Superprestige Ruddervoorde 2015: C'è ancora vita nelle domeniche del SP - Kevin Pauwels fa il Van Aert e vince in solitaria. Wout secondo e sempre leader, Nys grintoso terzo
Non siamo ancora al punto da urlare "fermate le rotative!", visto che di strada il piccolo Wout Van Aert ne dovrà ancora fare tanta, ma visto com'è iniziata questa stagione 2015-2016 fa quasi sensazione trovarci a commentare la seconda sconfitta in due giorni per l'enfant prodige del ciclocross belga. Già battuto ieri agli Europei da Lars Van der Haar, oggi il capitano della Vastgoedservice ha ceduto il passo a Kevin Pauwels nella terza tappa del Superprestige, dopo aver nettamente vinto le prime due.
Non è da dire che Wout abbia subìto dei tracolli (secondo ieri, secondo oggi), ma vedere che riesce a collezionare anche qualche sconfitta conforta quelli che sperano di vedere una battaglia accesa nelle varie challenge da qui a febbraio: i monologhi sono sempre degni di ammirazione, ma hanno il vizio di tendere a uccidere il pathos.
Pauwels suona subito la musica del riscatto
A Ruddervoorde, nell'ennesima giornata asciutta di quest'autunno belga povero di fango, si è capito sin dal primo giro che Kevin Pauwels non aveva intenzione di andarci leggero. Il capitano della Sunweb è in evidente crescita di condizione, e gli riescono al momento numeri che un mese fa si sognava (complice anche qualche problemino fisico). Quel che ha fatto vedere oggi è un corridore che ha ancora molto da dire e da dare al cross, e che quest'anno sarà di sicuro un cliente ostico per tutti. Intanto col successo odierno - il primo stagionale per lui - si issa al secondo posto della classifica del Superprestige; il resto, se verrà, lo vedremo nelle prossime settimane.
Il primo giro, dicevamo: Pauwels si è messo a suonare subito del buon heavy metal, e sulle prime è stato Tom Meeusen il più reattivo; in seconda istanza, il sempre coriaceo Sven Nys insieme al ceco Radomir Simunek (destinato però a scemare presto e poi a cadere malamente, ritirandosi al quinto giro); in zona buona, Van Aert marcato da Klaas Vantornout; ancor più indietro un Lars Van der Haar che non sarebbe mai stato in gioco per lasciare un segno.
Pauwels si sbarazza di un rivale dopo l'altro
Al secondo giro il primo violento forcing di Pauwels ha fatto vittime eccellenti, e con lui son rimasti solo Meeusen e Nys; una tornata più avanti, identico scenario, e pure Meeusen ha alzato bandiera bianca. Al quarto giro un errore grossolano di Nys, uscito largo da una curva su una gobbetta e finito per terra dopo essere andato con la ruota su un cartellone pubblicitario, ha spianato la strada per Pauwels, che senza esitare troppo ha proseguito solitario, come avrebbe fatto da lì alla conclusione.
Nys ha subìto il ritorno di Meeusen, ma poi l'ha ristaccato con una certa foga: non era Tom il contendente per il secondo posto di giornata, ma un Van Aert cresciuto giro dopo giro, e che in quei frangenti stava badando a staccare Vantornout.
Si compiono i giochi per il podio
Sul finire del quinto giro Van Aert ha raggiunto Meeusen e l'ha poi superato in apertura di sesto giro; poco dopo, sulla scalinata del circuito di Ruddervoorde, ha agguantato pure Nys, e ha cominciato a martellarlo per una tornata buona, e niente: quello attaccato coi denti, questo, il ragazzino, a tentare di evadere a ogni curva, a ogni rampetta, a ogni tratto di terreno scosceso o sabbioso. Intanto Pauwels andava una bellezza, e guadagnava ancora pochi ma preziosi secondi sugli inseguitori: 12, poi 15, poi 20" all'ultimo passaggio.
A quel punto si era già consumata l'unica sfuriata che Nys si era tenuto in serbo per provare a sorprendere Van Aert: all'ottavo e penultimo giro Sven aveva attuato un affondo che aveva fatto soffrire il giovane rivale, ma quest'ultimo, superato il breve momento di affanno, è riemerso prepotente nell'ultimo giro, mettendo a segno la stoccata che gli ha permesso di avvantaggiarsi definitivamente sul colosso che era con lui. Negli ultimi giri si era visto anche un Meeusen in riserva venire raggiunto e staccato da Vantornout.
Van Aert guida nettamente il Superprestige
Si è così composto l'ordine d'arrivo di Ruddervoorde: Pauwels si è imposto con 15" su Van Aert, 29" su Nys, 1'07" su Vantornout, 1'17" su Meeusen, 1'36" su Van der Haar. A seguire e a completare la top ten, Corné Van Kessel, i gemelli Diether e Laurens Sweeck e Tim Merlier. Nessun italiano in gara, come consuetudine, ma ci piace segnalare che al mattino, nella gara degli Under 23, Gioele Bertolini aveva conquistato il terzo posto alle spalle dei belgi Eli Iserbyt e Quentin Hermans.
Tornando ai big, la classifica vede al comando sempre Van Aert con 44 punti, ora lo inseguono per primi Pauwels e Nys con 37 punti, poi Van der Haar con 35; molto più staccati gli altri, a partire da Vantornout, quinto a quota 23. Domenica prossima immediata possibilità di rivincita, il Superprestige andrà verso il giro di boa con la quarta delle sue otto tappe, ad Asper-Gavere.
