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Tour de France 2015: Bollettino contusi e ritirati: Cancellara due vertebre rotte - Decine di corridori coinvolti nel caos-caduta

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Un'immagine della grande caduta del km 100 nella terza tappa del Tour. A destra si intravede la maglia gialla di Fabian Cancellara © Getty Images

Chilometro 100 della terza tappa del Tour de France. Su un lungo rettilineo la velocità del gruppo è sostenuta, la fuga del mattino è stata appena raggiunta e si vola verso le salitelle che renderanno frizzante il finale. Nella prima parte del gruppo, intorno alla ventesima posizione, William Bonnet della FDJ si tocca con un altro corridore, finisce per terra, la sua rovinosa caduta coinvolge decine di altri ciclisti. In diversi vanno a sbattere contro un palo della luce a bordo strada, in tanti restano ammaccati, qualcuno è costretto al ritiro.

Tutte le autoambulanze e le macchine di servizio medico presenti nella carovana gialla si fermano per prestare soccorso, sicché non ne resta nessuna che possa seguire la corsa, e allora il direttore del Tour Christian Prudhomme prende la decisione più complicata: neutralizzare la gara, poi fermarla del tutto. Momenti di notevole pathos, tensione tra i rappresentanti di diverse squadre (qualcuno - Astana, Sky - era contrario alla neutralizzazione, non avendo ben compreso la situazione; qualcun altro - la Movistar - concordava con la scelta d Prudhomme).

Il direttore del Tour si è peraltro mosso nel solco del regolamento di corsa, che prevede all'Articolo 18 che l'organizzazione abbia tutte le facoltà di modificare il percorso, fermare la corsa, annullarla addirittura in caso di condizioni particolari come possono essere quelle avute oggi con l'incidente del chilometro 100.

Quindi, quanto al piano regolamentare, nulla quaestio.

 

I danni in ottica cronosquadre
Quello che invece ha e avrà un peso sulla corsa è quanto concerne le condizioni dei corridori coinvolti nella caduta. Al di là del fatto che diversi di loro si ritrovano fuori dalla competizione, va considerata la ricaduta dei ritiri (e delle ammaccature) di oggi in ottica cronosquadre: sabato a Plumelec si disputerà una delle frazioni più significative delle tre settimane di Boucle, e alcuni team vi si presenteranno con ranghi ridotti o con forze decurtate.

Prendiamo la Orica, che sulla carta era una delle favorite per il successo, e invece ha perso oggi due uomini (fratturati) dei suoi nove.

O prendiamo la Trek, il cui capitano Bauke Mollema è in classifica e contava molto sull'apporto preziosissimo di Fabian Cancellara nella prova contro il tempo. Ebbene, l'elvetico domani non prenderà il via da Seraing per i postumi della caduta odierna, e stanotte non sarà solo lui a non dormire, al pensiero dell'accaduto.

Si dirà che situazioni del genere fossero nell'ordine delle cose, e in effetti è così: si sapeva sin dal primo momento che la cronosquadre fissata alla nona tappa poteva comportare rischi del genere. La legge dello sport, legata all'imprevedibilità e anche molto al caso, resta comunque salva. Come diceva quello, "ci vuole anche fortuna".

 

Quanta sfortuna, Cancellara!
Torniamo a Cancellara. Fabian aveva annunciato che questo sarebbe stato il suo ultimo Tour de France. Mancata di poco la maglia gialla nella prima tappa, lo svizzero l'ha conquistata un po' rocambolescamente (ma meritatamente) nella seconda. Avrebbe voluto chiudere in maniera diversa la sua prestigiosa storia alla Grande Boucle, e invece se ne torna a casa mestamente e conciato non così bene.

Dalle radiografie fatte in serata, infatti, è emersa la frattura di due vertebre per lo sfortunato bernese. Già in primavera, alla E3 Harelbeke, una caduta gli aveva causato la rottura di una vertebra (infortunio che gli aveva fatto saltare le maggiori classiche del pavé, azzoppando grandemente la sua stagione).

Oggi questa nuova botta che mette in discussione tutto il resto della stagione. La domanda ora è: Fabian saprà ritrovare gli stimoli per reagire a questo nuovo colpo della malasorte? Tutti gli amanti del ciclismo sperano fortemente di sì.

 

Il bollettino di contusi e ritirati
A questo punto, anche per facilitare la comprensione delle condizioni di tutti i team (sempre pensando alla cronosquadre), è opportuno un riepilogo di tutti i corridori caduti oggi, con le conseguenze patite da ognuno.

Solo 6 delle 22 squadre del Tour non hanno avuto corridori coinvolti nella caduta: si tratta di Astana, Sky, Tinkoff, Movistar (ovvero le formazioni dei quattro grandi favoriti), Europcar e Bretagne. Per tutte le altre, segue elenco.

AG2R: Johan Vansummeren, ferite e botte varie non specificate; Ben Gastauer, nulla da segnalare
FDJ: William Bonnet (ritirato), frattura pluriframmentata vertebra C2, trauma cranico e trauma cervicale
BMC: Daniel Oss, botte superficiali al volto e dolore al polso sinistro
Lotto Soudal: Greg Henderson (deciderà domani se ripartire), frattura della settima costola sinistra e ferite all'anca poi suturate con punti
Giant: Tom Dumoulin (ritirato), frattura articolazione scapolo-omerale e spalla slogata; Ramon Sinkeldam, botta gomito destro
Katusha: Dmitriy Kozonchuk (ritirato), rottura scapola sinistra e clavicola sinistra. Giampaolo Caruso, niente di grave; Marco Haller, ferite superficiali
Orica: Simon Gerrans (ritirato), frattura polso; Daryl Impey (non ripartirà domani), frattura clavicola; Michael Albasini, ferite superficiali; Michael Matthews, botte alla schiena; Simon Yates, ferite superficiali
Cannondale: Jack Bauer, abrasioni
Etixx: Michal Golas, ferita alla spalla sinistra; Rigoberto Urán, contusione alla schiena
Lotto NL: Wilco Kelderman, nulla da segnalare; Laurens Ten Dam, spalla slogata
Trek: Fabian Cancellara (non ripartirà domani), frattura vertebra L3 e L4 destra
Lampre: Rui Costa, contusione al lato destro del corpo, alla gamba sinistra e alla schiena; Filippo Pozzato, nulla da segnalare
Cofidis: Nicolas Edet, dolore ad una costola e abrasioni; Florian Senechal, abrasioni
IAM: Mathias Frank, ferita al gomito destro; Matthias Brändle, ferite superficiali; Sylvain Chavanel, abrasioni
Bora: Bartosz Huzarski, abrasioni; Jose Costa Mendes, abrasioni e contusioni; Dominik Nerz, ferite superficiali
MTN: Tyler Farrar, ferite superficiali; Reinardt Janse van Rensburg, niente di grave; Daniel Teklehaymanot, abrasioni

Marco Grassi
Alberto Vigonesi

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