Dilettanti 2015: Che Gazzar(r)a! Anche questi Celano duro - Ciclisti meridionali alla ribalta tra Medio Brenta e Giro del Casentino

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Maturano al sole di luglio: sono gli élite italiani. Se la settimana scorsa è toccato al campione nazionale Davide Pacchiardo sbloccarsi, adesso è il turno dei colleghi provenienti dal sud, alcuni dei quali avevano già dato segnali la settimana scorsa: il "clan dei siracusani" Gazzara-Brundo, seppure ormai separato da quando Michele Gazzara è passato alla Mg.Kvis, continua a dettar legge quando la strada sale, come nell'ultima rinnovata edizione del Giro del Medio Brenta, mentre il lucano Danilo Celano si rende protagonista di una due giorni perfetta tra Memorial Schiaroli e Giro del Casentino.

 

Medio Brenta più duro, nessuno resiste a Gazzara
Il Giro del Medio Brenta vive di continui rinnovamenti, alla ricerca di un percorso ideale, e quest'anno gli organizzatori hanno optato per una scelta radicale: rimanere sull'Altopiano di Asiago anche per l'arrivo, collocandolo a Gallio. Una scelta che premia l'interesse delle comunità locali verso la corsa e cambia ulteriormente la chiave tattica di quella che prima era una corsa decisamente singolare (pianura, salita lunga, giri sull'altopiano, discesa e poi di nuovo pianura), rendendola sostanzialmente più dura. Sulla lunga salita verso Fontanelle a metà percorso comincia già a svilupparsi l'azione decisiva, che vede protagonisti i due siracusani Michele Gazzara (Mg.Kvis) e Paolo Brundo (Coppi Gazzera), nonchè l'immancabile Zalf con Vendrame e Toniatti e l'Unieuro forte di ben 3 elementi (Tecchio, Petilli e Nardelli). Presenti anche Amici (Viris) ed Hernández (Gm Cycling). Ma sui 2 passaggi a Gallio prima dell'arrivo è l'inarrestabile Gazzara ad operare la selezione, arrivando all'ultimo giro coi soli Brundo, Toniatti e Petilli. I quali però non riescono a resistere alle bordate di Gazzara all'ultimo giro e devono ineluttabilmente cedere: è l'ex-compagno di squadra Brundo a piazzarsi secondo a 4", col costante Simone Petilli terzo a 6" e Toniatti quarto a 13". Un successo che dà morale a Gazzara, il quale nel confronto coi professionisti non è riuscito a emergere nella prima parte di stazione, salvo poi sfoderare una bella prestazione ai campionati italiani di Superga. 

 

Celano, un talento finora celato
Non era mai riuscito a emergere tra i dilettanti Danilo Celano, policorese classe '89. Dopo aver militato per anni in team marchigiani, raccogliendo solo tanti piazzamenti, Celano è passato quest'anno al Futura Team Rosini di Chioccioli, trovando finalmente il colpo di pedale vincente al Trofeo Matteotti. Passa qualche settimane e lo ritroviamo cogliere il successo al Memorial Diego Schiaroli, valido anche come campionato regionale marchigiano. Una vera e propria doppietta lucana, col secondo classificato, Manuel Graziano Di Leo, compagno di squadra più giovane e presto protagonista anche a un altro Trofeo Matteotti, quello dei professionisti, al quale correrà con la maglia della nazionale di Cassani. Il terzo classificato, Ivan Martinelli (Monturano), si accontenta di fregiarsi del titolo regionale élite, mentre quello under 23 va ad un colombiano, John Alvarez Penagos (Cingolani).

Ma il bello arriva domenica, col Giro del Casentino, storica corsa dilettantistica (la prima edizione risale addirittura al 1910) che fino a 3 anni fa era anche internazionale. Giro del Casentino anch'esso quest'anno particolarmente duro, tanto da terminare con un arrivo in salita a Chiusi della Verna, il monte reso celebre dagli eremitaggi di San Francesco. E su questo arrivo in salita Celano si è scatenato, rifilando addirittura 1'47" al secondo classificato, Giuseppe Brovelli (Gragnano), che ha preceduto sulla linea d'arrivo Paolo Bianchini (Delio Gallina). Ai piedi del podio un altro siracusano che sta venendo alla ribalta negli ultimi tempi: è il campione toscano élite Pierpaolo Ficara, altro esponente del Futura team, quarto anche il sabato prima al Giro delle due Province vinto dal promettente Nicolò Pacinotti della Mastromarco. 

 

Ma l'attenzione è tutta sul Valle d'Aosta

Se gli élite in questa fase dominano è anche perchè gli under 23 delle più forti squadre italiane sono mentalizzati sul Giro della Valle d'Aosta, che scatterà martedì con la cronoscalata di Les Esserts. Il cast è ancor più internazionale del solito: delle 26 squadre impegnate solo 6 sono italiane. In casa nostra occhi puntati sui Colpack, che hanno 5 scalatori tutti in grado di fare ottime cose (per citarne uno, Giulio Ciccone); la Zalf invece vedrà di valorizzare l'acquisto dell'inglese Daniel Pearson, il migliore degli uomini di Rui per le corse a tappe; occhi puntati su Gabburo per la General Store e su Rota e Petilli per la Unieuro, mentre in casa Palazzago ci si aspetta molto da Simone Ravanelli, specie dopo l'ottimo campionato italiano. Per gli stranieri, difficile che gli australiani stiano buoni al loro posto, con Robert Power capofila; occhio al secondo classificato dell'anno scorso, Odd Christian Eiking, e alla nazionale russa, 4 volte capace di andare a podio nelle ultime 10 edizioni. Non saranno presenti invece i colombiani, ma ci sarà la Stölting di Silvio Herklotz, atteso dopo una stagione ancora senza successi.