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Giro Rosa 2015: Sole, sale e mare. Una brandina? No, Brand - A Loano cavalcata solitaria di Lucinda. Guarnier sempre in rosa, domani crono-verità

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A Loano, nella settima tappa del 26° Giro Rosa, un'altra vittoria di Lucinda Brand © Ufficio stampa Giro Rosa

Ma chi la ferma questa Lucinda Brand? Di certo, da una settimana a questa parte sta viaggiando ad una velocità che non le avevamo quasi (ed è un quasi grande così) visto tenere. Ricapitoliamo: due piazze d'onore a Ljubljana, tanto per iniziare; una giornata in rosa; una vittoria a Mantova, dopo aver fregato le velociste con altre otto atlete; oltre nove minuti accusati ieri, sul traguardo di Morbegno. Questo fino a stamane il bottino della Campionessa olandese in carica, ma evidentemente non bastava. Ha approfittato dell'ennesima giornata caldissima - giusto perché Brand in olandese significa fuoco - per andare in fuga, resistere strenuamente, azzardare un paio di discese superbe e non farsi riprendere più. E le vittorie al Giro Rosa, almeno per adesso, salgono a due.

 

Ieri in Valtellina, oggi si riparte dalla costa ligure
Dalla Valtellina alla Liguria, trasferimento notevole, ma il paesaggio giustifica cotanto spostamento. Si parte da Arenzano. In verità no, il via ufficiale è posto a Varazze, dopo un trasferimento di 11.6 km sulla splendida ciclabile ricavata dall'ex ferrovia. Il pedalato effettivo è quindi di 101.3 km per una tappa che potrebbe ingannare, apparire facile, ma rimarrà nelle gambe a molte.

 

Dopo Savona si punta verso Naso di Gatto
Primi attacchi di giornata ad opera di Marta Tagliaferro (Alé-Cipollini-Galassia) ed Eugenia Bujak (BTC City Ljubljana), ma è giusto per rompere il ghiaccio. Il gruppo arriva a Savona e devia verso l'entroterra, verso Naso di Gatto. È quello il primo Gpm di giornata e Flavia Oliveira, da ieri detentirce della maglia verde di miglior scalatrice, vi transita per prima, incrementando la sua leadership. Alle spalle della brasiliana della Alé-Cipollini-Galassia Mara Abbott, la maglia rosa Megan Guarnier, Kasia Niewiadoma ed Ashleigh Moolman.

Restano in testa l'iridata Pauline Ferrand-Prévot, Kasia Niewiadoma, Lucinda Brand e Shara Gillow per la Rabo Liv, la maglia rosa Megan Guarnier ed Evelyn Stevens per la Boels-Dolmans, Mara Abbott ed Elisa Longo-Borghini per la Wiggle-Honda, Ashleigh Moolman per la Bigla, Karol-Ann Canuel per la Velocio-SRAM, Jessie Daams per la Lotto-Soudal.

 

Daams e Brand attaccano nella discesa: l'olandese scappa
Proprio la Daams si butta in un attacco in discesa insieme a Lucinda Brand; attacco che sarà decisivo. Lucinda è fuori classifica e rilancia, seminando ben presto la belga. Non è passato molto da quando le due hanno affondato e la Brand vanta 35" sulla Daams, mentre il gruppo maglia rosa è a 1'45". Al traguardo volante di Molare Lucinda Brand si prende l'abbuono di 3" (Daams e Jasinska alle sue spalle), poi attacca la salita di Rialto, l'ultima di giornata.

Ferrand-Prévot, che sta migliorando ma non è quella dello scorso anno, si stacca, e come lei perdono leggermente contatto Elisa Longo Borghini ed Evelyn Stevens. Al Gpm Lucinda Brand ha quasi 2' sul primo gruppetto inseguitore, con Anna Van der Breggen che passa per seconda a Rialto, seguita da Ashleigh Moolman, Kasia Niewiadoma, Megan Guarnier e le altre.

 

La discesa tecnica favorisce e lancia la fuggitiva
Nella discesa, inizialmente veloce e tecnica, poi meno difficoltosa, Elisa Longo Borghini, che nelle picchiate se la cava egregiamente, rientra sul gruppo maglia rosa, dove c'è pure Mara Abbott, sua compagna di team alla Wiggle-Honda. L'ornavassese attacca ma non va da nessuna parte. Chi va eccome, invece, è Lucinda Brand, che negli ultimi chilometri non perde alcunché, anzi guadagna, e trionfa in beata solitudine, proprio come la Hagiwara ieri a Morbegno.

 

Brand esulta ancora, Guarnier e Moolman a 2'41"
La Campionessa olandese lascia a 2'41" Megan Guarnier, che è seconda e rinforza la sua maglia rosa con 6" d'abbuono, ed Ashleigh Moolman, terza. Passaggio a vuoto di Anna Van der Breggen, che non riesce a sprintare per gli abbuoni e chiudde sesta, alle spalle di Kasia Niewiadoma ed Elisa Longo Borghini. Al settimo posto, con 2" di ritardo dalle rivali (e 2'43" dalla Brand), Mara Abbott, poi Pauline Ferrand-Prévot a 4'30", in un gruppo con Roxane Knetemann, Claudia Häusler-Lichtenberg e, tra le altre, Evelyn Stevens (17esima).

 

Lotta per la rosa che sorride sempre più a Megan Guarnier
La classifica generale sembra cristallizzata, e invece qualcosa si muove. Chiaro, dietro a Megan Guarnier, che di questo passo può seriamente provare il colpaccio, a patto di resistere nella crono di domani e nell'arrivo in salita di San Domenico. La statunitense della Boels ha ora 16" su Asheligh Moolman, che grazie all'abbuono scavalca Anna Van der Breggen, adesso terza a 17". Quarta piazza per Elisa Longo Borghini a 31", Poi Kasia Niewiadoma a 36", Mara Abbott a 1'01", Evelyn Stevens che scivola indietro di due posizioni ed ora è settima a 2'23" (si capisce su quale cavallino abbia puntato la Boels-Dolmans?). Pauline Ferrand-Prévot, pur non al meglio, avanza si una posizione ed ora è ottava a 3'56", poi Roxane Knetemann a 4'09" e Shara Gillow a 4'12".

Tra le prime dieci ben cinque ragazze sono della Rabo Liv, con le altre distribuite tra Boels-Dolmans (Guarnier e Stevens), Wiggle-Honda (Longo Borghini ed Abbott) e Bigla (la sola Moolman). Uscita di classifica la piccola samurai Mayuko Hagiwara, ieri vincitrice, oggi ritardataria: passa dalla settima alla sedicesima piazza.

 

Lucinda Brand si riprende la maglia ciclamino
Le altre classifiche non vedono grandi sconvolgimenti, anzi. Flavia Oliveira consolida la maglia verde di miglior scalatrice con 33 punti e adesso la rivale è Anna Van der Breggen, che insegue a quota 20. Nella classifica a punti Lucinda Brand si riprende la maglia ciclamino a discapito di Megan Guarnier (61 a 58); tra le giovani Kasia Niewiadoma lascia a 3'20" la compagna di club Pauline Ferrand-Prévot, mentre nella classifica delle italiane Elisa Longo Borghini comanda sempre con un quarto d'ora con l'ottima Alice Maria Arzuffi e Francesca Cauz.

 

Due giorni della verità: domani crono, domenica salita finale
Domani è il primo dei due giorni della verità, perchè se domenica ci sarà grande spazio per le scalatrici, sabato è il giorno della crono. Una distanza credibile - sono 21.7 i chilometri - con partenza da Pisano ed arrivo a Nebbiuno. Non sarà una prova facile, salite e discese favoriscono chi se la cava sul passo e sale più che discretamente. Se anche domani Megan Guarnier si salvasse - e non v'è motivo di credere il contrario - la Rabo Liv sarebbe costretta a giocarsi il tutto per tutto su verso San Domenico, l'indomani (così come la Wiggle di Abbott e Longo Borghini). Perché di certo piazzarne cinque in top ten e nemmeno una in maglia rosa, sarebbe uno smacco grande così.

Francesco Sulas

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