Tour de Suisse 2015: Tinkoff, che gioco di squadra! - Bennati tira la volata e si piazza, Sagan finalizza al meglio

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Cos'hanno in comune Ferdi Kübler, Hugo Koblet e Peter Sagan? Tutti e tre hanno vinto 11 tappe al Tour de Suisse. Lo slovacco già tre giorni fa ad Olivone aveva ottenuto la quinta vittoria stagionale e nella frazione successiva, quella che terminava a Schwarzenbach, solo un superbo Michael Matthews gli aveva impedito di ripetersi. Ha rimediato oggi: una volata difficile, complicata dal miscuglio composto da pioggia e curva a novanta gradi posta ai 200 metri. Lo slovacco ha corso a ruota di Cavendish, liberandosene quando ha visto che il britannico indugiava, ed ha potuto contare su un angelo custode come Daniele Bennati. L'aretino ha condotto per mano Peter fino al rettilineo finale, poi ha lasciato che aprisse il gas. Finale già scritto, visto e rivisto.

 

Dopo le vette alpine, tappa per uomini veloci
Un po' di respiro dopo una serie di tappe tirate, apparentemente semplici ma rese dure o da qualche salitella posta nel finale, o da un paio di over 2000, come ieri. All'indomani dello sconfinamento in Austria e della scalata in un sol giorno di Bielerhöhe (2036 metri s.l.m.) e del Ghiacciaio del Rettenbach, sopra Sölden (2544 metri s.l.m.), per un dislivello totale che ha superato di poco i 4000 metri, si torna a gareggiare un po' più tranquilli. I 193.1 km in programma da Wil a Biel sono adatti alle ruote veloci, fin qui non troppo premiate (Sagan ed il ritirato Matthews, vincitori ad Olivone e Schwarzenbach, non sono soltanto dei velocisti).

 

Anche il giovane Mohoric nella fuga a quattro
Nelle prime battute di tappa vanno via Axel Domont (AG2R La Mondiale), Marek Rutkiewicz (CCC Sprandi-Polkowice) e Matej Mohoric (Cannondale-Garmin), poi raggiunti da Jerôme Baugnies (Wanty-Groupe Gobert). Il vantaggio del quartetto è di 4'. Dopo 38 km il margine cala e si attesta attorno ai 2'40" e dopo 70 km cresce ancora, sfiorando i 5': 4'50" per la precisione. Dopo 98 km si sale verso l'unico Gpm di giornata (non l'unica salita della frazione), quello di Auenstein, dove passa per primo Marek Rutkiewicz, davanti ad Axel Domont e Matej Mohoric. Il gruppo ha un ritardo di 3'50" e da dietro la FDJ del nuovo leader Thibaut Pinot lavora per ricucire.

 

Pioggia battente, FDJ tira con Etixx e Katusha
La pioggia battente dà finalmente tregua ai corridori, che gareggiano con molta tranquillità (relativa): a 36 km dall'arrivo si mettono in testa anche la Etixx e la Katusha, con il quartetto che può gestire ancora 1'31". La stanchezza inizia ad affiorare tra i battistrada, unita alla consapevolezza che il plotone sta rinvenendo. A 30 km dall'arrivo Rutkiewicz tenta l'allungo e lo seguono sia Mohoric che Domont, mentre Baugnies per un attimo perde contatto.

 

-25: Malori e Ventoso escono dal gruppo
A 25 km dal termine, con il quartetto che vanta ancora 1'11" sul gruppo, sono due uomini Movistar ad uscire di prepotenza dal plotone: si tratta del nostro Adriano Malori e di Francisco Ventoso. Quest'ultimo rimane a ruota del due volte Campione italiano a cronometro ed il vantaggio dei fuggitivi sui due Movistar cala drasticamente ad un minuto, quindi a 42".

 

Coppia Movistar ripresa ai -3, poi i fuggitivi
Il gruppo si dà una scossa ed ai -3 vengono ripresi sia Malori che Ventoso, il cui aggancio alla testa della corsa non è riuscita per una quindicina di secondi. Tanto distano infatti i fuggitivi dal plotone lanciatissimo verso un traguardo discretamente insidioso, con una curva a novanta gradi ai 200 metri. Il quartetto viene raggiunto ai 1500 metri e la Tinkoff-Saxo di Peter Sagan si mette a tirare, con lo slovacco a ruota di Mark Cavendish.

La Tinkoff tira così forte che il gruppo si spezza in due: Sagan, Kristoff e Cavendish sono davanti. nel finale Daniele Bennati controlla ottimamente la situazione, poi lancia Sagan. Nel frattempo sia Cavendish che Kristoff sono rimasti indietro, così il fuoriclasse slovacco si lancia nella scia di Jürgen Roelandts. Per Sagan superare il belga della Lotto-Soudal e prendersi la seconda vittoria del 2015 al Tour de Suisse è un gioco da ragazzi.

 

Allo sprint Kristoff è solo 3°, Bennati ottimo 5°
Alle spalle del talentuoso slovacco si piazza appunto Jürgen Roelandts, poi un Alexander Kristoff a cui non riesce la rimonta impossibile. Quarto un bravissimo Jean-Pierre Drucker, seguito da Daniele Bennati, che dopo aver lanciato Sagan si piazza pure: tanto di cappello. Alle spalle dell'aretino, con un distacco di 2", Mark Cavendish, quindi Tom Van Asbroeck, Alexey Lutsenko, Borut Bozic e Jakob Fuglsang.

 

Thibaut Pinot comanda sempre nella generale
Nella lotta per la maglia gialla Thibaut Pinot comanda sempre con 42" su Geraint Thomas, quindi Simon Spilak a 50", Domenico Pozzovivo a 55", Miguel Ángel López a 1'07", Jakob Fuglsang a 1'22", Tom Dumoulin a 1'32", Steve Morabito a 2'29", Sebastien Reichenbach a 2'43" e Sergio Henao a 2'46". Domani settima tappa, 164.6 km da Biel a Düdingen: attenzione alla seconda metà di corsa, vallonata e ricca di piccole salite, non certo impossibili, ma che ripetute più volte potrebbero staccare più di una ruota (specie quelle veloci).