all'insù non dovrebbe esserci esito diverso da una volata (magari non con tutti tutti i velocisti impegnati, ma sempre di ruote veloci si tratterà).

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano