Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Dilettanti 2015: Nardelli a Poggiana inaugura l'agosto dei dilettanti - Tra grandi classiche e Memorial, vittorie sorteggiate e nazionale in leasing

Versione stampabile

Nardelli arriva in solitaria a Poggiana © Foto Scanferla

Siamo entrati in agosto: sebbene le gare non siano più tante come un tempo, si corre quasi ogni giorno. E quindi questa settimana ci ha regalato spunti di ogni tipo, che vi proporremo sfusi in questo articolo, dando risalto ovviamente ai risultati delle gare più importanti.

 

Nardelli e il coronamento di una grande annata
Stefano Nardelli, trentino classe '93, è stato una delle rivelazioni di quest'annata. A dire la verità, il giovane scalatore era già riuscito a distinguersi abbastanza nei 3 anni alla Gavardo, vincendo due cronoscalate del Monte Prat e battagliando coi migliori su tanti arrivi in salita. Ma quest'anno, complice il passaggio a un team più competitivo e la maturità acquisita, ha saputo fare di più, arrivando vicino al successo in una edizione del Trofeo Città di San Vendemiano corsa con grande generosità. Dopo un Giro della Valle d'Aosta condotto ad alti livelli, arrivando sesto e spalleggiando bene Petilli, è arrivato il riscatto (ed il primo successo in linea, tra i dilettanti), sempre nel trevigiano: l'internazionale Gp Sportivi di Poggiana, ammaestrata con sagacia tattica dagli uomini della Unieuro - Trevigiani. La prova si districava sui colli asolani, partendo ed arrivando per l'appunto a Poggiana, frazione di Riese Pio X. Una di quelle gare nelle quali è necessario fare selezione nelle fasi centrali della corsa, insomma. E così avviene, con le prime grandi mosse col passaggio ad Asolo centro, quando prende il largo una fuga di 18 uomini. Da questi, nel circuito centrale del Monfumo da ripetere 4 volte, prendono il largo un cliente pericoloso come Simone Velasco (Zalf) e il suo coetaneo Matteo Fabbro (Team Friuli), ancora poco in evidenza ma con fama di tenace attaccante. Il vantaggio della coppia giunge anche ai 3', ma da dietro si rifanno sotto. Sul passaggio del temibile Mostacin, a 40 km dal traguardo, allungano dal gruppo l'australiano Jack Haig (prossimo allo stage in Orica-GreenEDGE) e Nardelli. Haig fa il diavolo a quattro, ma finite tutte le salite è un quartetto che si forma coi due fuggitivi iniziali. Sembra saranno loro a giocarsi il successo, ma da dietro riescono a rientrare insperatamente altri 3: il vincitore del Nettarine Lorenzo Rota, Alessandro Fedeli (General Store) e Filippo Zaccanti (Colpack). Nardelli approfitta del vantaggio numerico e scocca la stoccata vincente subito dopo il ricongiungimento: tutti gli altri han consumato troppo per poter rispondere. Finisce così col trentino che alza le braccia in solitaria, con Velasco che sprinta per il secondo posto davanti all'eterno rivale Rota, ai piedi del podio finisce Fabbro (al primo risultato di rillievo nell categoria) davanti a un Haig ancora una volta generoso in salita quanto piantato nelle fasi finali; infine sesto Fedeli e settimo Zaccanti. Gli inseguitori sono regolati da un altro australiano, Miles Scotson, con al nono posto il campione asiatico under 23 Yuma Koishi (ex-Nippo), chiude la top ten l'onnipresente Gabburo.

 

Trosino, doppia affermazione alla rincorsa di un futuro

Sin da juniores Mirko Trosino era considerato un prospetto di un certo rillievo. Sebbene il pisano non abbia effettivamente tradito le attese, conquistando diversi successi anche nella categoria under 23 (tra i quali una tappa al Giro Bio nel 2012) non è mai emerso, giungendo così alla categoria élite senza essere riuscito a ritagliarsi uno spazio tra i professionisti (che di questi tempi per un élite è al limite del possibile). Ma lui non demorde e in Mastromarco sta cercando di farsi valere il più possibile. In questo weekend è riuscito a vincere 2 volte: prima a Labro, in provincia di Rieti, dove è riuscito a giungere in solitaria sul traguardo del Memorial Filippo Micheli, anticipando un altro talento in cerca di spazio, il suo compagno di squadra Alex Turrin, che ha soffiato il secondo posto ad Alberto Marengo (Delio Gallina); poi in Val Vibrata, a Garrufo, per il Memorial Morgan Capretta. Qui ha battuto in uno sprint a due agevolmente l’abruzzese Giulio Ciccone (Colpack), fortissimo in salita, ma non proprio un asso nelle volate, mentre il terzo gradino del podio se l’è guadagnato il giovane Nicola Da Dalt (Selle Italia). Un Trosino che si professa più libero e spensierato rispetto all’inizio della stagione, voglioso di ottenere altri risultati importanti.

 

In the loving Memorial…

I successi di Trosino ci portano ad una riflessione a margine: quante corse italiane sono dei 'Memorial' ? Stimando a spanne almeno una a settimana. Sembra una fesseria, in realtà è sintomatico di un movimento 'vecchio': un movimento che negli anni perde figure celebri e organizzatori, ai quali sembra giusto tributare una gara. Ok, è molto bello ricordare chi ha fatto grande, nel suo piccolo, il nostro ciclismo, e sono tutte persone che vanno rispettate e ringraziate, possibilmente in modo anche diverso: altrimenti questo ciclismo si contorcerà sempre più in una malinconica celebrazione del passato che fu, quando negli anni ’70 c’erano 10 gare in tutta Italia ogni domenica e le salite erano piene di gente...il nostro ciclismo ha anche bisogno di voltare pagina, con quelle poche, ma degne di nota, manifestazioni che saltano fuori dallo steccato della tradizione per poi tendergli una mano e trascinarlo con sé verso il futuro.

 

E a Briga è ancora Gazzara

L’avevamo lasciato vincente ad Atina, per il Trofeo Bastianelli, contro pochi avversari; non più di 3 giorni dopo Michele Gazzara fa vedere di che pasta è fatto domando il muro di Briga Novarese, che fa da finale al Trofeo Sportivi di Briga. Un risultato importante, viste le squadre al via, sebbene per una volta né Zalf né Colpack abbiano brillato (Moscon solo ottavo, Ravasi decimo). Viene preceduto un altro siciliano in forma, Pierpaolo Ficara (Futura Team), e due ragazzi promettenti come Jacopo Mosca (Viris) e Davide Gabburo (General Store): sempre presenti negli ordini d’arrivo che contano, ma quest’anno mai vincenti. Arriverà il loro turno, prima o poi?

 

Il pasticcio di Sommacampagna: ma un ex-aequo era proprio brutto?

C’è stato spazio anche per un paio di volate in questa settimana, entrambe che hanno lasciato il segno. Il fatto più interessante è accaduto al Gran Premio San Luigi di Caselle di Sommacampagna: complice un salto di catena di Maronese, viene fuori una volata anomala e sporca e sulla linea di traguardo sono addirittura in 4 ad arrivare appiati: Marco Gaggia, Marco Corrà (Mastromarco) e Riccardo Minali (Colpack). Sfortuna vuole che per una prova regionale come questa non sia obbligatorio avere un vero e proprio fotofinish con tutti i crismi (ma scatti fotografici e video all’arrivo), una testimonianza insufficiente per dirimere il dubbio. A questo punto, la giuria decide per una soluzione al quanto discutibile: sorteggio! Ebbene sì, un ex-aequo di 4 corridori non era proprio accettabile, evidentemente. Registriamo con non poca sorpresa che il regolamento federale prevede questa opzione, che inevitabilmente riporta alla mente gli Europei di Calcio 1968, quando la semifinale Italia-Urss venne decisa da una monetina. Se non altro, l’esito della sorte fa giustizia a Marco Corrà, regalando al portacolori della Mastromarco il primo successo da dilettante. A Gaggia viene assegnato il quarto posto: si rifà con una volata spettacolare al Circuito di Casalnoceto, una delle più belle di quest’annata, beffando Luca Pacioni (Viris) sulla linea d’arrivo, dopo averlo passato da uno spazio strettissimo sulla sinistra, praticamente tra le transenne. Chapeau all’esperto velocista di Ponte della Priula.

 

Nazionale in leasing: l’ennesima figuraccia (evitata) della federazione

Nel frattempo, la nazionale italiana fa buone cose anche a Tartu, portando a casa il bronzo con Martinelli. Ma chi ha seguito l’evento non può non aver notato qualcosa di strano, e cioè che 5 dei 7 convocati erano tutti appartenenti al team Colpack. Può starci, visto che la squadra bergamasca sul passo ha i migliori elementi in Italia, certo è in rottura con quanto visto nel passato recente e remoto. Ma la cosa puzza alquanto alla notizia che anche la nazionale al Tour de l’Avenir sarà composta da atleti Colpack, con le sole eccezioni di Moscon e Petilli: e così si viene a sapere che la compagine bergamasca sta supportando le trasferte azzurre, come già avvenuto nel recente passato (nel 2013 ad esempio fu la Mastromarco a seguire la stessa pratica al Giro delle Fiandre). Niente di scandaloso dunque, considerando anche che stiamo parlando di una squadra competitiva che ha ottimi elementi da fornire alla compagine azzurra, lo sono le motivazioni: tagli federali alle trasferte, arrivati nonostante la leadership nella Coppa delle Nazioni, che potremmo vincere per la prima volta nella nostra storia. Amadori e Cassani hanno avuto grande pazienza, e son riusciti a fare di necessità virtù, ma solo perché sono riusciti a captare la benevolenza di un team: è possibile che la federazione non sia mai capace di sostenere adeguatamente il nostro viviaio, specie quando vive un momento fiorente come questo? Possibile che debba ricorerrere a mezzucci per sopravvivere leciti per federazioni meno ricche di storia e/o denari, che guardacaso si appoggiano anche loro a risorse italiane ( l’Argentina, diretta spesso e volentieri da Rossato, o l’Ucraina, che condivide personale col team Palazzago)?

 

Ferragosto vuol dire Capodarco
Nel prossimo weekend ci sarà un unico evento centrale: il Gp Capodarco, una delle gare più ambite a livello dilettantistico. Non ci sarà il dominatore della passata edizione, Robert Power, potrebbe essere dunque Gianni Moscon a togliersi un’altra importante soddisfazione prima di passare professionista. La concorrenza è agguerrita: 11 team stranieri, 31 italiani. Appuntamento al 16 agosto.

Nicola Stufano

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano