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Tour de Suisse 2015: Tom Dumoulin parte forte - L'olandese precede Cancellara nella crono d'apertura | Cicloweb

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Tour de Suisse 2015: Tom Dumoulin parte forte - L'olandese precede Cancellara nella crono d'apertura

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Tom Dumoulin va a vincere la crono di Rotkreuz © Bettiniphoto

La 79esima edizione del Giro di Svizzera si è aperta nel segno dell'olandese Tom Dumoulin che ha vinto il prologo di Rotkreuz copreso i 5100 metri del tracciato in 5'41" ad una media di poco inferiore ai 54 km/h: per il 24enne della Giant-Alpecin si tratta del secondo successo stagionale ma quella di oggi è anche una candidatura importante in vista della cronometro di Utrecht che tra tre settimane esatte assegnerà la prima maglia gialla del Tour de France. Il gran risultato odierno di Dumoulin non sorprende perché già dall'anno scorso s'è messo in luce come uno dei migliori specialisti delle prove contro il tempo: non avrà la potenza straripante di Martin o Cancellara e neanché l'innata eleganza di Wiggins, ma i risultati e soprattutto la continuità di rendimento parlano per lui.

 

Come ti batto l'idolo di casa
Dumoulin oggi ha dato un grosso dispiacere a Fabian Cancellara che nella sua corsa di casa ha vinto il prologo in ben cinque edizioni, l'ultima nel 2011: il corridore della Trek, in maglia di campione svizzero della specialità, ha fermato in cronometro in 5'43" che significa secondo posto con 2" di ritardo dal vincitore. A parte la beffa del risultato, per Cancellara ci può essere comunque la soddisfazione per una prestazione di alto livello specie se si pensa che la sua partecipazione a questo Tour de Suisse era stata in dubbio praticamente fino a ieri: dopo l'infortunio patito a Harelbeke, Cancellara era già tornato a correre al Tour des Fjords in Norvegia, ma un problema di salute l'aveva costretto a saltare la corsa di Gippingen di giovedì.

 

Percorso non insidioso, ma bisogna gestirsi
Il percorso di questo prologo non presentava insidie tecniche particolari, ma era molto importante la gestione degli sforzi: nei primi due chilometri c'erano infatti alcuni tratti di salita mentre la seconda parte era da specialisti purissimi con un lungo rettilineo in leggera discesa in cui era fondamentale fare grande velocità. L'unico ad avere tenuto un ritmo altissimo dall'inizio alla fine è stato proprio Tom Dumoulin che al primo intermedio dopo 2100 metri era secondo, pochi centesimi dietro a Daniele Bennati con l'aretino che al traguardo s'è ritrovato con ben 12" di distacco. Fabian Cancellara aveva optato per una tattica più conservativa e così ha perso 4" nel primo settore, un gap che non è riuscito a colmare del tutto nei tre chilometri finale.

 

I nostri Trentin e Moser partono forte
Tra coloro che sono partiti forte e sono un po' calati alla distanza segnaliamo anche i nostri Matteo Trentin e Moreno Moser: l'uomo della Etixx ha fatto registrare addirittura il terzo miglior intertempo per poi chiudere solo 29esimo al traguardo, il trentino della Cannondale invece dal 10° posto è sceso al 25. Alla fine così il migliore degli italiano è stato Adriano Malori che i 6" di distacco da Dumoulin (nono tempo) li ha persi tutti all'inizio: all'ultimo giorno di questo Giro di Svizzera il parmense della Movistar avrà una cronometro di 38 chilometri che senza dubbio gli si addice di più.

 

Brändle ottimo protagonista della prova
Un grande protagonista di giornata è stato anche l'austriaco Matthias Brändle che da diversi mesi, dopo essere stato anche detentore del Record dell'Ora, sta ottenendo buoni risultati a cronometro: il corridore della IAM Cycling era partito tra i primi ed è rimasto sul trono del leader molto a lungo, fino all'arrivo di Fabian Cancellara; Brändle è riuscito addirittura ad andare più forte di Fabian Cancellara nella seconda parte del percorso recuperando 2" allo svizzero e 4" a Dumoulin, un bel numero che lo ha portato quindi ad occupare la terza posizione finale. Abbastanza brillanti sono stati anche Peter Sagan e Greg Van Avermaet, rispettivamente quarto e sesto con in mezzo Steve Morabito.

 

Chi delude è l'iridato Kwiatkowski: perde 21"
Il grande deluso di oggi è stato Michal Kwiatkowski che quest'anno aveva già vinto il prologo della Parigi-Nizza e che qui era uno dei favoriti non solo per questa tappa ma anche per la classifica generale: per un corridore delle caratteristiche del polacco della Etixx-QuickStep perdere 21" in una prova simile è un brutto colpo, specie se davanti a lui troviamo gente come Jakob Fuglsang (a 14"), Thibaut Pinot (a 16"), Daniel Moreno (a 17") e pur il rientrante Domenico Pozzovivo che dopo la brutta caduta al Giro d'Italia sembra stare bene visto che ha chiuso il prologo in sei minuti netti a 51 km/h di media.

 

Thomas il migliore per la classifica generale
Per quanto riguarda gli uomini di classifica, il migliore nell'ordine d'arrivo è stato Geraint Thomas, 10° posto a 7", anche se poi il gallese della Sky rischierà di pagare parecchio sull'ascesa verso il ghiacciaio di Sölden. S'è difeso molto bene il colombiano Winner Anacona a soli 11" da Dumoulin mentre hanno pagato un po' di più Rafal Majka, 67° a 20" ma comunque meglio del connazionale Kwiatkowski, e Sergio Henao che di secondi ne ha persi 22". Tutti gli uomini di classifica sono quindi racchiusi in pochissimi secondi, differenze minime che difficilmente potranno essere decisive per il podio finale di Berna.

Sebastiano Cipriani

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