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Dilettanti 2015: Stelle cadenti? No, brillano astri nascenti - Donato e non solo: Selle Italia protagonista. Mattia De Marchi si sblocca con un doppio successo

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Donato festeggia con aria sognante un inatteso successo a Capodarco © Team Brilla

Questa settimana dedichiamo l'articolo a due squadre 'minori', ma ormai storiche e da sempre impegnate nella crescita di nuovi talenti. Stiamo parlando del Team Brilla Bike, altresì noto col nome di Selle Italia - Cieffe - Ursus, che in questa settimana ha conseguito due successi tra cui il prestigioso GP Capodarco, e del Cycling Team Friuli, con protagonista Mattia de Marchi: era la settimana di San Lorenzo, dunque delle stelle cadenti (non a caso a Gubbio si è corso il Circuito delle Stelle), ma si sono rivelati alcuni astri nascenti. 

 

Il riscatto di Riccardo Donato a Capodarco
Correva l'anno 2011. I campionati italiani si svolgono in Sicilia e la prova juniores è ubicata a Giardini Naxos, in provincia di Messina. A sorpresa è un corridore del primo anno ad imporsi: il padovano Riccardo Donato della Work Service Brenta anticipa il gruppo assieme a Valerio Conti e porta a casa un tricolore piuttosto inatteso, vista anche la concorrenza (in top ten ci sono Consonni, Martinelli, Zurlo, Bonifazio...). Per lui quel successo sarà una maledizione: lo caricherà di aspettative che non verranno subito confermate. I primi due anni alla Trevigiani sono abbastanza incolori, sebbene continui a essere presente su pista, dove consegue diverse convocazioni in nazionale fino a vincere, a fine 2014, l'UIV Talent Cup a Zurigo in coppia con Matteo Alban. Il passaggio alla Selle Italia e la crescita di un ulteriore anno hanno portato qualche miglioramento, di certo pochi si sarebbero aspettati un successo da parte sua ieri in un'edizione anomala del Gp Capodarco, condizionata dal maltempo che ha provocato diverse cadute, fino a giungere all'interruzione momentanea della prova per consentire il soccorso medico e la conseguente riduzione del tracciato di un giro. La situazione non facile ha reso la corsa chiusa fino alle fasi finali, quando, all'inizio del penultimo giro, l'australiano Nicolas Schultz e Simone Velasco (Zalf) son passati all'attacco, presto raggiunti da Donato: mancano 34 km dall'arrivo. Dopo il penultimo passaggio sul muro di Capodarco cade Schultz, il più pimpante dei tre, abbandonando le velleità di successo. Il vantaggio di Donato e Velasco non è mai altissimo, ma la disorganizzazione alle loro spalle ha permesso loro di arrivare ai piedi del muro con quasi 40" su otto inseguitori. Comunque una sorpresa è la sconfitta di Velasco, già secondo la settimana scorsa a Poggiana, sebbene la stagione del bolognese risulti comunque rimarchevole. Il terzo posto a 18" lo consegue Filippo Fiorelli (Cp 85), che torna a farsi sentire dopo essere arrivato ai piedi del podio al Palio del Recioto: un atleta che emerge nelle occasioni importanti. Preceduto un ottimo Jacopo Billi: il piemontese della Delio Gallina si è fatto promotore dell'inseguimento. 5° posto per il russo Evgeny Koberniak, secondo anno della GFDD Altopack, poi seguono Matteo Natali (Mastromarco), un altro russo, Ildar Arslanov, il francese Loick Lebouvier del VC Axois, l'ucraino Mark Padun, ultima scoperta della Palazzago, e Andrea Vendrame, il vincitore del Belvedere.

 

Team Brilla, un vivaio sempre efferverscente

Magari non si vede spesso negli ordini d'arrivo, ma il Team Brilla si sta confermando un ottimo punto di crescita per diversi giovani talenti, nato in una provincia, quella di Treviso, già satura di ottimi vivai (Zalf e Trevigiani per esempio) nella quale è difficile emergere come terzo polo, e spesso è possibile solo puntando sugli outsider. Il team Brilla ha avuto il grande onore di accompagnare al professionismo Matteo Trentin, di sicuro il talento più cristallino passato dalle mani di Ivan Parolin e soci, ma quest'anno sta mettendo in mostra diversi ottimi ragazzi, presenti in un organico composto da soli under 23. Non solo Donato: il top player della squadra quest'anno è stato Leonardo Basso, asolano che alla Zalf in tre anni non è riuscito a trovare spazio e che quest'anno si è rilanciato alla grande, prima trovando il primo successo stagionale del team al Trofeo Gs Gavardo, poi ottenendo uno stage con la Trek, dal quale è uscito dimostrando già una certa maturità al Tour dello Utah, conseguendo anche un sesto posto nella tappa di Salt Lake City: chissà che per lui non si concretizzi addirittura il passaggio. Poi, in questo weekend, si è 'ritrovato' anche Federico Sartor, altro corridore che da juniores aveva vinto molto, ma poi ha faticato nel passaggio coi dilettanti. Suo il Circuito dell'Assunta, prova per soli under 23 disputata a Ceneda di Vittorio Veneto e vinta allo sprint battendo uno dei talentini della Zalf, Gianmarco Begnoni. E non bisogna dimenticare Nicola Breda, scalatore al primo anno vincente nella Schio-Ossario del Pasubio, ed il vittoriese Nicola Da Dalt, tra gli osservati speciali di Cassani e spesso piazzato nelle ultime gare agostane: il prossimo a conseguire un successo potrebbe essere lui.

 

Mattia de Marchi, un "cugino di" in cerca del proprio ruolo

Protagonista della settimana appena trascorsa è stato Mattia de Marchi, élite del Team Friuli che questa settimana ha scoperto il successo dopo 5 stagioni di duro lavoro e, non pago, ha voluto prenderselo due volte: al Circuito delle Stelle di Gubbio e al Trofeo Città di Conegliano di Scomigo. Due gare abbastanza diverse, la prima una classica notturna in circuito cittadino, la seconda una gara più tradizionale con finale in salita. Entrambe le prove comunque abbastanza veloci e performanti per un corridore in forma, come si è rivelato lui, che a Gubbio ha vinto giocando d'attacco, e battendo Michael Delle Foglie (Fracor) e Giuseppe Brovelli (Gragnano) allo sprint, mentre a Scomigo si è atteggiato da dominatore, facendo forcing fino alla linea d'arrivo e piegando la resistenza di Christian Raileanu, il campione moldavo della Bibanese, e di Nicolò Rocchi, reduce dal succceso in solitaria mercoledì al Memorial Mantovani di Castel d'Ario. Mattia è cugino del più famoso Alessandro, che sta lentamente tornando alle gare dopo una prima parte di stagione ai box, e chissà che dopo questi due successi non si aprano per lui le porte per raggiungerlo tra i pofessionisti. Un ottimo risultato per il Cycling Team Friuli, che ha cominciato la sua stagione malissimo, con la tragedia di Andrea Carolo, e si sta lentamente riscattando, tra la vittoria carica di significato di Giacobazzi al Memorial Gianni Biz e la grande prestazione di Matteo Fabbro la settimana scorsa a Poggiana. 

 

In Italia Colli Rovescalesi, all'estero Tour de l'Avenir

La settimana che viene sarà meno ricca di gare, concentrate tutte domenica prossima, con l'eccezione del Circuito Guazzorese domani in provincia di Alessandria. Gara di rillievo nazionale sarà il Gp Colli Rovescalesi, in provincia di Pavia: l'anno scorso vinse Mirko Trosino. I migliori 6 azzurri saranno presenti al Tour de l'Avenir, che parte sabato prossimo da Tonnerre: per l'Italia il compito di mantenere la vetta nella Coppa delle Nazioni, trofeo mai vinto dal nostro vivaio. 

Nicola Stufano

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