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Sparkassen Giro WE 2015: Guarischi, una vittoria per sé. E per Chiara - Ieri a Londra, oggi Barbara si ripete a Bochum. Cecchini, Bastianelli e Trevisi in top 10

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Barbara Guarischi vince lo Sparkassen Giro © Cor Vos

Quando ti sblocchi, ti rinforzi. E quando ti rinforzi, non ti ferma più nessuno (o quasi). Questa, in sintesi, la parabola ascendente di Barbara Guarischi, velocista (ma non solo) lecchese in forza dalla stagione 2015 alla Velocio-SRAM. Fino allo scorso anno non aveva mai esultato tra le Élite: il primo colpo alla Route de France, l'11 agosto, quindi la replica al Trophée d'Or, il 24 agosto. Poi molta costanza nei piazzamenti, ma nessun'altra vittoria.

Arriva luglio, e con esso il Giro Rosa. Lì Barbara non ha mai alzato le braccia al cielo. Vola via la cronometro d'apertura e nella prima tappa - arrivo a Ljubljana - è proprio la bionda della Velocio ad imporsi su Lucinda Brand. La Campionessa olandese, che quel giorno prese la maglia rosa e nel Giro vincerà un paio di tappe, non deve amare particolarmente la Guarischi: a Ljubljana Barbara le negò la vittoria di tappa, lo stesso ha fatto oggi, resistendo al ritorno della Rabo Liv sul traguardo di Bochum. È il primo centro in Coppa per la Guarischi.

 

Prima del via un minuto di silenzio per Chiara Pierobon
Quando c'è la testa, ci sono anche le gambe ed è un miscuglio micidiale. Ma oggi per Barbara Guarischi non c'era solo il pensiero di ripetere il trionfo di ieri sera al Ride London, criterium che la ragazza della Velocio-SRAM s'è presa di forza. No, oggi c'era da vincere per Chiara. Chiara Pierobon, 22 anni, parte della grande famiglia Top Girls: doveva esserci anche lei allo Sparkassen Giro, per poi volare a Tartu, in Estonia, e correre gli Europei in maglia azzurra.

Chiara, però, non c'è più. Un malore durante il viaggio verso la Germania, il ricovero all'ospedale di Ingolstadt. Niente da fare, una vita che si spegne troppo presto. Il gruppo si raccoglie per un minuto, prima della partenza, ricordando Chiara. La vita, per quanto ingiusta, continua, la corsa prende il via.

 

Claudia Häusler-Lichtenberg la prima fuggitiva della corsa
Il circuito di Bochum, 15.5 km da ripetere otto volte per un totale di 124 km, è il teatro della settima prova di Coppa del Mondo. La corsa che dall'anno scorso è entrata a far parte della challenge UCI (vinse Marianne Vos), vede come prima attaccante la bavarese della Liv Plantur Claudia Häusler-Lichtenberg, che prende il largo nel secondo giro e guadagna appena 16" sul gruppo.

Ripresa la rana, al terzo giro parte un terzetto interessante: Kasia Niewiadoma (Rabo Liv), Valentina Scandolara (Orica-AIS) e Lisa Brennauer (Velocio-SRAM) fuoriescono, presto raggiunte da Chantal Blaak (Boels-Dolmans) ed Elisa Longo Borghini (Wiggle-Honda). Il gruppo non le lascia andare e così, appena riprese, vanno via in contropiede Carlee Taylor (Lotto-Soudal) e Kathrin Hammes (TIBCO), riassorbite appena prima del quinto passaggio del gruppo sul traguardo.

 

Armitstead, Longo Borghini e altre nove tentano l'anticipo
Al sesto giro è la leader di Coppa, nonché detentrice del trofeo, Lizzie Armitstead, ad attaccare. Il gruppo, sull'Henkenbergstrasse, esplode e con la britannica vanno via Katarzyna Pawlowska (Boels-Dolmans), Emma Johansson (Orica), Tiffany Cromwell ed Alena Amialiusik (Velocio-SRAM), Kasia Niewiadoma (Rabo Liv), Elisa Longo Borghini (Wiggle-Honda), Amy Pieters (Liv Plantur) ed Ilaria Sanguineti (BePink-LaClassica).

L'azione è di corto respiro ed al passaggio successivo il gruppo è nuovamente compatto. Ottava tornata, prova a rompere li schemi l'aussie della Rabo Liv Shara Gillow con la tedesca Hanka Kupfernagel. Attacchi sterili, come quello di Alice Maria Arzuffi (INPA-Bianchi-Giusfredi) e Kristabel Doebel-Hickok (TIBCO), con Maura Kinsella (Optum p/b Kelly Benefit Strategies) che si aggrega, ma la Velocio-SRAM tiene cucita la corsa.

 

La Velocio-SRAM lancia al meglio una Guarischi vittoriosa
La volata, come ieri a Londra, è preparata a puntino. Nel criterium con vista Buckingham Palace erano state Lisa Brennauer e Trixi Worrack a lanciare Barbara Guarischi. Quest'oggi la lecchese ha come pesci pilota Alena Amialiusik e Tiffany Cromwell. Lucinda Brand entra per prima all'ultima curva, con la belga Jolien D'Hoore a ruota, ed ecco che Tiffany Cromwell riporta su Barbara Guarischi. Alla portacolori della Velocio-SRAM non resta che portare a termine la volata, tenendosi dietro una testarda Lucinda Brand. Terzo posto per la norvegese Emilie Moberg, con la finlandese Lotta Lepistö ai piedi del podio e la nostra Elena Cecchini buona quinta. Sesta piazza per Christine Majerus, seguita da Marta Bastianelli, Jolien D'Hoore (la Campionessa belga ha deluso), Lizzie Williams ed Anna Trevisi.

 

Armitstead leader di Coppa, Longo Borghini a 39 punti
La capoclassifica della Coppa del Mondo è sempre Lizzie Armitstead, oggi solamente undicesima. La britannica di Otley, Leeds, guida con 335 punti davanti alla nostra Elisa Longo Borghini, a quota 296, mentre Anna Van der Breggen è ferma a 290 punti. Seguono Jolien D'Hoore a 255 punti ed Annemiek Van Vleuten a 226. Prossima fermata della Coppa sarà la Svezia, con l'Open de Suède Vårgårda, dove si correrà la cronosquadre il 21 agosto e la gara in linea il 23.

 

Italiane mai così bene nella Challenge UCI (ad oggi 3 vittorie)
Per l'Italia c'è da registrare la miglior prova in Coppa del Mondo, guardando alle vittorie: mai, da quando è stata istituita la challenge UCI, nel 1998, l'Inno di Mameli aveva risuonato più di due volte. Ci furono due vittorie, al massimo, nel 1999 (Roberta Bonanomi all'Hamilton City World Cup e Sara Felloni alla Primavera Rosa), nel 2005 (Noemi Cantele a Plouay e Giorgia Bronzini alla Rund um die Nürnberger Altstadt) e nel 2007 (Fabiana Luperini a Montréal e Noemi Cantele a Plouay).

Nel 2015 abbiamo gioito per Elisa Longo Borghini al Giro delle Fiandre, ci siamo esaltati per Giorgia Bronzini al Tour of Chongming Island ed oggi, per Barbara Guarischi, allo Sparkassen Giro. Una vittoria per rinforzare le certezze della lecchese, certo. Ma soprattutto una vittoria per Chiara.

Francesco Sulas

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