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Clásica San Sebastián 2015: Niente amichevoli nel ciclismo d'agosto - Si corrono la classica basca ed il Giro di Polonia, dove rientra Fabio Aru

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Una fase della Clásica San Sebastián 2014, vinta da Alejandro Valverde © Bettiniphoto

Il ciclismo è così: un climax ascendente che parte da gennaio, in lande sperdute, passa per la primavera, con le sue Classiche, arriva al Giro, prima gara a tappe stagionale, da tanti amata ed attesa, per culminare nel Tour de France. È, la Grande Boucle, l'apice della stagione: desiderata da ogni uomo da GT che si rispetti, seguita in ogni angolo del pianeta (seconda solo ad Olimpiadi e Mondiali di calcio). Non appena finisce il Tour, però, i riflettori sul ciclismo si affievoliscono e l'appassionato va in crisi d'astinenza.

 

A una settimana dal Tour la Clásica San Sebástian
È passata una sola settimana dal gra finale sugli Champs-Élysées, con il trionfo di Chris Froome, il podio sfumato di Nibali, la scherzosa mitragliata di Sagan proprio al centro della Ville Lumière. Per non perdere l'abitudine, domani si correrà nei Paesi Baschi: la Clásica Ciclista San Sebastián, prova del circuito World Tour, giunge alla sua 35esima edizione e dà il via a quel ciclismo agostano generalmente seguito con non troppo interesse: si tira il fiato, si guarda alla Vuelta che inizia a fine mese (dal 22 agosto al 13 settembre l'ultimo GT dell'anno) ed ai Mondiali, che quest'anno si tengono al di là dell'Atlantico, in quel di Richmond, USA.

San Sebastián, intanto, sarà la prova un po' per tutti, o almeno tanti. Chi è uscito con una buona gamba dal Tour vuole sfruttarla fino in fondo per racimolare qualche punto o puntare in alto. Viceversa, chi dalla Grande Boucle esce scottato, cerca nella prova dei Paesi Baschi una piccola rivincita, un lancio verso il finale di stagione. E poi ci sono quelli più freschi e meno rodati, che al Tour non erano presenti. Per loro la Clásica San Sebastián è la seconda partenza, magari in vista di Vuelta e Mondiali.

 

Valverde per la terza vittoria, Purito prova ad insidiarlo
Nella prima categoria, chi esce bene dal Tour e vuol monetizzare, c'è sicuramente Alejandro Valverde, al primo podio nel GT francese e già nel 2014 vincitore alla Clásica. Alejandro Valverde avrà una Movistar tutta per sé, ha corso un Tour molto buono (a modo suo, ma ha comunque chiuso terzo) e vuole bissare la vittoria basca dello scorso anno. Qui ha imposto la sua legge anche nel 2008, quando batté Alexandr Kolobnev e Davide Rebellin.

Chi è uscito benino dal Tour e punta in alto anche a San Sebastián è Roman Kreuziger. Sulla strada non ha mai primeggiato in questa corsa, arrivando secondo nel 2009 dietro a Carlos Barredo. Piazza d'onore che si sarebbe trasformata in vittoria, dopo che lo spagnolo nel 2012 fu fermato per violazioni del passaporto biologico. E Samuel Sánchez? Il Tour l'ha corso in maniera dignitosa, pur senza grandi luci. Punta ad una vittoria pesante per chiudere una carriera molto, molto buona. Uscito alla grande dal Tour Michele Scarponi, che ha appoggiato Vincenzo Nibali in tutto il sua Boucle di rimonte: il marchigiano dell'Astana però dovrà correre per Luis León Sánchez, che in Francia non ha corso ed ha già vinto la Clásica nel 2012.

 

Urán per bene, Dan Martin pericoloso. E Rui Costa s'è ripreso?
Tra chi cerca una rivalsa dopo un Tour de France così così, quando non bruttissimo, c'è sicuramente Purito Rodríguez. Il catalano della Katusha ha vinto due tappe in Francia, senza però correre mai per la classifica e perdendo nelle battute finali della corsa anche la maglia di miglior scalatore. Al Tour però era tutt'altro che fuori forma, può far davvero bene. Ed al Tour anche Daniel Martin, della Cannondale-Garmin, è andato benino, seppur sia tornato dalla Francia senza una tappa in tasca. Nelle classiche l'irlandese è micidiale, come pure Bauke Mollema, spesso con i migliori della Boucle, qui già secondo l'anno scorso.

Deve rifarsi per davvero Rui Costa, ritiratosi troppo presto, ma pure i gemelli Yates, Adam e Simon. Ci saranno anche i francesini Romain Bardet, Thibaut Pinot, Warren Barguil: i primi due hanno chiuso in crescendo, il terzo in calando, ma è forse il più adatto di tutti alla prova basca. E c'è pure un Rigoberto Urán che in Francia non ha fatto classifica, non ha corso mai per la vittoria parziale, insomma, non ha fatto nulla di che. Difficile si sia ripreso, ma hai visto mai...

 

Julian Alaphilippe tra chi si rivede. C'è anche Gilbert
RientraInteressante la fila di chi rientra alle corse dopo un periodo di stacco. Davanti a tutti c'è senza dubbio il giovane ma già solido Julian Alaphilippe. Non attacca il numero sulla schiena dal 28 giugno, al Campionato nazionale francese, ma se avrà la forma delle Ardenne (7° all'Amstel, 2° a Freccia e Liegi) o del California (2° per soli 3" dietro a Peter Sagan) può mettere in palmarès un trofeo prestigioso (anche se la Etixx ha pure Stybar e, perché no, Trentin, su cui puntare). Si rivedrà anche Simon Spilak, fresco di rinnovo con la Katusha, di cui è la seconda punta dopo Purito.

Philippe Gilbert nel mese di luglio ha vinto il Grand Prix Cerami ed una tappa al Tour de Wallonie ma il percorso della Clásica, con la salita di Bordako Tontorra giusto a ridosso del traguardo di San Sebastián, potrebbe respingerlo. Nella Lotto-Soudal potremo rivedere all'opera il classe '94 Tiesj Benoot, in una squadra che punterà forte su Jelle Vanendert e magari su Tim Wellens.

 

Da domenica il Tour de Pologne: riecco Fabio Aru
Non solo Paesi Baschi per il ciclismo d'agosto, visto che domenica inizierà il Tour de Pologne, altra prova dell'UCI World Tour, giunta alla sua 72esima edizione. È una corsa giovane, con percorsi discretamente intriganti spalmati in una settimana di gara: il via da Varsavia, la proclamazione del vincitore sabato prossimo dopo la crono conclusiva di Cracovia.

Nel 2014 vinse l'atleta di casa Rafal Majka, che quest'anno non ci sarà. Avremo però al via, tra gli altri, l'iridato Michal Kwiatkowski, i nostri Fabio Aru, Giacomo Nizzolo, Niccolò Bonifazio, Davide Rebellin, Sacha Modolo, Davide Formolo, Diego Ulissi e Moreno Moser (ma non solo loro).

Ci saranno anche l'iberico Ion Izagirre, secondo sia nell'edizione 2013 che 2014, Przemyslaw Niemiec, Marcel Kittel, alla ricerca di un perché in una stagione pessima e sfortunata, il talentuoso aussie Caleb Ewan, che torna a correre una gara World Tour dopo la fugace apparizione alla Volta a Catalunya.

 

Gaviria esordisce in Etixx (con Cavendish) alla RideLondon
Sempre domenica si correrà a Londra la RideLondon & Surrey Classic, corsa in linea nella capitale, che cresce anno dopo anno. Lì vedremo all'opera il nostro Elia Viviani, ma ci sarà anche l'esordio in maglia Etixx, seppur da stagista, del colombiano Fernando Gaviria, che sarà a fianco di Mark Cavendish. Il velocista dell'Isola di Man è stato vincitore della prova nel 2011, quand'era la corsa preolimpica di Londra 2012, e non dovrà fronteggiare André Greipel, che non sta troppo bene e dopo le quattro vittorie al Tour ha dato forfait per la gara londinese.

 

Utah ed ENECO, poi il via della Vuelta a España
Il ciclismo agostano proseguirà con il Tour of Utah (dal 3 al 9), la Vuelta a Burgos (4-8), la Post Danmark Rundt (4-8), gli Europei su strada a Tartu, in Estonia. E ancora l'ENECO Tour (10-16), l'Arctic Race of Norway (13-16), il Tour of Colorado (17-23), e la Vattenfall Cyclassics di Amburgo il 23. Un giorno prima, il 22 agosto, sarà iniziato da Port de Balès l'ultimo GT stagionale, la Vuelta a España. E da lì sarà una volata verso il Mondiale di Richmond e gli ultimi lampi della stagione 2015.

Francesco Sulas

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