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Tour de France 2015: Auf Wiedersehen Paris! Greipel forza 4 - Ancora un successo tedesco sui Campi Elisi. Secondo un bravo Coquard

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Greipel conclude un grande Tour con un successo anche sui campi Elisi © Bettiniphoto

È da cinque edizioni di fila che André Greipel vince tappe al Tour de France, ma non si era mai laureato dominatore delle volate: il titolo spetta a lui in questa edizione, coi 4 successi conseguiti dall'inizio alla fine di questo Tour. E per la prima volta Greipel riesce ad alzare le braccia sui Campi Elisi, un traguardo che dunque continua a essere a favore dei tedeschi, visto che negli ultimi 2 anni ha alzato le braccia Marcel Kittel. « È la vittoria più importante della mia carriera » dirà al traguardo, e come contraddirlo? Dopotutto finora André ha sempre toppato nei traguardi pesanti.

 

Piove: tappa neutralizzata al primo passaggio
Non c'era certo da aspettarsi emozioni o attacchi nell'ultima frazione del Tour de France, con tutte le maglie già assegnate, certo la partenza da Sèvres sotto l'acqua non ha reso i corridori più volenterosi: l'unica emozione fino all'ingresso a Parigi ce la regala Pippo Pozzato, andando a vincere quasi a sua insaputa il Gpm della Côte de l'Observatoire, dopo 10 km. Visto il meteo, gli organizzatori prendono una decisione drastica (e anche abbastanza inutile, viste le condizioni non certo da tregenda e la notorietà del circuito finale): annullare tutti i tempi al primo passaggio sotto la linea del traguardo. Dunque, al km 41 Chris Froome è già vincitore del Tour de France. 

 

Fuga a 3: Vachon, Vanbilsen e Oliveira
La corsa comincia ad animarsi al traguardo volante del terzo passaggio sulla linea d'arrivo, quando scatta Andriy Grivko. All'ucraino dell'Astana risponde Sylvain Chavanel, ma è un trio, composto da Nelson Oliveira (Lampre), Kenneth Vanblisen (Cofidis) e Florian Vachon (Bretagne), a riuscire concretamente a prendere il largo, a 42 km dall'arrivo. È la Lotto-Soudal, diventata faro in corsa, a controllare sempre la situazione, visto che il suo velocista è anche il favorito numero 1. E l'azione non prende più di 30".

 

La mossa di Dennis e l'invasione di campo
A provare a dare vitalità alla fuga ci pensa Rohan Dennis, la prima maglia gialla del Tour: a 13 km dal termine rientra sui tre fuggitivi tutto solo, con una bella prova di forza. Ma il ritorno del gruppo è ineluttabile e nonostante un tentativo di accelerazione di Vanblisen, proprio con Dennis, l'azione è conclusa già a 5 km dall'arrivo. La corsa è ormai fatta, ma non mancano brividi per tutti negli ultimi 10 km: soprattutto per Froome, che si trova tra i raggi una busta del Mc Donald's ed è costretto a cambiare bici. Poi sulla curva ai -2.4 un invasore, probabilmente un manifestante di qualche tipo, si piazza in strada a mo' di spartitraffico, costringendo gli atleti a un po' di gimkana. Infine, all'ultimo chilometro caduta rovinosa in coda per Stijn Devolder, che finisce nel peggiore dei modi il suo Tour. 

 

Greipel, semplicemente perfetto. Sagan scarico
La volata dei Campi Elisi è come al solito appassionante e spietata: c'è spazio per passare, ma l'andatura è talmente alta che solo in pochi riescono a restare in testa. È la Katusha a trainare al meglio Kristoff, mentre Sagan riesce a prendere la sua ruota ad Arnaud Démare con spallate al limite della regolarità. Ma Kristoff parte lungo e Sagan è ormai troppo stanco per uscire al meglio: è Greipel dunque a partire perfettamente ai 200 metri e saltare entrambi. Da dietro, un ottimo Bryan Coquard rimonta arrivando a mezza ruota dal Gorilla: non basta  ed è un peccato, visto che per gli uomini di Bernardeau, salvo sorprese, non ci sarà un Tour de France 2016. Kristoff conclude terzo davanti al suo connazionale Edvald Boasson Hagen, al miglior piazzamento a questo Tour, e a Démare. Impalpabile in questa volata Cavendish, sesto davanti a Sagan, poi Degenkolb, Matthews e Navardauskas completano la top ten, con Matteo Trentin undicesimo dopo aver trainato Cavendish, mentre Cimolai non ha disputato l'ultima volata causa foratura. 

Nicola Stufano

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