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Campionato Italiano 2015: Nibali, una Supergara per riprenderla - Vincenzo dà spettacolo confermando il tricolore su Reda e Ulissi

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A Superga Vincenzo Nibali si riprende la maglia tricolore © Bettiniphoto

Una stagione impostata con l'obiettivo del Tour de France, la gamba che non gira come dovrebbe, azioni di grande generosità in gara con la vittoria che però continua a sfuggire, qualche critica ed infine le braccia alzate al Campionato Italiano: messo così il 2015 di Vincenzo Nibali si direbbe una fotocopia perfetta dell'anno passato e quindi non andiamo oltre a pensare a cosa potrebbe accadere da oggi in avanti. La grande differenza con il 2014, però, è la grande serenità con cui il siciliano dell'Astana ha affrontato il suo cammino durante questa stagione: in Trentino dopo la vittoria scoppiò in lacrime come se si fosse tolto dalle spalle un macigno pesantissimo, oggi sul colle torinese di Superga era comunque rilassato e consapevole della bontà del lavoro svolto.

 

La giornata dei Nibali: Antonio in fuga

Per un Nibali che ha dato spettacolo nel finale, oggi ce n'è stato anche un altro che non ha aspettato molto per entrare in azione: nella fuga nata al chilometro 33, infatti, era presente Antonio, portacolori della Nippo-Vini Fantini e fratello minore di Vincenzo, che assieme a Luca Sterbini (Bardiani), Giorgio Cecchinel (Southeast), Marco Frapporti (Androni) e Filippo Fortin (GM Cycling Team) è riuscito a guadagnare un vantaggio massimo di circa tre minuti sul gruppo con una prima ora percorsa a più di 49 km/h di media.

Il percorso odierno, però, lasciava ben poco spazio all'immaginazione visti i 195 chilometri di pianura prima della doppia scalata di Superga nel finale. La Lampre-Merida e l'Astana sono quindi riuscite a tenere la situazione sotto controllo con relativa facilità anche perché a dar loro manforte ci si è messa anche la Mg.Kvis, squadra Continental che una volta mancata l'azione da lontano è riuscita comunque a mettersi in buona evidenza: nell'avvicinamento alla salita i cinque battistrada sono stati ripresi dopo che in precedenza le uniche cose da segnalare sono state un breve contrattacco di Tonelli, Pettiti e Bazzana e una brutta caduta di Andrea Manfredi che ha impattato contro uno spartitraffico ed è stato subito portato in ospedale per accertamenti.

 

Inizia la salita, l'Astana fa sul serio

Ai primi della prima ascesa verso Superga il gruppo s'è presentato compatto ma già abbastanza allungato dalla velocità elevata: sulle prime dure rampe di salite sono state proprio le maglie turchesi dell'Astana a far esplodere la corsa, prima con Valerio Agnoli e poi con un gran bel forcing di Dario Cataldo. Il gran lavoro del corridore abruzzese ha creato un'enorme selezione da dietro con solo Nibali, Rebellin, Pozzovivo, Reda, Zilioli, Taliani, Ulissi, Finetto e Villella capaci di restargli in scia mentre Bongiorno e Stortoni tentavano disperatamente di limitare i danni per provare poi a tornare sotto in discesa; non bene Michele Scarponi che per un paio di chilometri ha provato a tenere duro ma poi anche lui s'è lasciato sfilare, una prova certamente non esaltante in vista del Tour de France.

 

Scatta Nibali, parte lo show

A poche centinaia di metri dalla conclusione della prima salita, quando ormai ci si preparava ad affrontare la discesa, è arrivato improvviso il primo scatto di Vincenzo Nibali: all'arrivo mancavano poco meno di 20 chilometri ed i più lesti a reagire sono stati Domenico Pozzovivo, Davide Rebellin e Francesco Reda. Oggi però il Nibali freddo calcolatore ha lasciato spazio a quello aggressivo e spettacolare dei giorni migliori e così, dopo un tratto di falsopiano, è arrivata un'altra bella rasoiata: Pozzovivo era in coda al gruppo e si stava alimentando così gli unici a seguire il corridore dell'Astana in discesa sono stati Diego Ulissi e ancora un attento Francesco Reda.

 

Reda e Ulissi fanno quello che possono

Il terzetto è riuscito a fare subito il vuoto alle proprie spalle ma oggi lo Squalo dello Stretto aveva una gran voglia di divertirsi ed in discesa ogni volta che trovava due curve un po' più tecniche provava a mettere in difficoltà gli altri due che gli erano rimasti in scia. In una lunga e difficile sequenza di curve veloci Nibali era anche riuscito a guadagnare un margine considerevole, tanto da riuscire ad approcciare la salita finale con circa una decina di secondi di vantaggio su Reda e Ulissi, mentre il drappello degli altri inseguitori era ormai tagliato fuori dai giochi a più di 40" dalla testa della corsa.

Reda e Ulissi sono comunque stati bravi a non arrendersi e gestendo bene le sono forze sono riusciti a riavvicinarsi al messinese durante il primo chilometri di salita: il toscano della Lampre grazie ad un bel forcing è riuscito addirittura a riportarsi a ruota per primo, ma il conseguente rallentamento ha permesso anche a Reda di rientrare. A tre chilometri d'arrivo il terzetto era di nuovo compatto.

 

Scatti, controscatti e Nibali stavolta va

Annullata quest'altra azione di Nibali i giochi sembrano più aperti che mai, anche perché Diego Ulissi ha dalla sua la maggiore esplosività nel finale. Gli ultimi chilometri sono fantastici con una prima accelerazione congiunta di Nibali e Reda, poi un altro forcing dello Squalo a cui prima Reda e poi Ulissi riescono a rispondere non senza fatica. A questo punto il calabrese del Team Idea, grande sorpresa odierna dopo un anno di lontananza dalle corse per una molto discussa vicenda relativa ad un controllo antidoping saltato, ha iniziato a sognare in grande ed passato lui all'attacco in prima persona approfittando dell'attimo di distrazione di Nibali che si stava stringendo gli scarpini: mossa coraggiosa che però ha scatenato la veemente reazione di Nibali che ha risposto, contrattaccato e stavolta è riuscito finalmente a tirare dritto da solo fino al traguardo.

Per Francesco Reda è arrivato comunque un ottimo secondo posto con Diego Ulissi che ha completato il podio in terza posizione. Più staccato alle loro spalle, il primo degli inseguitori è stato Gianfranco Zilioli (Androni) davanti a Davide Rebellin e Domenico Pozzovivo nell'ordine mentre molto buona è stata anche la prestazione di Alessio Taliani, settimo al traguardo nonostante un'uscita di strada in discesa. Ma alla fine quella di oggi è stata la giornata di Nibali che per il secondo anno consecutivo ritrova la forma migliore proprio alla vigilia dell'appuntamento più importante dell'anno, una notizia fantastica non solo per i suoi tifosi ma anche per il ciclismo italiano che ha tanto bisogno di un personaggio come lui: e in fin dei poco importa se la maglia che indosserà il siciliano di tricolore non ne avrà poi molto.

Sebastiano Cipriani

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