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Memorial Marco Pantani 2015: Ulissi segna un tiro da tre tinto d'azzurro - Diego vince a Cesenatico dopo una lunga fuga con Visconti e Nibali

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Arrivo in parata per Diego Ulissi, Giovanni Visconti e Vincenzo Nibali al 12° Memorial Marco Pantani © Bettiniphoto

Ci sono anch'io. No, non anch'io: io. Dove l'io è Diego Ulissi, grandi sogni in vista degli imminenti Mondiali di Richmond. Ed una volta tanto, per sognare non bisogna dormire: cosa che oggi, al Memorial Marco Pantani, il cecinese della Lampre-Merida - ma in tenuta azzurra - non ha fatto. È andato via insieme a Vincenzo Nibali e Giovanni Visconti sull'ultima delle tre ascese a Montevecchio. La differenza in salita, proprio come faceva il Pirata.

Nel tragitto verso Cesenatico il terzetto ha aumentato il vantaggio prima, poi gestito fino alla volata finale. Che è stata, di fatto, una parata: Diego Ulissi è stato incoronato, a Richmond sarà lui a dover ripetere quanto fatto in Romagna. Podio tutto italiano sia alla Agostoni (Rebellin-Nibali-Bonifazio) che alla Bernocchi (Nibali-Finetto-Trentin), il Memorial Pantani non ha seguito un canovaccio diverso dalle altre due competizioni: azzurri in maglia della nazionale a fare prima la differenza, poi ad inchinarsi davanti alla platea, sul traguardo.

Tutti e tre gli azzurri avrebbero meritato di vincere: Nibali perché ha una gamba che gli scappa; Visconti perché del terzetto rappresenta l'unico ancora a secco nel 2015 e l'unico che a Richmond non andrà; Ulissi, infine, per una sorta di investitura proprio in ottica iridata. Il Mondiale, però, in momenti familiari difficili, passa in secondo, terzo piano. La famiglia Ulissi ha attraversato una turbolenza la scorsa settimana (la moglie di Diego, Arianna, ha perduto la bambina che portava in grembo), la vittoria di oggi farà molto per tutti. Giorni difficili in un anno difficile, la vittoria e l'azzurro, con la prospettiva iridata per lenire le ferite, più o meno recenti.

 

Quattro uomini in fuga dopo 40 km, la Nazionale chiude e rilancia
La dodicesima edizione del Memorial Marco Pantani-GP Sidermec metteva sul piatto 199.5 km: il via da Riccione e l'arrivo a Cesenatico, con la salita di Montevecchio da affrontare tre volte. Il campione uscente, Sonny Colbrelli, ha la febbre e non prende il via; 192 i partenti, fuga che prende il largo dopo 37 km. I battistrada sono quattro: Johann Van Zyl (MTN Qhubeka), Gianfranco Zilioli (Androni-Sidermec), Nico Brüngger (Roth-Skoda) e Michele Gazzara (MG KVis-Vega).

Prendono un vantaggio che arriva a toccare i 3'20" sul gruppo principale, forte di non più di settanta uomini, ed al primo passaggio da Montevecchio è Brüngger il primo a scollinare. La Nazionale di Cassani spinge forte per chiudere e così il vantaggio del quartetto si riduce, si dimezza; Santaromita prima e Visconti in seguito fanno un lavoro eccezionale ed al km 100 la situazione è di nuovo di gruppo compatto.

 

Visconti, Nibali e Ulissi sgranano il gruppo sull'ultimo Montevecchio
L'azione di Giovanni Visconti, però, non s'arresta, e così il Movistar porta via un gruppo di ventidue uomini. Sul terzo ed ultimo passaggio a Montevecchio l'andatura impressa dal palermitano trapiantato a San Baronto sgrana i ventidue di testa che divengono undici: si tratta di Vincenzo Nibali, Giovanni Visconti e Diego Ulissi (Italia), Enrico Barbin (Bardiani-CSF Inox), Stefan Schumacher (CCC Sprandi-Polkowice), Andrea Fedi e Francesco Gavazzi (Southeast), Marco Marcato ed Enrico Gasparotto (Wanty-Groupe Gobert), Miguel Ángel Rubiano (Colombia) e Sergey Shilov (Lokosphinx). Ancora il terzetto azzurro sulla salita, e stavolta se ne vanno.

Passano al Gpm con 50" sul primo gruppetto inseguitore, con Schumacher, Barbin, Bole, Rubiano, Fedi, Gavazzi, Konrad, Marcato, Tizza, Roglic, Bongiorno, Frapporti, Rebellin, Busato, Finetto, Pauwels, Konrad e Shilov, mentre il plotone è a 1'30". Nella discesa il vantaggio di Nibali, Visconti ed Ulissi sale, tanto che in fondo a Montevecchio gli azzurri hanno un minuto sulla coppia Finetto-Marcato, che tentava di riportarsi sotto; gli altri inseguitori sono in ritardo di 1'10", il gruppo a quasi due minuti.

 

Il terzetto porta a casa il Pantani: domani Prato, poi Richmond
C'è logicamente collaborazione in testa, dove si assiste ad una cronosquadre, e dietro, sebbene le forze siano maggiori, non si riesce a ricucire. I tre, anzi, dilatano ancor più il loro margine, arrivando ad avere 1'56" ai -30, sul primo plotoncino. Dietro si organizzano, mangiano alcuni secondi ai battistrada, che non sono gli ultimi arrivati e sanno come gestire la situazione. Il circuito finale di Cesenatico, 5 km da ripetere per quattro volte, favorisce chi insegue.

Il gruppetto è tirato da Gasparotto e Marcato, ma non riescono che ad arrivare ad un minuto dai primi quando ha inizio l'ultima tornata. Il gruppo rosicchia ancora mezzo minuto ai tre moschettieri azzurri, ma sul traguardo lo sprint è tutto per Diego Ulissi.

Diego, commosso, si sfoga, butta fuori tutto su un traguardo non scontato, in una corsa intitolata ad un campione. Il cecinese è esulta, manda un bacio al cielo, quasi applaudito da Giovanni Visconti, che ha ormai messo da parte gli screzi di anni fa sul traguardo di Tirano (il palermitano ostacolò Diego in volata, levando le mani dal manubrio e perdendo una vittoria facile facile), e da Vincenzo Nibali.

Il vincitore della Coppa Bernocchi, finalmente avvolto in una maglia tricolore che possa dirsi tale, chiude al terzo posto e continua l'ottimo cammino di avvicinamento verso Richmond, dove azioni come quelle degli ultimi giorni serviranno eccome. Alle spalle il gruppo chiude con 31" di ritardo, regolato da Kristian Sbaragli, che invece al Mondiale non andrà (era nella preselezione di Davide Cassani). L'empolese della MTN Qhubeka, che alla Vuelta ha portato a casa diversi piazzamenti ed una vittoria, precede lo sloveno Grega Bole, Andrea Pasqualon ed Enrico Barbin. Sergey Shilov è ottavo, con Miguel Ángel Rubiano ed Eduard Prades a completare la top ten.

Domani, contestualmente all'inizio della settimana iridata (si disputeranno le prove contro il tempo), c'è l'ultima corsa che farà da test per gli azzurri, il 70° GP Industria&Commercio di Prato. Con la casacca della Nazionale vedremo in azione Nibali, Ulissi, Bennati, Nizzolo (che prenderanno poi il volo per gli USA), oltre a Guarnieri, Bettiol, Santaromita e Visconti.

Francesco Sulas

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