Il Portale del Ciclismo professionistico

.

L'anno che verrà: Cinque nomi per il vostro fantaciclismo 2016 - Da Landa a Moser, passando per Alaphilippe, Benoot e Betancur: scommesse di esplosioni e rinascite

Versione stampabile

Il francese Julian Alaphilippe in azione © Bettiniphoto

Vien fame di ciclismo, a novembre, quando le ruote smettono di girare (nonostante da qualche parte nel mondo si corra ancora), e quello che non si può vedere, dal vivo o in televisione, lo si immagina, rivivendo le azioni o i duelli più belli dell'anno, o volgendo il proprio pensiero un po' più in là, a quando i Nibali, i Froome, i Kristoff, i Degenkolb e tutta la crema del ciclismo professionistico torneranno su strada.

E allora, nonostante le loro ere siano ancora in fieri o anche solo da poco iniziate, dovranno fare i conti con una serie di ciclisti affamati o in cerca di riscatto, che nell'anno venturo cercheranno di spiccare definitivamente il volo, dopo aver già fatto vedere cose ottime, o di tornare a vincere e convincere, dopo annate poco significative.

 

Mikel Landa

Mikel Landa in questo 2015 ha forse persino raccolto poco in base a quanto fatto vedere. Abbiamo ancora in mente lo splendido Giro d'Italia nel quale il basco si è rivelato al grande pubblico, sublimando quanto di buono, anzi di ottimo, aveva già fato vedere in salita nelle precedenti fasi della sua carriera. Alla corsa rosa probabilmente il cocapitano Astana era il più forte, e quel Giro avrebbe potuto anche vincerlo, se la tattica Astana gli avesse lasciato più libertà. Alla Sky, l'anno prossimo, sarà capitano unico al Giro, e potrà provare l'assalto per vincere la sua prima corsa di tre settimane. Una cosa è partire come luogotenente, un'altra come capitano, e la Vuelta a España 2015 ha mostrato qualche limite di Landa in tal senso; il 2016 può portare la definitiva maturazione, e allora saranno dolori per tutti in salita.

 

Julian Alaphilippe
Il botto l'ha già fatto quest'anno, arrivando secondo sia alla Freccia Vallone che alla Liegi-Bastogne-Liegi, ma il 2016 potrebbe veramente essere l'anno della consacrazione per Julian Alaphilippe, e fa particolarmente impressione dirlo di un corridore che sarà alla sua terza stagione da professionista. Quest'anno sulla sua strada ha trovato un Alejandro Valverde super in primavera, la mononucleosi nella seconda parte di 2015, e probabilmente al francese, che già di carattere sembra essere ben fornito, l'arrabbiatura di Liegi e la frustrazione dell'ultimo periodo serviranno come ulteriore stimolo a far bene. Le classiche collinari, con i Valverde ed i Rodríguez che prima o poi (speriamo poi!) dovranno fare i conti con l'età, ed un Gilbert diventato indecifrabile, potrebbero l'anno venturo conoscere il loro prossimo dominatore.

 

Tiesj Benoot
In primavera, ma non sulle Ardenne, bensì sui muri del Giro delle Fiandre, abbiamo conosciuto anche Tiesj Benoot, giunto quinto nella gara vinta da Alexander Kristoff. L'abbiamo ritrovato, il buon Tiesj, combattivo e forte in salita nella tappa più impegnativa del Giro del Delfinato, quella dell'attacco di Nibali e della vittoria di Rui Costa. E l'abbiamo poi visto ancora, in sforzi non vincenti, ma convincenti, che gli son valsi vari piazzamenti. Forte sul passo, forte sulle pietre, forte sul duro, e già ci troviamo di fronte a qualcosa che potrebbe far esplodere il ciclismo moderno; ci aggiungiamo che Benoot era al primo anno da professionista, e che ha solo 21 anni, ed è chiaro quale possa essere il potenziale del ragazzo, che l'anno venturo potrebbe esplodere come continuare a maturare lentamente, ma che sicuramente va tenuto d'occhio.

 

Carlos Betancur
Chi, come Benoot, ha fatto bene fin dal primo anno da pro, e si è poi smarrito per strada, è Carlos Alberto Betancur, che nel 2011, al debutto, vinceva il Giro dell'Emilia, nel 2013 faceva quinto al Giro, in maglia bianca di miglior giovane e dopo essersi piazzato terzo alla Freccia Vallone e quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi, e nel 2014 vinceva due tappe e classifica finale alla Parigi-Nizza. Quel magnifico corridore non l'abbiamo più ammirato, si è iniziato a perdere proprio nel 2014 e nel 2015 ha tentato una risalita che ha dato qualche incoraggiante segnale, ma che è lontana dall'essere compiuta. Betancur dall'anno prossimo sarà un corridore della Movistar, e potrebbe essere il cambio di squadra, e la convivenza con gente come Valverde e Nairo Quintana, a farlo tornare quello di un tempo. È ancora giovane (è del 1989), fisicamente ha ancora margini di miglioramento, se dovesse ritrovare forma e serenità il suo 2016 potrebbe essere roboante.

 

Moreno Moser
Il discorso fatto per Betancur potrebbe valere anche per uno dei nostri migliori prospetti, Moreno Moser. Agli esordi il trentino non solo vinse (il Trofeo Laigueglia, il GP di Francoforte ed il Giro di Polonia nel 2012, da neopro'), ma mostrò evidenze di un motore e di qualità non comuni, culminate nel 2013 nella vittoria alle Strade Bianche. Ancora qualche piazzamento quell'anno, poi un 2014 da dimenticare, i dubbi ed un rendimento inspiegabile. Il 2015 non ne ha segnato la rinascita, ma il ritorno, con una vittoria di tappa al Giro d'Austria e soprattutto l'ottima prestazione a cronometro al Mondiale di Richmond, segno di una forse ritrovata continuità. Di un ciclista con le caratteristiche di Moser il ciclismo italiano ha dannatamente bisogno, l'attesa potrebbe non essere lunga.

 

Supposizioni, speranze, domande, e quante ancora potremmo farcene, perché le sorprese nel ciclismo sono sempre dietro l'angolo, ed a fianco a coloro che abbiamo nominato e a chi si è già imposto immaginiamo ancora nomi: confermerà Tom Dumoulin di essere entrato in una nuova dimensione, dopo la Vuelta 2015? Riusciranno Sep Vanmarcke e Zdenek Stybar a cogliere sulle pietre quei risultati che paiono ampiamente essere nelle loro potenzialità? Arriverà a compimento la gradualissima ma inesorabile maturazione dei gemelli Yates, di Adam nelle classiche e di Simon nelle corse a tappe? E tre dei nostri migliori prospetti, Davide Formolo, Matteo Trentin e Diego Rosa, potranno ambire ai gradi di capitano e a dire la loro nelle rispettive specialità? Vorremmo potessero già tornare a girare veementemente, quelle ruote impigrite dall'autunno.

Fabio Canonico

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano