Tour de Suisse 2015: Orica e Matthews, binomio perfetto - L'aussie su Peter Sagan, che sfiora la maglia di leader

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La rampa di Schwarzenbach non è certo da velocisti purissimi. Non a caso davanti sono arrivati due uomini - Sagan e Matthews - che hanno fibre veloci come pure la resistenza su salite tollerabili. Sagan e Matthews, questo l'ordine in cui i due, ed il gruppo dietro, approcciano l'ultima curva, fiondandosi verso il traguardo. Sembrava di dover commentare un bella replica dello slovacco, già ieri vittorioso a Olivone. Invece l'ottimo aussie ha avuto la meglio e con una volata all'acido lattico s'è imposto per la quarta affermazione stagionale (a Parigi-Nizza, Giro dei Paesi Baschi e Giro d'italia le altre tre).

 

Fuga a cinque, l'Orica lavora e chiude
Previsti 193.2 km da Flims a Schwarzenbach, frazione meno impegnativa di quella di ieri ma con il Kirchberg da afdfrontare tre volte nel finale: l'ultima a 6 km dall'arrivo. Non prendono il via il cinese Gang Xu (Lampre-Merida) e Philippe Gilbert (BMC). Verso Coira Thomas de Gendt (Lotto-Soudal) e Davide Malacarne (Europcar) allungano con Alex Howes (Cannondale-Garmin), Gregory Rast (Trek) e Frederik Backaert (Wanty-Groupe Gobert), portando via la fuga. Sono stati percorsi 12 km ed hanno già 58" sul gruppo a cui questi cinque in avanscoperta vanno benissimo.

Sul Gpm di Wildhaus, un seconda categoria affrontato dopo 68 km, De Gendt precede Malacarne e Brackjaert, con il gruppo del leader Tom Dumoulin tirato dagli Orica e distante 2'50". Da scalare il facile Kirchberg per tre volte; la prima dopo 114 km, transita per primo evolder, ma il gruppo, sempre tirato fdagli Orica, è a 2'05", Al primo passaggio sul traguardo di Schwarzenbach i fuggitivi hanno ormai meno di un minuto. A 51 km dal termine i cinque vengono ripresi dall'Orica, che lavora per Michael Matthews.

 

Si staccano Démare, Cav, Kristoff...
Mentre nelle retrovie Mark Cavendish, Arnaud Démare, Matthew Renshaw e parecchi altri perdono contatto dal gruppo, davanti Thomas De Gendt non s'arrende. La sua azione è però utile soltanto a conquistare altri punti al secondo passaggio sul Kirchberg. Alexander Kristoff, come avevano fatto in precedenza Cavendish e Démare, si stacca: il ritmo impresso dall'Orica è davvero elevato. Ai -17 scatta il kazako dell'Astana Alexey Lutsenko, già iridato tra gli under 23 a Valkenburg. Guadagna 17" sul gruppo che però non lascia spazio a nessuno. Una volta preso Lutsenko il gruppo è vittima di scatti e controscatti, favoriti anche da un territorio vallonato.

 

Marcato e altri due tentano la sortita nel finale
Sull'ultimo Kirchberg va via Marco Marcato, in fuga anche ieri, e con lui il colombiano della Sky Sergio Henao. Si accoda il belga della AG2R La Mondiale Jan Bakelants ed il terzetto intrigante guadagna un pugno di secondi. Sono determinati ad arrivare ma dietro l'Orica e la Tinkoff sono altrettanto decise a portare Matthews e Sagan nelle migliori posizioni per giocarsi la vittoria. I tre vengono raggiunti a 2500 metri dall'arrivo, manca solo la rampa finale verso Schwarzenbach.

 

Impey forza, Sagan punge, Matthews esulta
Daryl Impey tiene altissimo il ritmo del plotone, in molti perdono contatto ma Peter Sagan è lì davanti e pedala apparentemente bene. Il gruppo è allungatissimo e prima dell'ultima curva una caduta contribuisce a spezzarlo ulteriormente. Sagan è davanti e prende di petto una volata non certo semplice: sembra debba spaccare il mondo ma negli ultimi metri Michael Matthews lo recupera, gli esce di scia e lo supera abbastanza agevolmente. Una sconfitta, per lo slovacco, che ci sta.

 

Matteo Trentin nei primi dieci, Gasparotto 12°
Greg Van Avermaet, fiandrista che sta vivend una delle sue stagioni migliori, si piazza al terzo posto, con John Degenkolb quarto. A seguire Jasper Stuyven, Dani Moreno, Silvan Dillier, Thibaut Pinot, Matteo Trentin e Robert Gesink. Mentre il leader della corsa, Tom Dumoulin, è 11°, Enrico Gasparotto si piazza 12°, dimostrando che la gamba c'è.

 

Dumoulin guida con Sagan. Domani Sölden
La classifica generale vede ancora Tom Dumoulin al comando. L'olandese è andato cercando gli abbuoni e solo per questo mantine il primato, con lo stesso tempo di Peter Sagan (l'olandese tiene la maglia per 27 centesimi). Terzo a 8" Dani Moreno, poi Geraint Thomas a 9", Thibaut Pinot a 15", Jakob Fuglsang a 17", Steve Morabito a 18", Kristijan Durasek a 21", Bob Jungels e Simon Spilak a 22".

Domani è il giorno della tappa regina, l'unica del Tour de Suisse con montagne degne di questo nome. Si sconfinerà in Austria per percorrere 237.3 km da Unterterzen ai ghiacciai di Sölden. Una salita aspra che non perdona, dove si deciderà il Tour de Suisse. Anche se domenica la crono bernese di 38.4 km potrebbe rimescolare le carte in maniera decisa.