Abu Dhabi Tour 2015: Wout, caduta da Poels. Chaves ringrazia e vince - L'olandese ko all'ultima curva. Aru chiude secondo, Ulissi buon quarto
- Abu Dhabi Tour 2015
- Astana Pro Team 2015
- Orica - GreenEDGE 2015
- Team Sky 2015
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- Alessandro Bazzana
- Alexey Lutsenko
- Andrew Fenn
- Brendan Canty
- Carlos Verona Quintanilla
- Diego Ulissi
- Dominik Nerz
- Elia Viviani
- Fabio Aru
- Francisco Mancebo Pérez
- Gianluca Brambilla
- Giovanni Visconti
- Janez Brajkovic
- Javier Moreno Bazán
- Johan Esteban Chaves Rubio
- Leopold Konig
- Paolo Tiralongo
- Patrick Konrad
- Philippe Gilbert
- Philippe Gilbert
- Rafâa Chtioui
- Valerio Agnoli
- Vasili Kiryienka
- Vincenzo Nibali
- Wouter Poels
- Uomini
Cadere all'ultima curva mentre stai andando a conquistare la vittoria. Si può, come ha dimostrato Daniel Martin alla Liegi 2014. A cui, da oggi, verrà associato anche Wouter Poels: l'olandese del Team Sky ha condiviso con il compagno di agenzia (entrambi sono gestiti dal colosso di procuratori olandese SEG International) irlandese la fine ingloriosa, entrambi per colpe proprie. Già nelle categorie giovanili viene insegnato che pedalare in curva favorisce la caduta, eppure... A gioire è Esteban Chaves, che va a vincere al termine di una dura salita finale condotta a lungo in testa.
Bazzana e Chtioui, tre fughe su tre
Neppure il tempo di fare le prime pedalate sotto il consueto sole cocente che, al km 0, scattano subito Alessandro Bazzana (UnitedHealthcare) e Rafâa Chtioui (SkyDive Dubai). L'italiano e il tunisino prendono subito vantaggio ma il gruppo li mantiene a tiro: per la prima ora di corsa, in cui sono stati percorsi 43.5 km, la coppia di testa non va oltre al minuto e mezzo di vantaggio
Sia per Bazzana che per Chtioui quella odierna è stata la terza tappa di fila condotta all'attacco: per entrambi un meritato encomio per quanto mostrato, con il lombardo che è ancora alla ricerca di un contratto per la prossima stagione. Dopo tre annate passate nella squadra statunitense il trentunenne di Alzano Lombardo non è stato confermato in rosa, complice anche la riduzione degli obiettivi per la squadra del North Carolina.
Nulla da segnalare nel corso della seconda ora di corsa se non che lo sprint intermedio di posto davanti allo stadio Hazza Bin Zayed viene vinto da Bazzana, già leader della speciale classifica e che, salvo inconvenienti nella tappa di domani, indosserà sul podio finale di domani. In prossimità del cartello dei meno 50 km la fuga raggiunge il vantaggio massimo di giornata in 2'40".
Fuga ripresa, l'Astana fa il ritmo
Ad incaricarsi del lavoro in testa al plotone è il Team Sky che mette Andrew Fenn e soprattutto Vasil Kiryienka a fare il ritmo: ai meno 20 km dal traguardo il vantaggio dei due attaccanti è di 1'50". Al secondo traguardo volante di Green Mubazzarah transita per primo Chtioui mentre nel gruppo, che transita a 1'25", si muove il leader della generale Elia Viviani in chiave classifica a punti.
Alle pendici dell'ascesa Chtioui lascia la compagnia di Bazzana, comunque gran protagonista della corsa mediorientale. Ai meno 10 km dall'arrivo il margine dell'unico attaccante è di 40" mentre nel gruppo iniziano a staccarsi tutti i velocisti, ivi compreso il leader Elia Viviani. Il ritmo viene dettato dall'Astana con Valerio Agnoli e Alexey Lutsenko ad aumentare l'andatura. Chtioui viene ripreso ai meno 8.7 km quando nel gruppo non rimangono che una quarantina di atleti. Mano a mano la classica selezione da dietro miete vittime, fra cui Philippe Gilbert e l'esperto Francisco Mancebo.
Ai meno 7 km inizia il proprio lavoro Paolo Tiralongo e il gruppo si assottiglia fino ad una quindicina di unità: con il siciliano e i due capitani dell'Astana Fabio Aru e Vincenzo Nibali, in testa alla corsa si trovano Patrick Konrad e Dominik Nerz (Bora-Argon 18), Brendan Canty (Drapac), Gianluca Brambilla e Carlos Verona (Etixx-Quick Step), Diego Ulissi (Lampre-Merida), Alejandro Valverde, Javier Moreno e Giovanni Visconti (Movistar), Esteban Chaves (Orica GreenEDGE), Leopold König e Wouter Poels (Team Sky) e Janez Brajkovic (UnitedHealthcare).
Iniziano gli scatti: parte Nibali, ma Chaves fa il vuoto
Dopo un innocuo allungo di Valverde, ai meno 5.6 km dall'arrivo attacca Nibali: alla ruota del siciliano si porta quasi immediatamente Gianluca Brambilla, che si conferma sempre pimpante in questo periodo di stagione. A loro si accodano prima Wouter Poels e poi Esteban Chaves: neanche il tempo di un battito di ciglia che lo scalatore colombiano parte in contrattacco, con Nibali unico ad incollarsi alla sua ruota. Dietro, intanto, Fabio Aru si riporta su Brambilla e Poels, mettendosi in ultima ruota sfruttando la presenza di Nibali davanti.
Presenza del messinese che dura poco: ai 4.7 km dall'arrivo Chaves lascia letteralmente sul posto Nibali, incapace di resistere al ritmo forsennato del capitano dell'Orica GreenEDGE. Il recente vincitore de Il Lombardia viene ripreso dal terzetto Aru, Brambilla e Poels dal quale si muove l'altro leader dell'Astana. Poels risponde bene, riuscendo a stare con il sardo. Non altrettanto si può dire per Brambilla e Nibali, costretti ad alzare bandiera bianca. Su di loro si riportano, quando mancano 3.5 km, sia Brajkovic che Ulissi, protagonisti un po' a sorpresa della tappa odierna.
Poels accellera e va per la vittoria, fino a che...
Ai meno 2.7 km parte Poels che riesce a distanziare Aru: in questo momento il distacco dall'olandese da Chaves, che continua a macinare spedito, è di 25". Dopo 500 metri il ritardo si è già ridotto a 17", con il colombiano che inizia a voltarsi indietro per controllare l'azione del rivale. Nel frattempo Brambilla e Nibali, distanziati da Brajkovic e Ulissi, vengono ripresi dalla coppia formata da Leopold König e Alejandro Valverde.
L'alfiere del Team Sky continua con un passo incessante, mentre davanti Chaves inizia a faticare: all'arco dell'ultimo km solo 9" dividono i due. Fabio Aru continua a rimanere a bagnomaria, con 18" di ritardo dal colombiano. Il forcing che Poels mette in atto nell'ultimo, vero tratto in salita fa si che l'olandese riesca, all'altezza dei meno 700 metri dal termine, a riprendere Chaves.
Il ritmo dei due si abbassa e, per un attimo, pare che possa approfittarne un Aru segnalato in rimonta. Chaves non è dello stesso avviso e decide di iniziare ad aumentare l'andatura nel falsopiano che porta sin sull'arrivo. Scongiurato il rientro del sardo, il colombiano deve però fare i conti con Poels che, sornione, lo attacca in maniera decisa. Chaves risponde bene ma, all'imbocco dell'ultima curva posta ai 200 metri dall'arrivo, l'olandese ha un paio di biciclette di margine.
Qui succede il patatrac: Poels prende la svolta a destra in maniera decisa e sceglie di pedalare. Il risultato vede il ventottenne di Bitterswijck finire gambe all'aria e Chaves, riuscito a passare indenne, che taglia il traguardo facendosi il segno della croce. Terza vittoria stagionale per il forte colombiano, reduce da una stagione finalmente libera da quegli inconvenienti che lo hanno troppo spesso rallentato.
In seconda posizione con un distacco di 12" termina Aru, mentre Poels riesce comunque a conservare il terzo gradino del podio pur arrivando a piedi, 21" dietro al vincitore. A 31" giunge la coppia formata da Ulissi e Brajkovic mentre a 1'19" concludono Brambilla, Valverde, König e Nibali. Decima posizione per Visconti, staccato di 1'30", arrivato assieme ai giovani Verona e Konrad.
In classifica generale vittoria ipotecata per Chaves: con 16" di margine su Aru e 27" su Poels, la strada per il successo per il sempre sorridente Chavito pare senza ostacoli. Domani passerella conclusiva lungo l'autodromo di Yas Marina per un totale di 110 km in cui i velocisti potranno darsi battaglia per l'ultima volta in stagione, prima di andare a godersi un meritato riposo.