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GP Bruno Beghelli 2015: Chiudete gli ombrelli che vince Colbrelli - Sonny ritrova il sorriso, battuti a Monteveglio Manuel Belletti e Roberto Ferrari | Cicloweb

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GP Bruno Beghelli 2015: Chiudete gli ombrelli che vince Colbrelli - Sonny ritrova il sorriso, battuti a Monteveglio Manuel Belletti e Roberto Ferrari

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Sonny Colbrelli batte Manuel Belletti e vince il GP Beghelli © Bettiniphoto

Se il 2015 doveva essere l'anno della consacrazione per Sonny Colbrelli, diciamo che gli oroscopi non hanno girato nel verso giusto per lui. Un avvio di stagione tentennante, e l'obiettivo della rinascita (o della riconferma rispetto alle ottime cose mostrate nel 2014) spostato via via più avanti; passato senza lasciar tracce il periodo delle classiche, fallito l'appuntamento con il Giro d'Italia (appena un sesto posto a Fiuggi, poi niente più), il 25enne nato a Desenzano del Garda ha dovuto aspettare la seconda metà dell'estate per timbrare il primo cartellino, una vittoria di tappa al Tour du Limousin e poi un'ottima tenuta nelle tappe più complicate, fino a giungere all'affermazione nella classifica generale della piccola corsa francese.

I discreti risultati di settembre gli hanno aperto le porte della nazionale, anche se a Richmond ha fatto la riserva; la buona condizione però non è volata via, sicché al ritorno dall'America le sue prestazioni hanno continuato ad essere buone (terzo al Gran Piemonte, sesto alla Coppa Sabatini), fino a portarlo oggi a festeggiare stappando l'ultima bottiglia di spumante della stagione al termine del GP Bruno Beghelli, a Monteveglio.

Un successo simbolico, proprio all'ultima corsa dell'anno, come a dire: "Non mi mandate in soffitta prima del tempo, ricordatevi di me perché l'anno prossimo sarò ancora qui a riprovare il sospirato salto di qualità". Lo tenterà ancora in maglia Bardiani, nelle fila di un sodalizio che gli garantirà ancora ruoli di capitano, e a cui sente forse di dovere qualcosa dopo quest'annata deludente. Dipenderà comunque da lui, da come affronterà l'inverno e da quanto si farà trovare pronto alle prime gare del 2016: di sicuro la vittoria odierna gli lascerà in bocca il dolce sapore della rivalsa, che è pur sempre un buon viatico per fronteggiare nel migliore dei modi i mesi freddi.

 

Bardiani, il Bongiorno non si vede dal mattino
Clima sereno in Emilia dopo la pioggia dei giorni scorsi, gara combattuta anche se al GP Bruno Beghelli è sempre difficile che si esca troppo dal pronostico della vigilia, un pronostico che vuole che sia un gruppetto di qualche decina di atleti a giocarsi la vittoria a Monteveglio.

La fuga del mattino è stata preceduta oggi da una caduta in cui Manuel Bongiorno (altro gioiellino Bardiani che quest'anno ha mancato l'appuntamento con la maturità ciclistica) ha tirato giù un bel po' di colleghi, rimettendoci in prima persona (ritirato). Poco dopo, al km 27 (dei 196 totali) si sono messi in cammino il belga Jef Van Meirhaeghe (Topsport) e l'eritreo Merhawi Kudus (MTN), molto attivo in queste ultime gare stagionali. I due hanno messo insieme 5'40" di vantaggio massimo (al km 40), poi il lavoro della Southeast in particolare ha limitato parecchio la loro libertà, preparando il terreno per un precoce annullamento della fuga (la coppia di attaccanti è stata raggiunta a 61 km dal traguardo).

 

Attacchi e contrattacchi, ma nessuno fa la differenza
La fine dell'azione a lunga gittata ha dato la stura a una fase di successivi batti&ribatti, fase in cui si è fatto apprezzare il volitivo Eduard Grosu (Nippo); con lui, in un'azione a 55 km dalla conclusione, si sono mossi Miguel Ángel Rubiano (Colombia), Matteo Busato (Southeast) ed Enrico Barbin (Bardiani), e su di loro sono poi rientrati Mattia Cattaneo (Lampre), Romain Campistrous (AG2R), Hugh Carthy (Caja Rural), Reinier Honig (Roompot), Sergey Firsanov (Rusvelo), Simone Petilli (Unieuro) e Luca Cappelli (Team Idea).

Sugli sviluppi di quest'azione, ai 45, si è coagulato un nuovo contropiede con Campistrous e Busato a cui si sono uniti i sopraggiungenti Gianfranco Zilioli (Androni) e Maurits Lammertink (Roompot). Inutile dire che tali azioni non hanno mai avuto più di poche decine di secondi di margine, e nessuno è riuscito a evadere al controllo del gruppo. Ci ha provato ancora Grosi ai -29, poi all'ultimo giro del circuito intorno a Monteveglio, sulla salita di Zappolino, uno dei protagonisti di questo autunno italiano, Jan Bakelants (AG2R), ha tentato un'altra mandrakata (a cui si è aggregato il Lampre Valerio Conti), ma il terreno stavolta non era amico, sicché dopo lo scollinamento, a poco meno di 8 km dalla fine, i due sono stati ripresi.

 

Colbrelli torna alla vittoria, Belletti e Ferrari alle sue spalle
Un gruppo di 30 unità o poco più è andato così a giocarsi il successo. Avendo in squadra uno dei principali favoriti, la Bardiani CSF non si è tirata indietro e ha lavorato per mettere il suo capitano nelle migliori condizioni per sprintare. Manuel Belletti dell'Androni ha avuto un ottimo spunto sul rettilineo finale, ma ai 50 metri Colbrelli l'ha superato in tromba premiando così gli sforzi dei suoi compagni; per Belletti un amaro secondo posto (parzialmente riscattato dal trofeo della Challenge GS Emilia, che premia l'atleta che ha ottenuto i migliori risultati nelle corse organizzate dal gruppo di Adriano Amici); Roberto Ferrari si deve accontentare del terzo posto (all'ultima occasione valida coglie un podio dopo tanto oscuro lavoro per gli altri sprinter del team in stagione), quindi l'ordine d'arrivo elenca a seguire Simone Ponzi, Leonardo Duque, Eduard Prades, Matteo Montaguti, Oscar Gatto, Pierpaolo De Negri e Maurits Lammertink.

Dopodiché, premiazione, mortadelle, saluti e baci: ciclismo italiano su strada, l'arrivederci è per il prossimo 7 febbraio, GP Costa degli Etruschi, organizzato ancora dal GS Emilia: come dire, si ripartirà da dove abbiamo lasciato oggi.

Marco Grassi

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