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Tour de France 2015: Sagan vince ai punti, Quintana fa il supergiovane - Panoramica sulle altre maglie e classifiche. Polemiche per il combattivo Bardet

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Peter Sagan, premiato con la maglia verde, è il solito simpatico pagliaccio sul podio finale del Tour de France 2015 con Chris Froome in giallo e a pois e Nairo Quintana in bianco © Bettiniphoto

La 102esima edizione del Tour de France è andata in archivio con il successo di Christopher Froome: un solo devastante attacco in montagna ed una condotta di gara molto attenta nella prima settimana sono stati i fattori decisivi che hanno portato per la seconda volta in carriera il britannico del Team Sky sul gradino più alto del podio di Parigi. Ma la lotta per la maglia gialla non è l'unica ad animare Grande Boucle perché per una squadra o per un corridore riuscire ad essere premiato davanti alla folla dei Campi Elisi è comunque un traguardo da perseguire con tutti gli sforzi possibili.

 

La maglia verde di Peter Sagan
Uno che in questo Tour de France ha lasciato sulla strada tutte le energie che aveva in corpo è stato sicuramente Peter Sagan che per il quarto anno consecutivo ha portato a casa la maglia verde della classifica a punti: anche quest'anno, come nel 2014, non è riuscito a vincere una tappa ma ci ha provato in tutti i modi e con le sue azioni ha regalato un grandissimo spettacolo a tutti i tifosi. Lo slovacco della Tinkoff-Saxo era il favorito ma l'ennesima conferma non era così scontata vista anche la presenza in squadra di un capitano importante come Alberto Contador, oltre a qualche modifica nei punteggi voluta da ASO per tentare di aiutare un po' di più i velocisti puri.

Con la vittoria di Zelande, il tedesco André Greipel è stato il primo leader della classifica a punti: il tedescone della Lotto Soudal poi ha vinto anche ad Amiens, ha fatto secondo a Fougères e ha lottato su ogni traguardo volante candidandosi così a primo sfidante di Peter Sagan che però continuava a rispondere con la sua infinita serie di piazzamenti. Al termine della prima settimana Sagan si è vestito per la prima volta di verde a Mûr-de-Bretagne, André Greipel ha risposto verso La Pierre Saint-Martin riprendendosi la maglia per un giorno grazie al traguardo volante, ma dopo non c'è più stato nulla da fare: quattro fughe di Peter in quattro tappe di fila, sprint, attacchi e piazzamenti in frazioni impegnative hanno fatto la differenza.

Alla fine a Greipel non sono bastati altri due successi a Valence e Parigi: il distacco in classifica è stato di 66 punti, 432 a 366 con Sagan che era matematicamente al sicuro già prima della passerella sui Campi Elisi. Terzo posto con 298 punti per John Degenkolb che ha cercato di lottare su tutti i traguardi senza però riuscire mai ad incidere veramente.

 

La maglia a pois di Chris Froome
Nella prestigiosa classifica dei Gran Premi della Montagna il successore di Rafal Majka è stato niente meno che Chris Froome che ha totalizzato 119 punti contro i 108 di Nairo Quintana ed i 90 di Romain Bardet: per l'anglo-kenyano del Team Sky una doppietta che lo porta ad essere il primo a salire sul podio di Parigi per ricevere sia la maglia gialla che quella a pois dall'anno della sua introduzione nel 1975.
È chiaro che la maglia a pois non era l'obiettivo principale di Froome, ma il corridore britannico tappa dopo tappa ha comunque fatto capire di essere molto interessato anche a questa classifica andando a fare piccoli sprint laddove ci fosse la possibilità di raccogliere qualche punticino in più. Più che Quintana, i rivali sono stati Joaquim Rodríguez e Romain Bardet: il primo sembrava il favorito dopo la bella impresa pirenaica a Plateau de Beille, sulle Alpi ci ha provato ancora da lontano ma le gambe non era più quelle della seconda settimana e ha sofferto parecchio; il giovane francese dell'AG2R La Mondiale invece si era preso la maglia nel giorno del bel numero di Nibali a La Toussuire ma nell'ultima tappa di montagna non ha avuto le gambe e la libertà che sperava.

 

La maglia bianca di Nairo Quintana
Tutto come da pronostico per quanto riguarda la maglia bianca: a Nairo Quintana il secondo successo in carriera nella classifica giovani del Tour de France sarebbe potuto sfuggire solo in caso di cadute e incidenti: complici anche le difficoltà dei corridori francesi nella prima metà di questo Tour, praticamente non c'è mai stata partita con Bardet che ha chiuso staccato di quasi un quarto d'ora con Barguil e Pinot entrambi a più di 30' di distacco.
Da notare che Rohan Dennis vincendo la cronometro di Utrecht ha vestito non solo la prima maglia gialla ma anche quella bianca: tra i ventagli olandesi è stato quindi Tom Dumoulin a vestirsi di bianco ma, proprio nel giorno in cui sognava di andare in giallo, il corridore della Giant-Alpecin è stato messo ko da una brutta caduta e così per sette giorni il leader della classifica dei giovani è stato Peter Sagan che poi ha lasciato spazio a Quintana nella prima tappa sui Pirenei.

 

Classifica a squadre alla Movistar; Bardet supercombattivo
Terminate le maglie, completiamo la nostra panoramica su tutte le classifiche speciali del Tour de France con quella a squadre e con il riconoscimento del supercombattivo della corsa. A festeggiare nella classifica per team è stata la Movistar con un margine molto ampio, 57' sulla Sky e più di un'ora su tutte le altre: storicamente le squadre di Eusebio Unzué hanno sempre dimostrato di tenere molto a questo premio e con due stelle come Nairo Quintana e Alejandro Valverde il tutto è stato molto più facile, ma anche gli altri corridori sono stati sempre pronti ad entrare nelle fughe più numerose e pericolose. Peccato solo che sia sfuggita una vittoria di tappa ma avere il tutto il gruppo sul podio a Parigi è una grande soddisfazione per gli sponsor. Merita un applauso anche la MTN Qhubeka, quinta dietro solo ai team dei quattro grandi favoriti e capace di restare in lotta per il podio fino alle ultime due tappe di montagna.
Molte discussioni invece ha creato la scelta del corridore a cui attribuire il premio per il corridore più combattivo di questo 102° Tour de France, un riconoscimento assegnato tramite votazione da una giuria che convolge ex corridori, giornalisti e organizzatori. Con quattro francesi tra i cinque membri di questa giuria, la scelta è ricaduta su Romain Bardet che ha fatto emozionare i tifosi transalpini con i suoi attacchi in salita e in discesa che gli sono valsi una bella vittoria a Saint-Jean-de-Maurienne ed il nono posto in classifica generale nonostante le difficoltà iniziali.
Il giovane dell'AG2R è senza dubbio uno dei protagonisti che hanno animato questo Tour, ma forse ancora di più lo ha fatto Peter Sagan e su Twitter ha espresso il suo disappunto anche Thomas De Gendt che pur con una costola rotta s'è visto spesso all'attacco o in testa al gruppo a tirare per i compagni: quando un premio viene assegnato secondo criteri soggettivi è facile che ci siano opinioni diverse. Comunque in questo modo sul podio dei Campi Elisi i tifosi di casa hanno potuto applaudire anche un loro beniamino, e forse è giusto così.

Sebastiano Cipriani

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