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Giro d'Italia Ciclocross Roma 2016: Tra i colli romani trionfa Colledani - Ultima tappa a Bertolini, Nadir conquista il Giro. Tra le donne chiude Arzuffi, vittoria a Teocchi

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Gioele Bertolini primo all'Ippodromo delle Capannelle a Roma © Ufficio Stampa GIC

dal nostro inviato

Ancora una volta è stata l'Epifania a segnare la chiusura del Giro d'Italia di ciclocross, così come era avvenuto nella scorsa stagione ma chi si attendeva qualche clamoroso ribaltone sull'ormai collaudato tracciato, disegnato interamente nell'Ippodromo romano delle Capannelle probabilmente sarà rimasto deluso. Tutti coloro che infatti vestivano la maglia rosa alla vigilia dell'ultima prova, sono riusciti a confermare le insegne del primato e a portare così a casa l'intera posta in palio, nonostante il rapido tracciato (a cui, rispetto alla scorsa edizione, è stato inserito un suggestivo passaggio sulla sabbia con tanto di ostacoli da superare) sia stato reso indubbiamente più impegnativo dai capricci del meteo, che a più riprese ha fatto sì che le prove fossero alternate da attimi di pioggia battente ad altri in cui splendeva un sole primaverile, rendendo così la giornata più "marzolina" che da classico 6 gennaio.

 

Bertolini senza patemi, Colledani controlla e vince il Giro
La gara più attesa era naturalmente quella che vedeva di scena gli uomini Open, con la lotta per il successo finale che aveva come attori principali il trentino Nadir Colledani, scattato in maglia rosa, e Nicolas Samparisi. Tra di essi prevedibile che si potesse inserire come terzo incomodo Gioele Bertolini, che a dispetto delle due precedenti vittorie si presentava già fuori dai giochi per via delle assenze nelle prove di Portoferraio e Pescia Romana, in cui il talentuoso valtellinese era stato chiamato dalle concomitanze a più probanti impegni esteri col proprio team. Via della gara poco dopo le 14.30 e subito i principali contendenti a far bella mostra nella prima parte del gruppo, in cui facevano bella mostra anche Stefano Sala (che come vedremo disputerà una gran gara) e Cristian Cominelli (anch'egli penalizzato dall'assenza per un'indisposizione ad Asolo e quindi di fatto impossibilitato a lottare per la vittoria finale).

Dopo le iniziali fasi di studio però Bertolini ha deciso di rompere gli indugi ed ha iniziato una cavalcata solitaria che l'ha visto superare agevolmente i tratti resi maggiormente insidiosi dal fango, raggranellando una trentina di secondi su un Colledani che nel frattempo era riuscito a distanziare il maggiore dei Samparisi e che procedeva in controllo, abilmente marcato da un Sala (compagno di team di Bertolini in Selle Italia) in grande giornata. Il canovaccio non è praticamente più mutato e Bertolini, che a fine gara ha ufficializzato la sua partecipazione al campionato italiano nella categoria Èlite, rinunciando così alla più agevole possibilità di provare a conquistare il tricolore tra gli Under 23, è andato a conquistare la sua terza vittoria in altrettante prove del Giro d'Italia in cui si è schierato al via.

Poco più indietro (a 6") Colledani si è rifatto sotto, suggellando così il suo successo finale nel Giro nei confronti di Nicolas Samparisi (giunto quinto a 30") col punteggio di 110 a 93, con Gioele terzo a 90. Splendida, come dicevamo, la prova di Stefano Sala, che si è preso un meritato terzo posto a 10" e si candida così ad un ruolo da protagonista tra gli Under nell'imminente sfida tricolore di Monte Prat. Cominelli ha chiuso buon quarto a 20" mentre alle spalle del già citato Nicolas Samparisi hanno concluso il fratello Lorenzo, Capati, Capponi, Ursino e De Nicola, a chiudere la top ten con distacchi prossimi o di poco superiori al minuto.

 

Lechner fora, Arzuffi s'invola. Il Giro alla Teocchi
Qualche colpo di scena in più si è verificato nella gara riservata alle Donne Open, dove in molti si sarebbero aspettati una prova di forza da parte di Eva Lechner, che da pochi giorni ha fatto il suo esordio con la nuova casacca della Luna Pro Team e che dalla prova romana chiedeva conferme all'attuale stato di forma in vista non solo del tricolore ma di un cruciale mese di gennaio. La bolzanina era partita bene assieme ad una pimpante Teocchi, impegnata a difendere il proprio primato, ma già dopo una tornata un imprevisto ha finito per compromettere le sue possibilità di successo: una foratura, infatti, l'ha costretta a rallentare vistosamente, dando così via libera ad Alice Arzuffi, altra habituè dei successi alle Capannelle, che ha aperto il gas ed ha iniziato a guadagnare costantemente, non vedendo praticamente mai in pericolo la propria leadership e andando così a conquistare la seconda affermazione, chiudendo curiosamente la challenge dopo averla aperta con il successo di Fiuggi.

La Lechner, superato il momento difficile, ha comunque condotto una gara accorta e ordinata, chiudendo in seconda posizione a 15" preoccupandosi di evitare inutili fuori giri. Le ultime battute sono poi servite a Chiara Teocchi per suggellare la sua meritata affermazione nel Giro d'Italia, con la talentuosa bergamasca che ha confermato i progressi costanti dell'ultima stagione ed ha distanziato quanto bastava Alessia Bulleri, principale avversaria diretta che è giunta quarta: la classifica finale dice quindi 134 punti per la porta colori della Bianchi contro i 109 dell'elbana del Vaiano. Ancora una menzione per la giovanissima Sara Casasola, quinta a 52" ma terza assoluta nella classifica finale con 88 punti che si è così aggiudicata anche la maglia bianca di miglior giovane. A chiudere la top ten di giornata sono state invece Giovanna Michieletto, Elena Leonardi, le brave juniores Francesca Baroni e Allegra Arzuffi e Silvia Pollicini.

 

Trionfo in casa per Folcarelli tra gli Juniores, vincono anche Ceolin e Faoro
Restavano quindi da assegnare altre tre maglie rosa e la situazione più incerta e appassionante era indubbiamente quella che rigurdava gli Juniores, con Antonio Folcarelli e Michele Bassani divisi alla partenza da appena tre punti. Il giovane atleta della Promo Cycling però, dopo gli inconvenienti patiti a Pescia Romana, è riuscito a riscattarsi ottimamente sul percorso fangoso ed ha trovato un ideale alleato nel campione italiano Jakob Dorigoni, con con cui ha dato vita ad un tandem che, procedendo di comune accordo, è riuscito a distanziare a sufficienza Bassani, con la più classica suddivisione di posta sul traguardo: tappa a Dorigoni, che dopo la vittoria di Fiuggi era finito out a causa della frattura di una clavicola, Giro a Folcarelli, che si è imposto per 118 a 111 nei confronti di un comunque battagliero Michele Bassani. Attenzione comunque al ritorno di Dorigoni in chiave campionato italiano, dove non mancheranno altri interessanti outsider.

Equa suddivisione anche tra gli Allievi, dove Federico Ceolin della Libertas Scorzè ha difeso, nonostante qualche insidia sul tracciato, le proprie insegne del primato, controllando agevolmente Tommaso Dalla Valle a cui è andata la vittoria di tappa (3° il laziale Zaccaria). Successo veneto anche tra le Esordienti dove Emma Faoro ha risolto a suo favore il duello con l'umbra Letizia Brufani ed ha così conquistato la maglia rosa (podio di tappa per Giorgia Negossi). Percorso netto invece sia per Nicole Fede tra le Allieve (vincitrice di tappa davanti a Gaia Masetti e Giulia Bertoni) che per Gabriele Torcianti tra gli Esordienti (vittoria su Igor Gallai e Marco Cao): entrambi si erano infatti aritmeticamente aggiudicati il successo nel Giro con una gara d'anticipo e sono riusciti a chiudere con uno splendido 5 su 5 alla voce "vittorie parziali".

 

Il Monte Prat giudice tricolore

Archiviata anche quest'edizione del Giro d'Italia, i riflettori saranno inevitabilmente puntati sui campionati italiani in programma nel week end del 9 e 10 gennaio prossimi sull'Altopiano del Monte Prat, nel comune di Forgaria nel Friuli, in provincia di Udine. Un tracciato che si presenta sulla carta molto impegnativo ed in cui anche la neve potrebbe giocare un ruolo determinante. Chiunque dovesse primeggiare, comunque, lo spettacolo sembra già ben garantito.

Vivian Ghianni

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