Mondiali 2015: This is a Mads (Wurtz Schmidt) World - Danese predestinato, sul podio i due tedeschi. Delusione azzurra
Tra i vari Under 23 sotto la lente d'ingrandimento negli ultimi tempi, il nome di Mads Wurtz Schmidt non è forse uno dei più gettonati, ma a cronometro è il suo ruolino di marcia a far parlare: in molti non lo ricorderanno, ma fu già campione del mondo juniores nel 2011, vincendo in casa, a Copenaghen, con 4" su James Oram. E arriva da una stagione notevole, nella quale è finito terzo ai campionati nazionali open, dopo aver ovviamente dominato quelli di categoria, e ha ottenuto anche il primo successo sui professionisti, vincendo nettamente la crono del Giro di Danimarca a Helsingør. Infine, per non farsi mancare niente, anche una tappa in linea al Tour de l'Avenir nella non facile frazione di Cluses: quello di Wurtz Schmidt è, stranamente, il primo successo danese nella categoria, sebbene non manchi da questo punto di vista il vivaio e i mezzi. La conclusione migliore di un'annata eccezionale per il ciclismo danese giovanile, che potrebbe raggiungere un punto ancora più alto sabato nell'adattissima prova in linea.
Vecchia scuola tedesca, più che semplici passisti
Ha ottimi motivi di esultare anche la Germania, che nonostante un vivaio ancora abbastanza limitato riesce a portar su sempre talenti notevoli sul passato, anche se nel caso di Maximilian Schachmann e Lennard Kämna non parliamo di semplici passisti: entrambi infatti hanno fatto una gran bella figura al Giro della Valle d'Aosta, il primo chiudendo 13esimo, il secondo 11esimo con tanto di vittoria di tappa e maglia di miglior giovane, visto che stiamo parlando di un classe '96. Ed è infatti Kämna il miglior candidato all'eredità di Ullrich, ancora non raccolta: fisico longilineo, il giovane della Stölting è stato campione del mondo juniores nel 2014, e nulla osta che l'anno prossimo possa surclassare Schmidt, che al momento non è sotto le mani World Tour e quindi potrebbe anche trovarsi a difendere il titolo in Qatar. La prova di Schachmann è stata l'unica vicina ai tempi di Schmidt con costanza, arrivando a perdere solo 12"20 sul traguardo; più lontano Kämna, che ha comunque saputo ben gestire le difficoltà di un inizio bagnato ed ha poi chiuso in progressione concludendo con 21"02.
Gli altri nei 10 tutti in pochi secondi
Avesse girato a vuoto uno dei primi 3, avremmo assistito a una drammatica lotta per il podio, visto che tra il quarto ed il decimo ci sono solo 7". Gran prova sorniona dello specialista norvegese Truls Engen Korsaeth, il quale ha pregustato fino all'ultimo l'ebrezza del podio, con 36"10 di distacco, finchè non è giunto Kämna a interrompere i sogni di medaglia. Precede solo di 15 centesimi il britannico Owain Doull, pupillo del team Wiggins e cliente particolarmente temibile per la prova in linea, visto il recente terzo posto al Tour of Britain. Dopo il neozelandese James Oram a 37" troviamo il primo non-continental, l'Australiano Miles Scotson a 40". Per l'Australia è la prima volta fuori dal podio dal 2007: in mezzo ci son stati 4 ori, 2 argenti e 3 bronzi, un dominio impressionante. Ma non è una sorpresa, semplicemente si tratta di un'annata senza talenti di spicco. Seguono a 41" lo svizzero Thery Schir, a 42" l'ucraino Marlen Zmorka, ormai bandiera della Palazzago e quest'anno argento europeo, e a 43" l'americano Daniel Eaton.
Delusione azzurra, ma Ganna può rifarsi
Da Davide Martinelli e Filippo Ganna, è superfluo dirlo, ci aspettavamo qualcosa di più di un 12esimo e di un 13esimo posto, con quasi un minuto di ritarod dal vincitore: speravamo almeno che fossero nei 10, magari in quel gruppetto di atleti sopra citati. Invece deludono, finendo dietro a un'altra delusione, l'argento di Ponferrada Ryan Mullen, 11esimo a un centesimo dai 50" netti: Martinelli è partito piano per poi limitare i danni nel finale, mentre per Ganna c'è stato un settimo posto al primo intertempo che ha fatto ben sperare, salvo poi crollare sulla distanza. Poco da recriminare nei confronti della pioggia (che su un percorso così poco tecnico avrà inciso massimo di 5" ) e bicchiere mezzo vuoto, ma si tratta comunque della migliore prestazione di Martinelli ai mondiali, dei quali è un giovane decano (probabilmente l'unico atleta a partecipare a tutte e 4 le ultime edizioni, da Under), mentre per Ganna c'è la possibilità di riscattarsi senza fretta l'anno prossimo, visto che la Lampre dovrebbe cominciare a usufruire dei suoi servigi solo dal 2017.
