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Bpost Bank Trofee Ronse 2015: Esordi vincenti, è il turno del Bpost - Van Aert mette in fila (a fatica) Pauwels, Van Der Haar e Nys a Ronse | Cicloweb

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Bpost Bank Trofee Ronse 2015: Esordi vincenti, è il turno del Bpost - Van Aert mette in fila (a fatica) Pauwels, Van Der Haar e Nys a Ronse

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Van Aert incitato dai tifosi. Sullo sfondo, Sven Nys © Belga

Continua senza posa il dominio di Wout Van Aert sul mondo del ciclocross: per il talento di Herentals arriva il quinto successo consecutivo dall'inizio della stagione, stavolta nell'esordio del Bpost Bank Trofee, il challenge che lo ha rivelato e visto vincere la classifica finale l'anno scorso. Un successo per sua stessa dichiarazione molto più sudato dei precedenti, e proprio per questo significativo dello strapotere di Van Aert: nonostante l'apparente fatica, con un ultimo giro da capogiro ha fatto saltare, ad uno ad uno, 3 dei principali protagonisti della disciplina, ossia Kevin Pauwels, Sven Nys e Lars Van Der Haar, i più titolati atleti in attività.

 

I saliscendi di Ronse, ottovolante vallone
Di tutt'altra pasta il percorso odierno, rispetto alla battuta iniziale del Superprestige a Gieten: situato esattamente al confine tra Fiandre e Vallonia, il percorso di Ronse/Renaix, intitolato a Mario De Clercq, risente della geografia ibrida della zona, con continui saliscendi resi ancor più difficoltosi da una infame contropendenza a metà percorso. Nonostante il bel tempo, insomma, si deve scendere dalla bici almeno 2 volte a passaggio, per un totale di 9 giri: è un percorso che ispira molto Sven Nys, il quale non a caso qui ha ottenuto la sua ultima vittoria di prestigio, esattamente un anno fa. 

 

Partenza a razzo di Van Der Haar
Viste le difficoltà del percorso i big cominciano la corsa con un certo piglio, in particolare uno: Lars Van Der Haar, colui che è apparso più vicino a Van Aert nelle ultime gare. Il professionista della Giant-Alpecin parte davanti, si piazza in testa alla fine del primo giro e comincia a tirare il collo ai rivali, allungando. Dietro Nys, partito male, fatica a recuperare la frattura intorno alla settima posizione, più avanti Van Aert intuisce che l'attacco è serio e si riporta su Van Der Haar alla fine del secondo giro assieme a Pauwels. 

 

Nys ricuce, poi tutto da rifare 
Coi tre big davanti Sven Nys ha l'onere di dover ricucire, e lo fa con un'azione perentoria, palesando tutta la sua classe: il solo Michael Vanthourenhout prova a stargli dietro, salvo poi cadere nella contropendenza nel tentativo di tenere il ritmo di Nys. Nonostante ciò, anche Vanthourenhout alla fine del terzo giro riesce a rientrare sugli uomini di testa, oltre al Cannibale di Baal: un rientro propiziato da un rallentamento generale, che persiste nel quarto giro, che favorisce il recupero di tanti altri atleti: a quasi metà gara è tutto da rifare. Il primo di questi è Gianni Vermeersch, che sul rettilineo approfitta della maggioranza numerica dei Sunweb per attaccare.

 

Sven pesta duro, si forma il quartetto
La tregua non dura a lungo: Nys va a caccia di Vermeersch, e complice una caduta di Julien Taramarcaz, crea il buco. Van Der Haar, ancora pimpante, gli è subito dietro, mentre Van Aert e Pauwels devono faticare per rientrare: alla fine del quinto giro va a formarsi il quartetto che andrà a giocarsi la sfida. Non ce la fa invece Vermeersch, che non è ancora pronto per tenere il passo di questi big, e pian piano verrà ripreso dagli uomini dietro, i quali da ora in poi correranno solo per il quinto posto. Nei due giri successivi, è Van Der Haar a tentare di rilanciare l'azione e mettere in difficoltà gli avversari; Pauwels lo segue, Nys lo lascia fare, mentre Van Aert sembra quello più in difficoltà tra tutti, lasciando spesso pericolosi buchi. 

 

Van Aert, un ultimo giro da applausi
Nel penultimo giro la situazione si cristallizza, permettendo a Van Aert di rifiatare. Si rivelerà un errore tattico, visto che il capitano della Vastgoedservice ha già in mente un ultimo giro da cardiopalma. Si piazza in testa dal rettilineo, piazza una frustata ad ogni curva, e dopo metà giro riesce a staccare di ruota Nys e Van Der Haar, i quali sembrano anche pagare le fatiche dei giri precedenti. Diverso invece il discorso per Kevin Pauwels, il quale evidentemente è riuscito a gestirsi meglio: sembra in grado di giocarsi allo sprint la vittoria, ma Van Aert riesce a staccarlo in un tratto in terra battuta in leggera salita, segno di una gamba mostruosa. Nulla osta ormai per il quinto successo stagionale: Pauwels è a 4", Van Der Haar a 8", Nys a 11". Molto più lontani gli altri, con Jens Adams che precede tutti per il quinto posto a 53". 

 

Si torna in Coppa del Mondo con il Cauberg
Ai fini del Bpost Trofee, il successo odierno di Van Aert dice poco, visto che si corre sui tempi come in una corsa a tappe: sarà più importante non perdersi le prossime prove. Distacchi più marcati tra le donne, con la ceca Pavla Havlikova che rifila 15" a Jolien Verschueren, 34" a Nikki Harris e soprattutto 1'17" a Sanne Cant. Il Bpost adesso va in pausa fino al 1 novembre (Koppenbergcross), mentre la prossima settimana gusteremo una sfida internazionale con la seconda prova di Coppa del Mondo a Valkenburg: una prova ancor più dura di quella odierna sul piano altimetrico, che potrebbe segnare la prima sconfitta stagionale di Van Aert.

Nicola Stufano

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