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Giro della Toscana 2015: Malgorzata, al Toscana vincere è abituata - Jasinksa conquista per la seconda volta la premondiale. In luce anche Marta Bastianelli

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Malgorzata Jasinska vince a Capannori, conquistando il secondo Giro di Toscana © Ufficio stampa Giro di Toscana

Anche adesso che è ormai ridotto a soli tre giorni, il Giro della Toscana Internazionale Femminile si conferma una corsa mai banale e capace di offrire sempre diversi spunti di interesse a pochi giorni dai Campionati del Mondo: quest'anno la corsa dedicata alla memoria di Michela Fanini è arrivata alla sua 20esima edizione e ad iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro è stata la polacca Malgorzata Jasinska, 31enne portacolori della Alé-Cipollini che a questa corsa è molto legata e che qui riesce ad esprimersi come mai le riesce da altre parti.

Escludendo i vari Campionati Nazionali, in carriera la Jasinska ha vinto cinque corse internazionali ed il fatto curioso è che tutte sono arrivate proprio nella corsa organizzata da Brunello Fanini: una tappa e la classifica finale nel 2012, una tappa (con 2° posto in classifica) nel 2014 e di nuovo tappa più corsa quest'anno.

 

Van Vleuten a segno dopo l'infortunio
Per rivivere nel dettaglio questo Giro della Toscana torniamo indietro al prologo di venerdì sera a Campi Bisenzio, su un tracciato di 2200 metri che ormai è diventato un appuntamento classico di questa corsa visto che è presente ininterrottamente dal 2009. La vittoria non poteva che andare all'autentica specialista di queste prove a distanza ridotta: Annemiek Van Vleuten aveva già vinto qui nel 2012 e quest'anno s'era già imposta sia all'Emakumeen Bira che al Giro d'Italia.

L'olandese della Bigla ha vinto da favorita e ha vinto con un tempo di 2'54" che è secondo solo al 2'53" di Marianne Vos del 2013: la prestazione assume uno spessore enorme se si considera che appena cinque settimane prime Annemiek Van Vleuten era stata investita da una vettura in allenamento rimediando fratture ad una clavicola e ad alcune costole.

 

Prima vittoria per "Mamma Bastianelli"
Al recupero lampo della Van Vleuten ha fatto seguito nella prima tappa in linea l'emozionante vittoria di Marta Bastianelli, la prima da dedicare alla piccola Clarissa, nata nel maggio 2014. L'iridata di Stoccarda 2007 era tornata in gruppo a inizio stagione con la maglia dell'Aromitalia-Vaiano-Fondriest e dopo qualche mese di rodaggio per ritrovare il ritmo giusto, l'estate ha portato risultati e continuità alla 28enne atleta laziale: un 2° posto di tappa al Giro Rosa, un altro a Trophée d'Or e un altro ancora al Giro d'Olanda, una serie che è stata interrotta da questo bel successo sul traguardo di Piazza Michela Fanini a Segromigno in Piano.

Due passaggi sulla breve salita di Segromigno in Monte ha scremato un po' il gruppo di testa, ma non hanno impedito un arrivo in volata di una quarantina di atlete: Bastianelli è stata la migliore nella scelta di tempo per partire e negli ultimi metri ha trovato il varco giusto per andare a tagliare il traguardo a braccia alzate. Al secondo posto s'è piazzata la lituana Daiva Tuslaite, un'altra atleta che sta tornando ad alti livelli dopo una maternità, mentre a seguire si sono piazzate nell'ordine Maria Giulia Confalonieri, Lara Vieceli, Anna Trevisi e Valentina Scandolara con Annemiek Van Vleuten che ha difeso la propria maglia rosa nonostante in molte si siano avvicinate con gli abbuoni.

 

Ultima decisiva tappa sotto il diluvio
La corsa s'è quindi giocata nella seconda ed ultima tappa, anche questa ormai praticamente una classica con il circuito iniziale di Segromigno in Monte da ripetere quattro volte e negli ultimi chilometri prima di Capannori l'ascesa di Valgiano, molto impegnativa sia a salire che poi a scendere verso il traguardo. Proprio in corrispondenza dal via ufficiale s'è scatenato sulla corsa un vero e proprio nubifragio che ha decimato il plotone: nonostante le condizioni proibitive, le atlete sono scattate subito a gran velocità ed in testa alla corsa sono rimaste non più di 50 atlete.

Da questo gruppetto sono quindi uscite Anna Trevisi e la russa Natalia Boyarskaya con la prima che è andata a prendersi la maglia dei traguardi volanti, mentre la seconda cercava di mettersi in mostra nell'ultimo giorno buono per guadagnarsi la convocazione per il Mondiale di Richmond.

 

Jasinska scatenata in salita e in discesa
Alle spalle della coppia al comando, arrivata anche a 1'50" di vantaggio, s'era formato un drappello di sette contrattacanti con Malgorzata Jasinska e Uenia Fernandes (Alé), Lara Vieceli (Michela Fanini), Makhabbat Umutzhanova (Astana), Iris Slappendel (Bigla), Daiva Tuslaite (Inpa) e Anastasia Chulkova (Russia): il gruppo è riuscito a riprendere queste sette atlete prima della salita, ma nonostante ciò Jasinska ha avuto ancora la forza per rilanciare, staccare tutte e lanciarsi all'inseguimento di Boyarskaya che nel frattempo aveva staccato Trevisi.

Nella sua azione Jasinska s'è portata dietro la spagnola Ane Santesteban e le due hanno ripreso Boyarskaya poco prima dello scollinamento e come spesso in passato è accaduto a Valgiano è stata la discesa a fare la differenza: senza più pioggia ma con la strada comunque umida, Jasinska ha fatto la differenza mentre da dietro ha dato spettacolo Valentina Scandolara che ha recuperato fino al 2° posto davanti a Santesteban (grande corsa di tutta la Inpa) e ad un gruppetto di sette atlete con la maglia rosa Van Vleuten.

L'anno scorso la vittoria a Capannori portò Jasinska al secondo posto della generale dietro alla compagna di squadra Shelly Olds, stavolta l'atleta della Alé Cipollini ha conquistato anche il trionfo finale: buon risultato per Valentina Scandolara, seconda a 23", che si conferma in ottime condizioni di forma e al Mondiale di Richmond potrà giocare un ruolo importante nella selezione azzurra. Il podio è stato completato da Annemiek Van Vleuten, terza a 33", ma molto convincente è stato anche il quinto posto di Maria Giulia Confalonieri, atleta di 22 anni che sta crescendo molto: forse non basterà per andare a Richmond quest'anno, ma è comunque una ragazza da seguire con grande attenzione.

Sebastiano Cipriani

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