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Tour de Suisse 2015: Spilak la spunta su Thomas - Allo sloveno la corsa per soli 5". Tom Dumoulin primeggia nella crono bernese

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Simon Spilak vince il Tour de Suisse davanti a Geraint Thomas (a sinistra) e Tom Dumoulin (a destra) © Bettiniphoto

Era la prova della verità, la verità è stata una e una sola: Tom Dumoulin batte Fabian Cancellara per la seconda volta in nove giorni, ma questa è più cocente. Se il prologo infatti poteva essere digerito dal fuoriclasse elvetico, la crono di casa, tutta intorno a Berna, è un boccone assai più amaro. Il Campione olandese di specialità ha rifilato al Diretto di Berna 19" e la faccia del campione sconfitto la diceva lunghissima. In mezzo ai due litiganti il terzo che, come da proverbio (meno da pronostico), gode: è Simon Spilak, sloveno nato il 23 giugno 1986 a Tisina. Stamane era terzo in classifica a 47" da Thibaut Pinot, ma con soli 13" da recuperare a Geraint Thomas, vero termine di paragone della prova odierna.

Spilak ha superato il gallese della Sky con non pochi problemi, fino all'ultimo i due erano praticamente appaiati. Nel finale però Thomas ha ceduto secondi su secondi: non che abbia perso per chissà quanto, visto che il Tour de Suisse gli sfugge per soli 5". Anche alla Parigi-Nizza, suo primo obiettivo stagionale, era messo tra i favoriti, ma concluse solo 5° (al contrario della Volta ao Algarve, portata a casa). Ha dalla sua le classiche del Nord (s'è aggiudicato l'E3 Harelbeke ed ha fatto 3° alla Gand-Wevelgem) ma è come se nei momenti cruciali gli mancasse qualcosa. Oggi aveva una prateria davanti a sé, ma ha dovuto fare i conti con un Simon Spilak superiore e - fatto più importante - in netta crescita. Lo sloveno diventa così il secondo uomo Katusha, dopo Ilnur Zakarin vincitore del Romandia, a portare alla sua squadra una breve corsa a tappe svizzera in questa stagione. È bravo in salita e quasi incontenibile a crono, se lo becchi in giornata. Ha meritato, non c'è che dire; già nel 2010 aveva vinto una gara a tappe elvetica, il Giro di Romandia (in quel caso però fu favorito dalla squalifica di Valverde). Ora gli manca solo la cittadinanza onoraria...

Thibaut Pinot, come si poteva pensare, perde pure il podio dopo essersi sudato la maglia gialla sulla salita di Sölden. Una crono non pessima in sé (ha chiuso 14° a 1'50" da Tom Dumoulin), ma non sufficiente a contrastare i rivali. Ce l'ha messa tutta ma chiude quarto, a 26" dal podio.

 

Nella crono bernese il miglior tempo è di Cancellara
La tappa, 38.4 km con partenza ed arrivo a Berna, era disegnata sul tracciato della frazione di ieri, vinta da un superbo Alexey Lutsenko su Jan Bakelants. Il primo a partire è William Bonnet alle 14:46 ma Fabian Cancellara è il settimo: prende il via alle 14:52, transita all'intermedio dei 21 km con un tempo di 29'11" e chiude con un tempo di 48'55", scalzando lo statunitense della Sky Danny Pate, lasciato a 1'17". Adriano Malori, altro favorito per la singola prova, parte ben dopo il Diretto di Berna e chiude alle sue spalle con un distacco di 15". Fa segnare il miglior tempo dopo 3800 metri di gara Cameron Meyer, che passa con 1" su Cancellara. Cammy però perde strada facendo e chiude in 49'43", a 1'07" da Cancellara. Il tempo dell'elvetico sembra inattaccabile.

 

Partono quelli che lottano per la generale
Con la partenza di coloro che lottano per la classifica generale, però, si abbassano anche i parziali. Tom Dumoulin, Campione olandese di specialità e già vincitore su Cancellara del prologo di Risch-Rotkreuz, parte per primo. Il distacco da Thibaut Pinot è di 1'24" ma l'uomo della Giant-Alpecin crede, se non nella vittoria finale, nel podio: avrà ragione. Pulito, preciso, bello stile e posizione da chi le crono sa come vincerle, passa dopo 3.8 km con un solo secondo da Meyer. Partiti anche Miguel Ángel López (che non va forte a crono tanto quanto in salita), Domenico Pozzovivo, Simon Spilak, Geraint Thomas e Thibaut Pinot.

 

Avvio forte di Spilak, Thomas e Dumoulin
Spilak passa a 3.8 km con pochi centesimi di ritardo da Meyer, mentre Thomas accusa 1" e Pozzovivo 12". Si vede sin da subito che Thibaut Pinot non è a suo agio su una bici da crono ed infatti il parziale dopo 3.8 km è una mezza sentenza: 13" ceduti a Meyer e soprattuto Spilak, 12" a Thomas. Una strada in salita per il leader della corsa. Secondo intermedio posto in Liebewilstrasse, dopo 15.5 km, e Dumoulin migliora il tempo di Cancellara di 3". Thomas e Spilak passano con lo stesso tempo dell'olandese, ma i centesimi favoriscono, nell'ordine, lo sloveno ed il gallese. Pinot perde 48" e la classifica virtuale lo vede spogliato della maglia gialla. Ora il simbolo del primato è sulle spalle di Thomas, con Spilak a 13", Pinot a 14", Dumoulin che sorpassa Pozzovivo e si porta in quarta piazza, a 50" da Thomas.

 

Passano i chiilometri, migliora lo sloveno
Chi corre in crescendo è però Simon Spilak, che effettua una seconda parte di crono strepitosa. Ai 21 km è lui il primo. Migliora di 1" il 28'57" fatto segnare da Tom Dumoulin mentre Geraint Thomas insegue a 7". Malori e Cancellara avevano segnato tempi più alti rispettivamente di 12" e 15", con Pinot che va alla deriva, pagando un minuto netto (anche Pozzovivo passa con 1'34" da Spilak). Si continua su questa lunghezza d'onda anche al km 33, dove però Dumoulin stacca il miglior tempo, 11" più veloce del padrone di casa, Fabian Cancellara, la cui sicurezza inizia a dissolversi. Passa Thomas ed è lontano di 21", poi ecco Spilak, e lo svantaggio da Dumoulin è di soli 9". Pinot viaggia con 1'27" sul groppone e Pozzovivo, già sorpassato a Spilak, ha 2'15" di svantaggio. La classifica virtuale con 5 km rimanenti vede un testa a testa tra Spilak e Thomas. Il gallese ha solo 1" sullo sloveno, 29" su un Dumoulin che s'è preso il podio e 32" su Pinot. Siamo alle battute finali.

 

Tom Dumoulin rovina il pomeriggio di Cancellara
La faccia di Cancellara s'incupisce improvvisamente. Il Diretto di Berna è deluso e non lo nasconde. Che è successo? Che Tom Dumoulin ha tagliato il traguardo in 48'36", 19" meglio del Campione della Trek e 34" davanti al nostro Malori. Non resta che assistere alla lotta per la vittoria della classifica finale. Spilak contro Thomas, col gallese sorpassato dallo sloveno nei chilometri finali.

Sul traguardo Simon Spilak stacca un 48'54" che vale il secondo posto di tappa alle spalle dell'ottimo Tom Dumoulin, mentre Fabian Cancellara scivola al terzo posto, a 19" dall'olandese. A 34" Adriano Malori, mentre Geraint Thomas è quinto a 36". Sesta piazza di giornata per Bob Jungels, che paga 41", poi Jérôme Coppel a 44", Cameron Meyer a 1'07", Rafal Majka a 1'26" e Robert Gesink a 1'32". Thibaut Pinot chiude a 1'50", mentre Domenico Pozzovivo dice addio al podio ed alle zone limitrofe, chiudendo in 32esima piazza, con un ritardo di 2'36".

 

Spilak su Thomas: lo Suisse è suo per 5"
La classifica finale del Tour de Suisse premia Simon Spilak, che rifila solo 5" a Geraint Thomas mentre il tenace Tom Dumoulin è terzo a 19". A 45" Thibaut Pinot, ottimo vincitore a Sölden, ma non è bastato. Alle spalle del transalpino troviamo Domenico Pozzovivo, staccato di 2'21", poi Bob Jungels a 2'58", Miguel Ángel López a 3'06", Steve Morabito a 3'17", Robert Gesink a 3'19", Rafal Majka a 3'20". Nove giorni di corsa, tappe apparentemente facili ma quasi mai con arrivi di grupponi, una salita durissima come quella del ghiacciaio di Rettenbach, una crono impegnativa. Alla fine di tutto ciò tre uomini in 19", con il quarto, Pinot, a 45". Ed un finale al cardiopalma.

Francesco Sulas

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