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Tour de France 2015: La Etixx spreca tutto, festa per Greipel e Cancellara - Cavendish lungo, vince André su Sagan; Fabian in giallo davanti a Martin

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André Greipel vince ed esulta, Mark Cavendish non la prende bene © Bettiniphoto

La tappa dei ventagli riporta al centro dell'attenzione due vecchi amici del Tour de France: André Greipel e Fabian Cancellara. Il primo ha vinto la volata ristretta sulla diga di Neeltje Jans, il secondo è andato a prendersi la maglia gialla. La massima attenzione della giornata è stata focalizzata sulla lotta per la classifica generale, sul vantaggio acquisito da Froome, Contador, Van Garderen, Urán, Barguil su tutti gli altri; ma anche l'impresa dei due vecchi leoni citati in apertura merita un giusto approfondimento.

 

La fuga da lontano e il controllo del gruppo
Tra i velocisti presenti alla Grande Boucle, Mark Cavendish era quello che più degli altri aveva messo nel mirino la vittoria odierna: non a caso la sua Etixx ha lavorato sin da subito (pur non detenendo la maglia gialla) per non far prendere troppo margine alla fuga del giorno.

Tale fuga, partita al km 0, era stata innescata da Armindo Fonseca (Bretagne), a cui si erano subito accodati Perrig Quéméneur (Europcar), Jan Barta (Bora) e Stef Clement (IAM). I quattro non hanno avuto più di 2'45" di vantaggio massimo (toccato al km 30), proprio perché gli Etixx lavoravano per tenere a tiro la loro azione.

Quando, a oltre 100 km dalla fine, la Tinkoff ha iniziato a giocare col vento, il margine del quartetto (che già si era ridotto a un minuto) ne è risultato drammaticamente decurtato, tanto che Barta, visto che l'avanguardia del gruppo era arrivata ormai a 15" dai battistrada, ha tentato la sortita personale, come estremo tentativo di ritagliarsi un ruolo da protagonista.

 

Annullata la fuga, la Lotto al lavoro per Greipel
Il ceco è rimasto solo al comando per una ventina di chilometri, il tempo di transitare tutto solo al traguardo volante di Rotterdam; nell'occasione, il gruppo (che intanto si era ricompattato) ha praticamente ripreso gli altri tre fuggitivi, tra i quali Quéméneur si è rialzato, mentre Clement e Fonseca hanno deciso di continuare nel loro sforzo. E hanno fatto bene, visto che ai -74 hanno ripreso Barta.

In ogni caso l'annullamento dell'azione era questione di pochi chilometri: ai -62 i tre sono stati ripresi, ed è iniziato il gran ballo dei ventagli, con la Lotto Soudal in prima fila insieme alla Etixx. Proprio il team di Greipel è stato protagonista della sferzata decisiva (quella che ha contribuito a togliere di mezzo Nibali e tanti altri) ai -58. Nel gruppetto rimasto al comando, oltre ai Lotto e agli Etixx in grande spolvero, e agli Sky, ai Tinkoff e ai BMC al servizio dei rispettivi capitani, si sono inseriti pure Fabian Cancellara e Tom Dumoulin, direttamente interessati alla lotta per la maglia gialla.

 

Dennis fuori causa, maglia gialla a disposizione
Con Rohan Dennis rimasto attardato, il simbolo del primato era lì a disposizione dei suoi immediati inseguitori in classifica. Tony Martin, al lavoro per Cavendish, era pronto a raccogliere la maglia gialla, a patto di salvarsi da qualche stoccata di Cancellara o Dumoulin, appunto: visto che pochissimi secondi ballavano fra i tre, sarebbe bastato a questi ultimi un minuscolo abbuono di 4" per scavalcare il Panzerwagen tedesco.

Nel vento della Zelanda, il drappello di testa è volato fino al decisivo sprint. Sagan, tra i candidati al successo di giornata, ha speso tanto per lavorare per Contador (e anche per rientrare sui primi dopo una foratura a 15 km dalla fine). Rimanevano Greipel e Cavendish, pronti a contendersi l'ambito traguardo. La Etixx, con Michal Kwiatkowski (premiato come combattivo di giornata), Zdenek Stybar e Martin ha lavorato tanto, e sul rettilineo conclusivo il Campione del Mondo era il penultimo uomo a disposizione del Cav, con Mark Renshaw a vestire i panni dell'ultimo vagone del trenino.

 

L'anticipo scellerato di Cavendish, la vittoria di Greipel
Confidando in maniera eccessiva sulle sue gambe, Cavendish ha dato ordine a Renshaw di partire troppo presto, sulla diga: mancavano oltre 600 metri quando l'apripista australiano è partito. Fatale che il lancio per il britannico avvenisse non troppo oltre i 300 metri.

Il problema per Cavendish era che alla sua ruota Sagan e Greipel erano ben appostati, pronti a scavalcarlo. E proprio così è successo: Mark è scattato ai 250 metri, ma si è esposto alla rimonta degli avversari. Sagan ha tentato il tutto per tutto spostandosi verso destra, ma al centro è sbucato Greipel, fortissimo, e ha conquistato così l'ennesima vittoria al Tour: il gorillone tedesco è andato a segno - con questa - nelle ultime cinque Boucle. Un dato di tutto rispetto. Peter si è invece dovuto accontentare dell'ennesimo piazzamento in terra di Francia; vista la sua grande volontà odierna, però, ci sbilanciamo e diciamo che almeno una tappetta stavolta la porta a casa (l'anno scorso non ci riuscì, per dire).

 

Disastro Etixx, Cancellara in maglia gialla
Ma il dramma in casa Etixx non si era esaurito con la sconfitta di Cavendish. L'inglese, ammosciato dal vedersi superato sul più bello, ha perso troppa velocità, e da dietro un terzo uomo è riuscito a scavalcarlo, issandosi sul gradino più basso del podio di giornata: quell'uomo, inutile dirlo, era Fabian Cancellara.

L'elvetico della Trek ha conquistato proprio i 4" che gli servivano per scavalcare Martin (che si piazzava in nona posizione), e ha colto così quel simbolo del primato da lui vestito per la prima volta nel lontano 2004. Se Cavendish non avesse così vistosamente mollato, almeno il suo compagno si starebbe fregiando di un prestigioso risultato parziale. Così non è andata, sicché Fabian guida la classifica con 3" su Tony, e 6" su Dumoulin, arrivato più o meno in scia ai primi (ottavo; prima di lui si sono inseriti anche Daniel Oss al quinto posto, Greg Van Avermaet al sesto e Chris Froome al settimo).

Quarto della generale, a 33" dal primo, è Sagan; seguono Geraint Thomas a 35", Oss e Urán a 42", Tejay Van Garderen a 44", Van Avermaet e Froome a 48". Continuiamo la conta relativamente ai big della classifica: Contador è 14esimo a 1', Barguil 22esimo a 1'25", e ancora più indietro Bauke Mollema paga 2'03", Thibaut Pinot 2'07", Vincenzo Nibali 2'09", Alejandro Valverde 2'22", Jean-Christophe Péraud 2'25", Nairo Quintana 2'27", Andrew Talansky 2'41", Joaquim Rodríguez 2'52", Romain Bardet 3', Wilco Kelderman 5'32", Ryder Hesjedal 6'17", Pierre Rolland 6'48". Per essere appena al secondo giorno di gara, bisogna dire che questa classifica è ben più lunga di quanto si potesse immaginare...

Marco Grassi

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